Lo Sheraton Diana Majestic di Milano compie 110 anni. E li festeggia con un aperitivo "storico" che ripercorre oltre un secolo di vita, attraverso alcune ricette "scomparse". La storia dell'edificio è molto affascinante: comincia infatti agli inizi del XX secolo nell’area fino ad allora occupata dai Bagni di Diana: la prima piscina pubblica - a pagamento, per chi poteva permettersela e inizialmente accessibile solo agli uomini - di Milano e d’Italia, inaugurata nel 1842 e realizzata su progetto dell’architetto Andrea Pizzalla. La vasca, profonda da uno a tre metri, ne misurava cento in lunghezza e venticinque in larghezza ed era alimentata dalle acque, utilizzate per irrigare i terreni agricoli, che la roggia Gerenzana convogliava dalla Martesana fino a Rogoredo.

Gli antichi Bagni di Diana
L'intero complesso, che si estendeva nell'isolato compreso fra le attuali viale Piave, via Nino Bixio, via Giuseppe Sirtori e via Paolo Mascagni, era immerso in un parco di faggi, castagni, salici e includeva un centinaio di cabine oltre a un caffè, un ristorante e una sala da ballo. Insomma, un luogo di notevole impatto sociale e architettonico, tanto da esser protagonista di uno dei primi cortometraggi italiani, realizzato nel 1896 dall’operatore
Giuseppe Filippi per conto dei fratelli
Lumière.

La sala ristorante nel 1908
E con lo scopo di arricchire ulteriormente l'offerta ricreativa del quartiere prossimo a Porta Venezia e riqualificarne l’area, è proprio in corrispondenza dei
Bagni Diana - la cui piscina, contrariamente alle intenzioni iniziali, verrà poi sostituita da un giardino e da una pista di pattinaggio su ghiaccio - che si decide di realizzare il
Kursaal Diana. Un elegante centro polifunzionale dotato di teatro con una capienza di 850 posti, sala da ballo, ristorante, sferisterio per il gioco della pelota basca e, appunto, hotel. Quest’ultimo sarà la prima struttura alberghiera milanese appositamente progettata e realizzata in base ai criteri tecnici e funzionali di un albergo, in un’epoca dove gli hotel occupavano strutture originariamente adibite a differenti destinazioni d’uso.

La facciata allora e, sotto, oggi
L’edificio destinato ad ospitare l’
Hotel Diana fu quindi progettato in stile tardo liberty dell'ingegner
Achille Manfredini e inaugurato il primo ottobre 1908. Restaurato una prima volta nel 1922, ad opera dell’architetto
Giuseppe De Finetti, e una seconda volta nel 1998, il palazzo è tuttora occupato dall’hotel che ha mantenuto l’impostazione architettonica del passato e fa attualmente parte del brand
Sheraton di
Marriott International.
Una lunga storia quindi quella dello Sheraton Diana Majestic, che ha attraversato epoche differenti e che viene ora festeggiata con Aperitivo900. Un ritorno alle origini, attraverso il quale poter degustare ricette contenute in testi come Cucina classica e moderna - 366 liste cibarie variate - oltre 2000 ricette di Attilio Peruzzotti, edito nel 1909 dalla casa editrice Bietti. Oppure nella Rivista Italiana d’Arte Culinaria, nata nel 1905 a Milano, inizialmente rivolta ai soli professionisti e a partire dal 1909, sotto la direzione di Alberto Cougnet, anche al pubblico più vasto delle famiglie.

Le antiche ricette dell'Aperitivo900
Prelibatezze, quali
Popone gelato alla Regina Elena e
Insalata alla Gabriele D’Annunzio, oppure
Zuppa fredda di gamberi al Sempione,
Ferretti al sugo Marinetti e
Puddingo alla Borromea, riscoperte da
Samanta Cornaviera di
Massaie Moderne e realizzate dallo chef dello
Sheraton, Paolo Croce.
Il prossimo
Apertivo900 si svolgerà oggi, 14 giugno, presso l’
hclub>diana, mentre i successivi sono previsti giovedì 19 luglio e giovedì 16 settembre. Gran finale martedì 2 ottobre quando, nella rinnovata
Sala Diana, verrà allestito un vero e proprio banchetto d’epoca, basato sulla minuta della cena di gala organizzata nel 1908 in occasione dell’inaugurazione del
Kursaal Diana.