07-07-2021
La cantina di Poggio al Tesoro si trova a Bolgheri, posizionata in quella macchia mediterranea della Costa Toscana che ha prodotto vini icononici, non distante da Ornellaia e Masseto. Proprio qui la famiglia Allegrini ha deciso di scrivere un nuovo capitolo della storia dell’enologia con vini che lasciassero il segno acquistando 105 ettari di cui 64 a vigneto.
«Quando io e mio fratello Walter siamo arrivati in questo posto ci siamo innamorati – racconta Marilisa Allegrini – una data che ricordo perfettamente, era il 15 ottobre del 2001 e fu un amore a prima vista. Bolgheri era una denominazione recente, si parlava solo di qualità e di un terroir unico. Esattamente quello che cercavamo. Abbiamo iniziato il lavoro a Poggio al Tesoro e, anno dopo anno, perseguito il vero obiettivo di valorizzarlo testando il grande potenziale dei nostri vigneti. All’inizio questa tenuta non aveva neppure un nome. Veniva identificata come Le Sondraie perché rappresentava il nome dell’appezzamento più grande. Qualche anno dopo il nostro insediamento decidemmo di chiamarlo Poggio al Tesoro».
Sondraia Costa Toscana Bianco I.G.T. 2019 è stato prodotto in sole 2750 bottiglie e 150 magnum, una tiratura limitata per un vino di cui si sentirà parlare negli anni. Colore giallo dorato, luminoso, al naso un esplosione di fiori lascia posto alle note agrumate di scorze d’arancia. Al palato svela una trama imponente dai tannini setosi, dolci, gradevoli. Acidità fa rima con complessità che esprime, a tratti, con quella salinità mediterranea identitaria di questa costa toscana.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione