05-12-2017
Una pizza Detroit-style di Emmy Squared a Brooklyn, una delle pizzerie più in voga a New York, scrive Ryan King (foto emmysquaredbk.com)
La Guida ai Ristoranti di Identità 2018 include le recensioni di 68 pizzerie. Oggi ci occupiamo delle pizzerie oltreconfine. Sono 8 di 4 paesi: Francia, Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti. Il numero è destinato a crescere nei prossimi mesi.
BIJOU, Gennaro Nasti (10, rue Dancourt, +33.1.42574729, Parigi, Francia) Con il suo elegante Bijou, Gennaro Nasti vuole dare nuovo valore alla pizza, impreziosendone ingredienti, preparazioni e contesto. Ogni elemento, dalle farine degli impasti al servizio in sala è scelto e curato con l'obiettivo di innalzare la pizzeria al livello di un ristorante gastronomico. Gennaro, napoletano e cosmopolita, innamoratosi della pizza da Michele e Trianon, dopo le prime esperienze a Napoli, ha portato la propria tradizione a Barcellona e negli Stati Uniti, prima di approdare a Parigi, dove, con Bijou, ha potuto finalmente sviluppare la propria, innovativa, idea di pizza e di accoglienza. Leggi l'intera recensione di Ilaria Brunetti. RADIO ALICE, Matteo e Salvatore Aloe (16 Hoxton Square, +44.20.70183656 e 67 Venn street, +44.20.76273881, Londra, Gran Bretagna) Instancabile e dinamica, la famiglia Aloe (Matteo e Salvatore), ormai è quasi una multinazionale. Del dicembre 2016 è l'apertura della pizzeria a Shoreditch e di pochi mesi fa la replica sempre a Londra a Clapham. Segno di un successo inarrestabile che dal 2010, partendo da Castelmaggiore a Bologna, sembra non volersi fermare. Se i numeri ci sono, va detto che la qualità della materia prima e delle pizze, che poi rappresentano il core business, non lascia spazio a dubbi. Leggi l'intera recensione di Gualtiero Spotti. DOUBLE ZERO, Matthew Kenney con Jacob Livingston (65 Second avenue, tra 3rd e 4th street, +1.212.7771608, Manhattan, New York, Stati Uniti) Matthew Kenney è un formidabile chef 53enne che ha cambiato radicalmente cucina una quindicina di anni fa con due rinunce di quelle toste: niente più ingredienti di natura animale, divenendo così vegano, e niente più fuoco, solo prodotto trattati a crudo o al massimo accarezzati da un flebile tepore, meno di 50°C. La sua rivoluzione è vegana e crudista e lo è con una preparazione tecnica fuori dal comune nel mondo vegano, unita a una fantasia e una capacità imprenditoriali elevate. Leggi l'intera recensione di Paolo Marchi.
Il bancone delle pizze alla romana di Bonci Chicago, 161 N Sangamon Street, locale aperto il 15 agosto scorso e già di gran successo
Sara Minnick (Lovely’s Fifty Fifty a Portland) retta dal team Bioesserì (Milano e Palermo), nell'ultima edizione di Identità Chicago
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
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classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt