01-03-2018
Niko Romito nella foto di Francesco Fioramonti. Lo chef salirà sul palco di Identità Milano lunedì 5 marzo
Roma ha iniziato l’anno con una novità molto attesa che non ha deluso le aspettative. Stiamo parlando di Spazio di Niko Romito, che da poco meno di un mese ha aperto nel quartiere Pinciano-Parioli, all’angolo tra piazza Verdi e via Guido d’Arezzo, a pochi metri dallo storico palazzo del Poligrafico e della Zecca dello Stato, una zona ben conosciuta dallo chef tristellato che qui abitava negli anni del liceo e dell’università.
I numeri: 450 metri quadri ristrutturati e distribuiti su 2 livelli, per un totale di circa 70 coperti, una grande veranda luminosa, con una copertura integrale in vetro e ferro affacciata su una macchia di palme e oleandri. Tavole di legno antico, cemento e ferro caratterizzano gli arredi in un mix tra vintage e moderno, per pranzi e cene.
Spazio Roma (foto Miriam Alè)
Abbiamo chiesto a Romito di raccontarci questa originale idea romana e il suo amore sviscerale per il pane.
Romito con la sua chef Gaia Giordano, che sarà protagonista a Identità di Champagne - Atelier des Grandes Dames (in collaborazione con Veuve Clicquot) a Identità Milano, lunedì 5 marzo (foto di Francesco Fioramonti)
Cosa prevede e come è diversificata l'offerta? «L’offerta della colazione si ispira a quella di Casadonna ed è molto ampia. Si parte con brioche e lievitati: brioche alla crema (le Veneziane), al cioccolato (con gocce di ottimo cioccolato Araguanì), il classico maritozzo con la panna, le crostatine di pasta frolla con tre diverse farciture (ricotta e fichi, crema e amarena, mela e crema), le ferratelle (dolce tipico abruzzese che serviamo anche a Casadonna - si prepara con la tradizionale piastra di ferro) e il ciambellone di mamma (l’abbiamo chiamato proprio così: è la ricetta del ciambellone che fa mia madre), poi le fette biscottate con la marmellata e il Pane antico e frutta secca: antico perché estremamente semplice, realizzato con un impasto composto solo di acqua, farine di Solina e Saragolla, lievito e frutta secca, senza aggiunta di zucchero, burro o uova. Poi c’è la fetta di pane condita in quattro modi diversi: con la marmellata, la crema di nocciole Casadonna (la stessa che serviamo a Castel di Sangro), il cioccolato fondente, oppure con il miele (Thun, prodotto da Andrea Paternoster nel nostro apiario a Casadonna) e la ricotta, è di bufala e viene da Paestum.
Pane e carciofo alla romana da Spazio (foto di Francesco Fioramonti)
Il pane di Niko (foto di Francesco Fioramonti)
Pane e uova strapazzate (foto di Francesco Fioramonti)
Ci racconti come fai il pane? «Oggi produco due tipi di pane: uno scuro, realizzato con farine di Solina e Saragolla (due antiche varietà abruzzesi di grano tenero e duro), l’altro bianco, realizzato con farina zero e aggiunta di patate, come si faceva una volta per prolungarne la conservabilità. Per entrambi utilizziamo solo lievito madre. Spazio Roma è anche il primo punto vendita di Pane™, il marchio che ho creato per vendere il mio pane. Le forme sono da 800-900 grammi e sono prodotte tutti i giorni in Abruzzo secondo la nostra ricetta tradizionale, impiegando solo lievito madre, acqua, sale e farina, e poi abbattute: così mantengono intatte le loro caratteristiche originali, fino ad arrivare a Roma dove vengono rigenerate e sfornate sempre calde. Questo processo mi consente di ottenere strutture, profumi e consistenza esattamente come li desidero».
Toast cime di rapa e gorgonzola (foto di Francesco Fioramonti)
Chi è il pastry chef che cura lieviti e dolci? «Il responsabile del reparto di pasticceria e panificazione di Spazio Roma è Carlo Hilbrat. Ha trascorso 12 mesi nel laboratorio di pasticceria e panificazione di Casadonna per conoscere e la nostra filosofia di panificazione e imparare a realizzare il nostro pane, i dolci, i lievitati».
Pane e crema di nocciole (foto di Francesco Fioramonti)
Cosa ti aspetti da Roma? «Il pubblico di Roma è eterogeneo e molto presente: abbiamo un flusso di persone costante da mattino a sera che coinvolge sia l’area caffè che il ristorante, con le loro diverse offerte e modalità di fruizione, ed era esattamente quello che mi aspettavo. Molti dicono che Roma sia una piazza difficile, invece io sono fiducioso perché vedo che i romani sono curiosi, cercano le novità e apprezzano le cose buone».
Spazio Roma (foto Daniele Fiore)
La tua colazione ideale? «Pane, uovo strapazzato, spremuta di agrumi (metà limone e metà arancio) e caffè doppio».
Cosa porterai e cosa cambierai a New York - dove aprirai - di tutto questo? «A New York vogliamo portare il nostro modo di intendere i sapori e il rituale del cibo, la nostra cucina italiana contemporanea, con molte connotazioni regionali. Vogliamo portare una cucina italiana vera, che sia buona per gli italiani come per gli americani o per chiunque altro. Il format Spazio Niko Romito è ben delineato nei suoi punti chiave, ma è anche pensato per dialogare con la cultura del luogo e con l’anima delle diverse città nelle quali arriverà».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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food writer and traveller, torinese di nascita ma romana d'adozione, da sempre nel mondo della comunicazione, scrive di enogastronomia “per caso” e per passione su diverse testate nazionali
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.