26-05-2018
I cinque maestri pizzaioli che si sono raccontati durante l'ultima edizione delle Strade della Mozzarella mercoledì 23 maggio a Capaccio - Paestum. Da sinistra: Salvatore Salvo, Simone Padoan, Gino Sorbillo, Enzo Coccia e Franco Pepe
Ogni edizione delle Strade della Mozzarella o del Mediterraneo come sarebbe da alcune edizioni, solo che non viene spontaneo dire o scrivere, non può prescindere da pasta e pizza. Siamo a Paestum, oltre Salerno e Battipaglia, a un niente da dove una sessantina di anni fa si insediarono Ancel Keys e sua moglie Margaret Haney per studiare e definire quella che da tempo è universalmente riconosciuta come Dieta Mediterranea.
Pasta e pizza in più modi e in più momenti, soprattutto in lezione e in degustazione così come in due serate dedicate, ma anche, la pizza, come momento di riflessione in chiusura della prima giornata di due giornate, mercoledì 23 maggio. Gli organizzatori, Barbara Guerra e Albert Sapere, hanno infatti fatto sfilare i primi cinque classificati nell’edizione 2017 della guida 50 Top Pizza curata assieme con Luciano Pignataro. Uno alla volta, dal quinto al
La Margherita di Franco Pepe
Un veneto e quattro campani. Le novità da due di loro, la pizzeria che tra un mese apriranno i fratelli Salvo nel salotto buono di Napoli, loro da sempre a San Giorgio a Cremano, e un nuovo progetto di Pepe a Pepe in grani nella sua Caiazzo. Il casertano, che sotto lo stesso tetto ha affiancato Authentica, coperti al massimo dieci, alla pizzeria vera e propria, coperti centinaia ruotando i tavoli, la settimana entrante aggiungerà in carta il Menù Funzionale.
Ha detto e scritto Pepe: «Si tratta di un ulteriore passo in avanti per liberare la pizza dall’idea che tutti hanno di uno strappo alla regola alimentare, di un qualcosa di veloce e goloso ma ben poco rispettoso della salute del consumatore». Tutto ruota attorno alla dieta mediterranea e all’equilibrio tra
La Viandante, un'altra pizza pensata e firmata da Franco Pepe
Non siamo abituati, a livello pizza, all’abbinare bontà e salute, concetto quest’ultimo sdoganato a livello cucina. Ma ci saremmo arrivati, al di là della dieta mediterranea in sé, perché “avvelenati” quotidianamente. Sempre Pepe: «All’inizio abbiamo lavorato sul menu che teniamo per estrapolare quelle che potevano mancare di proteine e di fibre e così lavorarci su. Poi verranno integrate da nuove ricette, sempre con lo stesso concetto di equilibrare grassi, proteine e carboidrati. E ai clienti, oltre alle schede tecniche e a un menu a parte,
Franco Pepe davanti al forno a legna di Authentica, una pizzeria nella pizzeria madre, Pepe in grani a Caiazzo nel Casertano
Per ora sono state individuate e ripensate la Ceci delle colline caiatine, il Calzone con la scarola riccia, la Aglio, olio e peperoncino, Memento e la Viandante, quindi la Mangia bufala, l'Orto del giorno fino ai capolavori della tradizione: Marinara e Margherita, quest'ultima con a seconda delle giornate pomodori San Marzano o del piennolo o il pomodoro riccio. Saranno pizze più piccole, panetti da 200 grammi e circonferenza di 18/20 centimetri. Funzionali anche al momento del servizio. Detesto quando il diametro di una margherita o una marinara è maggiore di quello del piatto.
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di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
I protagonisti della galassia pizza, dai grandi maestri alle nuove giovanissime leve, le migliori insegne d’Italia e nel mondo, le novità della nostra Guida alle Pizzerie e cocktail bar d’autore, focus tecnici e approfondimenti, ma anche la forza dell’identità affidata al timbro unico di un impasto: Mondo Pizza è questo e molto altro ancora