12-04-2022
Elena Airaghi, Flavia Di Giustino, Niccolò Grigis, Francesca Terragni, Franco Tucci Ponti alla presentazione di X by Glenmorangie
Così unico, da non aver timore di mettersi in gioco con gli altri. Così si è presentato con una sfida ribattezzata X by Glenmorangie. Single malt, fatto per essere miscelato, è la promessa. Il team guidato dal direttore Bill Lumsden, l’ha pensato appositamente per la miscelazione.
Gli uomini della distilleria di Tain - fondata nel 1843 da William Matheson e sua moglie Anne - non hanno agito da soli. L’unione passa dalla forza delle persone, dalla loro attenzione, dalla loro ricerca: così hanno consultato alcuni tra i migliori bartender del mondo per studiare le sfumature di gusto che Glenmorangie può offrire in miscelazione. Questa consultazione ha dato vita a un single malt, che sa offrire un crescendo di sapori, desideroso di attirarne altri: pera, vaniglia, caprifoglio, cioccolato fondente sono alcune note di questo canto.
X by Glenmorangie - Foto: Antinori
Questo whisky è lasciato invecchiare sia in botti vergini di rovere bianco sia in botti ex-Bourbon e la sua ricchezza non è un ostacolo, bensì un invito ad accogliere altri sapori.
La genesi di X by Glenmorangie è così narrata da Bill Lumsden: «Nasce dal desiderio di offrire un'esperienza di gusto nuova, grazie a un single malt che non ha paura di essere miscelato. Consultandoci con i migliori bartender, abbiamo creato un whisky ancora più dolce e ricco, per chi ama cimentarsi con la miscelazione anche a casa».
Il battesimo in Italia è avvenuto da Il Veloce, cocktail bar nel Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club, a Milano. Qui a tracciare la via è un riferimento della mixology, Franco Tucci Ponti, capace di vivere a fondo questa missione nel mondo, da Los Angeles a Parigi, da New York a Bangkok, e di confrontarsi con chef come Eugenio Boer, o Poul Andrias Ziska.
Come vivere questa esperienza? Con un profondo coinvolgimento che si esprime attraverso gli X Games e con due sue creazioni XPEARation e Blood and Sand.
X Games - Foto: Antinori
Queste novità sono stati sanciti per lanciare X by Glenmorangie in Italia.
XPEARation sembra fuggire dalla Scozia, per respirare il sole delle spiagge messicane, ma le sue radici sono lì: la ricetta prevede 50 ml di X by Glenmorangie e 100 ml di tepache di pere, pepe rosa, tarassaco e soluzione salina, mescolati e poi versati su un ice chuck. Guarnizione finale di cialda di pera e pepe rosa.
Invece, Blood and Sand trasportano in un altro punto geografico, ancora, tra Giappone e Spagna: 30 ml di X by Glenmorangie, 30 ml di succo di arancia, 10 ml di sake allo yuzu, 10 ml di sake junmai shu e 22,5 ml di sherry cloroso, shakerati in coppa.
Un ruolo di protagonista non solitario, che dunque X by Glenmorangie reclama, a partire dalle nuove leve. Perché – dice Flavia Di Giustino, senior brand manager del portafoglio distillati di Moët Hennessy Italia: «Nell’immaginario collettivo dei giovani in Italia, il whisky raramente è associato alla miscelazione; X by Glenmorangie è pronto a sovvertire questa tendenza! Aggiungerà l’x-factor al proprio cocktail».
Gli X Games sono stati un gioioso gioco per svelare questa predisposizione, di più, questo desiderio di mettersi in gioco.
Dopo una rapida spesa, un vero e proprio rifornimento di aromi nella stanza accanto, i concorrenti divisi in squadre si sono impegnati nella creazione e nella narrazione. Il vincitore? Il cocktail Terra, firmato da Marco Tavernese di Corso Como 10: 50 ml X by Glenmorangie, 10 ml Ardbeg 10, 3 pomodorini, 30 ml succo di limone, 10 ml sciroppo agave, 20 ml mastique.
Un’incursione nel futuro, forte del suo passato: Glenmorangie, prodotto nelle Highlands scozzesi, si affida a un esclusivo processo di distillazione che coinvolge i più alti alambicchi della Scozia.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.