02-07-2021

Ciccio Sultano al resort Il San Corrado di Noto, i nostri assaggi: la sua cucina ha sempre meno confini

Duplice proposta food nel nuovo resort Relais&Châteaux: osteria e ristorante gourmet a cura dello chef del Duomo di Ragusa

Ciccio Sultano, chef 2 Stelle Michelin del ristora

Ciccio Sultano, chef 2 Stelle Michelin del ristorante Duomo di Ragusa, approda al Resort Il San Corrado di Noto ( Relais&Chateaux) per firmare la proposta gastronomica di  Osteria Casa Pasta e Principe di Belludia

La potenza gastrosofica di Ciccio Sultano, del ristorante 2 stelle Michelin Duomo (Ragusa), arriva sempre al momento giusto, per resettare i pensieri e le visioni che si hanno della Sicilia. Sboccia il nuovo resort Relais&Chateaux della Sicilia sud-orientale, Il San Corrado di Noto. 26 camere e 2 ville e, insieme alla percezione di fusione panica con la natura della Val di Noto -  mandorli, aranci e olivi tutti intorno- si fa esperienza di una cucina energica, piena di ritmo, in cui si guarda la Sicilia in faccia: tra i segni di un viso solcato dalle dominazioni, e gli occhi blu Mediterraneo. Sentirsi veramente con i piedi su questa terra vuol dire anche non silenziarne la storia, le stratificazioni culturali che hanno portato a gusti complessi, con incursioni nella cucina baronale, e in quella domestica degli anni '80 e '90, senza dimenticare quella di strada. Perchè folclore non è mera semplificazione (“la Sicilia non è un grande cannolo”cit.), e questo è un punto bello e fermo del progetto a Il San Corrado.

Osteria Casa Pasta è cult: è mangiare il paesaggio, un’esperienza confortante. L’insalata di mare su salsa carrettiera e limone IGP di Siracusa, l’Omega 3 con sgombro, sarda a beccafico, caponata di melanzana e cous cous speziato, lo spaghetto n9 alle sarde, la pasta allo scoglio, piatti che rigirano felici nell’immaginario.

La pasta allo scoglio di Osteria Casa Pasta

La pasta allo scoglio di Osteria Casa Pasta

Nel menu, tra i “piatti di sostanza” (ancora il tema del cibo di conforto) la guancia di manzo brasata con purè di patate, il pescato del giorno con verdure di stagione, la bistecca di cavolfiore alla pizzaiola. Si avanza in un mondo conosciuto in cui radici vicine e più lontane ci tengono incollati a quei piatti, consistenze, gusti e profumi della memoria collettiva. La pasta, simbolo di casa, è fatta ogni giorno, con grano duro rigorosamente siciliano.

Spostandoci nella sala centrale, nel cuore de Il San Corrado, le sedute di velluto seta verde e la mise-en-place impeccabile ci accompagnano nella realtà gastronomica altra: siamo nel ristorante gourmet del resort, il Principe di Belludia.

Uno scorcio della sala del ristorante gourmet Principe di Belludia

Uno scorcio della sala del ristorante gourmet Principe di Belludia

Qui, insieme allo chef Paolo Gionfriddo e Giuseppe Calvaruso (giovane promessa del Palermitano) si cominciano a sfondare le barriere, si esce dai confini di Trinacria, si parlano lingue diverse, si pensa al Mediterraneo tutto, fuori dalla comfort zone mentale.

Sa sinistra Giuseppe Calvaruso, cucina, Michela Vitale e Paolo Gionfriddo 

Sa sinistra Giuseppe Calvaruso, cucina, Michela Vitale e Paolo Gionfriddo 

La Manaquish b’zaatar Libano è la pizza che racconta, tra le tante storie, quella più street della cucina siciliana. Impasto profumato al sesamo, maggiorana, sommacco, insieme a una tartare di manzo con tartufo. Pane, carne e spezie, pulsioni ed energia del mercato originario. Con Il Pollo Bio di Aia Gaia (piccolo allevamento all’aperto di Ciccio Sultano) al barbecue ai 3 fiori con 3 mieli, tartufo e zucca è subito Appennino, l’amore dello chef per la vita di campagna. La Spigola, cavolfiore e caviale è la rottura definitiva, la fine dell’idea di un continente gastronomico Sicilia a compartimenti stagni. Filetto di spigola carnificata da una demi-glace di manzo e soia, in cui il caviale è il sale e il cavolfiore si fa crema.

La Spigola, cavolfiore e caviale: filetto di spigola carnificata da una demi-glace di manzo e soia, caviale e crema di cavolfiore del ristorante gourmet Principe di Belludia

La Spigola, cavolfiore e caviale: filetto di spigola carnificata da una demi-glace di manzo e soia, caviale e crema di cavolfiore del ristorante gourmet Principe di Belludia

Un piatto-ecosistema in cui non ci sono differenze tra mare e terra, in cui uno esiste grazie all’altro.
In sala il servizio è attento: Michela Vitale è una maître giovane, diretta e di cuore, Benito Scatà un sommelier altrettanto empatico (già con chef Ciccio al Duomo).
Benito Scatà, sommelier del ristorante Principe di Belludia, e Michela Vitale, giovane maître di sala

Benito Scatà, sommelier del ristorante Principe di Belludia, e Michela Vitale, giovane maître di sala

Un finale dolce con i falsi d’autore di Fabrizio Fiorani, mandorle e arachidi sgusciati fatti di cioccolato: stile iperrealista che diverte.

A Il San Corrado di Noto il Sultano porta avanti una sicilianità mai stucchevole, libera, colta, in dialogo costante con il mondo.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Caterina Lo Casto

Nata a Bologna nel 1992, origini siciliane e romagnole, diploma Classico, laureata in Scienze della comunicazione. A vent’anni comincia a lavorare in cucina, prima Bologna, poi Grecia, Palermo. Nel 2019 si iscrive a Storia e cultura dell’alimentazione a Bologna. La passione per il mare, le isole, il cibo, il cinema e le storie identitarie sono gli aspetti che più la definiscono come persona e scrittrice in nuce

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