07-07-2023
Vincenzo Candiano, chef dello stellato ristorante Don Serafino a Ragusa Ibla, con patron Pinuccio La Rosa, figlio di quel Serafino che nel 1953 aprì il Lido Azzurro a Marina di Ragusa: fu l'iniziativa imprenditoriale, per molti versi visionaria, dalla quale tutto il "sistema Don Serafino" ha avuto origine. Ora spegne 70 candeline
Nel 1953, periodo del secondo dopoguerra, il ventenne falegname Serafino La Rosa si indebitò per aprire un lido balneare tra le dorate sabbie di Marina di Ragusa: un piccolo bar con cabine, ombrelloni e sdraio a cui i ragusani non restarono indifferenti e, anzi, ne sancirono l’immediato successo. Una storia italiana in un momento di riscatto: «Mio padre era un uomo semplice – ricorda Pino La Rosa – ma aveva l’ambizione di creare qualcosa di nuovo che, in queste zone, non si fosse mai visto e che avesse potuto valorizzare il territorio. Fu un visionario perché immaginò un futuro turistico per questa parte di Sicilia». Pino è figlio di Serafino e, con suo fratello Antonio, ha raccolto l’eredità paterna facendola diventare un piccolo gioiello dell’ospitalità siciliana: «Qualche anno dopo, cominciò a essere attiva la cucina e lo chef catanese scelto da mio padre portò una grande novità in tavola: il pesce. Il prodotto ittico era una novità perché i ragusani erano abituati a una cucina di terra centrata sulle carni. Così, invece, la zuppa di pesce del nostro stabilimento diventò il piatto più ricercato della zona».
Il Lido Azzurro, in poco tempo, si erse a luogo di rinascita e di leggerezza nel periodo post-bellico e, negli anni ’60 e ’70, fu centro di gravità del bon vivre di Trincaria: arrivavano ospiti e artisti famosi, si svolgevano concorsi di bellezza, ma rimase anche un indirizzo dove pranzare in famiglia sul mare les pieds dans l’eau: «Soffiava l’aria di un mondo nuovo, fatto di gioiosa spensieratezza».
Scatti d'epoca al Lido Azzurro 1953
Ad allietare i palati dei tanti ospiti intervenuti c’erano i piatti firmati degli chef di casa Vincenzo Candiano, alla guida della Locanda Don Serafino da oltre 20 anni, ed Annaclara Cafiso del Lido Azzurro 1953; per l’occasione, hanno dato un contributo ai fornelli con le loro creazioni Tony Lo Coco, chef e patron de I Pupi di Bagheria, stella Michelin dal 2015, e Peppe Giuffrè, toque storica siciliana, con una performance sulla cassata.
Installazioni fotografiche al Lido Azzurro 1953 che ne celebrano i 70 anni
RISTORANTE DON SERAFINO, Ragusa Ibla - Decisamente, uno dei locali più belli e affascinanti d'Italia
HOTEL DON SERAFINO, Ragusa Ibla - Ospitalità diffusa a quattro stelle, ricavata da una serie di costruzioni storiche del centro barocco seicentesco
LIDO AZZURRO 1953, Marina di Ragusa - Il luogo dove tutto è partito
VILLAS DON SERAFINO, Marina di Ragusa - Sette ville di design contemporaneo con piscina e giardino privato
Così, settanta anni dopo, si festeggia un desiderio di eccellenza: nulla accade se non è preceduto da un sogno.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016
Girella di granchio blu del mediterraneo e zucchina estiva, beurre blanche al vino Insolia e caviale di Vincenzo Candiano, Locanda Don Serafino, Ragusa Ibla
Foto finale di una gran cena a Identità Golose Milano, ultimo atto dei Creating Delicious Journeys, la settimana gastronomica voluta da Relais & Châteaux. Da sinistra: Edoardo Traverso, resident chef di Identità Golose Milano; Reimund Brunner del ristorante Anna Stuben al Gardena Grödnerhof Hotel & Spa di Ortisei (Bolzano); e Vincenzo Candiano della Locanda Don Serafino di Ragusa Ibla
Foto di gruppo delle bottiglie protagoniste della degustazione
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.