«Non è il mio campo. Ma mi sono dovuto persino improvvisare esperto di trasporto aereo», spiega Lorenzo Giannuzzi, general manager del Forte Village in Sardegna, nel raccontare (durante il secondo webinar di Identità di Sala, sempre organizzato da Cantine Ferrari e Identità Golose e intitolato “Rinascita: i primi passi”) come, per accompagnare la ripresa della struttura (che ha riaperto sabato 27 giugno «ma senza due mercati importanti, quello inglese e quello russo, mancano ancora i necessari collegamenti) ha deciso di affittare un aereo di Lufthansa e organizzare da solo un volo da Mosca, 120 passeggeri, non appena saranno riaperte le frontiere con la Russia, proprio su richiesta di tanti clienti locali «con i quali siamo sempre rimasti in contatto». Non è un caso: la cosiddetta “clientela ripetitiva”, coloro che sono cioè affezionati a un posto e tornano lì ogni anno, al Forte Village tocca il 60%, a luglio e agosto.
Insomma, c’è tantissima voglia di rivedersi nel magnifico resort di Santa Margherita di Pula, una macchina immensa che in queste settimane si riattiva per gradi «seguendo l’andamento delle presenze», tre strutture su otto hanno riaperto, un’altra a breve. «Per il distanziamento sociale, toccheremo un massimo di 700 clienti sui 1.800 potenziali, 500 camere su 720». Aggiunge
Giannuzzi: «Veniamo da mesi molto travagliati, vissuti nell'incertezza più assoluta fino a poche settimane fa. Avevamo tantissime prenotazioni già a maggio e poi nei mesi successivi, si preannunciava un’estate fantastica, ma è arrivata la pandemia…». Però «ci siamo riorganizzati rapidamente. Ora la situazione è un po' sbloccata, non però per i collegamenti aerei» e allora se li sono inventati, come abbiamo visto.

Immagini del Forte Village
Ma come proporsi al mercato oggi, in tutta sicurezza? «Noi possiamo contare su una struttura medica interna. Abbiamo così allestito un vero e proprio triage: il cliente arriva, si sottopone a un rapido test sierologico ed eventualmente al successivo tampone. Così, chi entra ha la garanzia di essere in una struttura
Covid-19 free». Per realizzare tutto questo l’impegno economico è stato importante «ma lo dovevamo fare. Abbiamo un team straordinario (1.300 dipendenti in alta stagione,
ndr), riaprire era anche un nostro dovere sociale, ci sono persone con noi da più di 20 anni…».

Sandro Serva de La Trota di Rivodutri, nei giorni scorsi impegnato al Forte Village
Grazie a tutte queste iniziative i telefoni per le prenotazioni hanno ricominciato a squillare. Anche alla nuova struttura che
Forte Village ha aperto a Cagliari,
Palazzo Doglio, un
urban resort con il ristorante
Osteria del Forte «che è un successo sorprendente. Dimostra tutta la voglia di uscire, socializzare, ritrovare le migliori abitudini gastronomiche». Quanto alla ristorazione nel
Forte Village “doc”, dei 16 locali dei quali si compone (5 indirizzi gourmet, gli altri di cucine regionali, etniche eccetera) ne ripartono per ora 12, «a rotazione, alternando l'offerta. Ci saranno con noi anche
Heinz Beck,
Massimiliano Mascia,
Andrea Berton... Oltre ai tanti chef ospiti per serate speciali, come è nostro costume fare». Poco a poco si torna alla normalità.