Lo scorso 6 maggio 2025 si è tenuta la presentazione in anteprima riservata alla stampa e ad alcuni selezionati professionisti del settore de La Grande Dame 2018 di Veuve Clicquot, nell'incantevole (e incontaminato) scenario del Castello di Casole – A Belmond Hotel, Tuscany. L'evento ha avuto luogo all'interno del progetto internazionale Garden Gastronomy by Veuve Clicquot, un'iniziativa che promuove un connubio virtuoso tra vino, cucina sostenibile e biodiversità. Il tutto in un contesto di rara bellezza e armonia, tra le colline della campagna senese, all'interno di una tenuta di oltre 1300 ettari.
Nato nel 2021, il progetto Garden Gastronomy riflette la visione pionieristica della Maison, che intende proporre una gastronomia d'autore capace di esaltare l'essenza de La Grande Dame, emblema assoluto della sua eccellenza. Questo concetto culinario si fonda sulla valorizzazione del mondo vegetale, dove le verdure, al pari dell'uva, provengono dalla biodiversità offerta dagli orti migliori che diventano estensione della vigna.
Per la presentazione della
La Grande Dame 2018,
Veuve Clicquot ha scelto di collaborare con
Daniele Sera, Executive Chef del
Castello di Casole, che con il menu presentato in questa occasione, entra a pieno titolo nel circuito
Garden Gastronomy, essendo un interprete ideale della filosofia alla base del progetto. Dal 2012 alla guida delle cucine del resort,
Sera promuove una cucina dall'orto alla tavola, ispirata alla biodiversità, alla stagionalità e alla sostenibilità. Gli Orti del Castello, situati all'interno della tenuta, offrono oltre cento varietà di ortaggi, erbe aromatiche, frutti e fiori eduli. È proprio da questo dialogo quotidiano con la terra che nascono i piatti dello Chef, in un processo creativo che evolve con il ritmo della natura. Come sottolinea lui stesso: «Cucinare partendo dall'orto significa entrare in sintonia con il ritmo naturale delle cose. Da questo dialogo costante con la terra nascono i miei piatti.»
Il percorso gastronomico proposto per accompagnare la nuova annata è stato concepito come un viaggio sensoriale attraverso le sfumature aromatiche e cromatiche dello Champagne. Ogni piatto è stato pensato per entrare in dialogo con la cuvée, esaltandone le note minerali, floreali e fruttate, in un percorso di colori pensato in assonanza ossia, idealmente, partendo dalla seppia e il suo nero, a richiamare il colore dell'uva originaria, attraverso le fasi di trasformazione, fino allo zafferano, alla curcuma, al limone, e quindi a tutte le sfumature dell'oro, del giallo e del bianco, per chiudere con il multicolore del taco che ricomprende cromaticamente l'origine, la trasformazione e il prezioso risultato finale.
Tra le creazioni presentate segnaliamo la
Seppia, Gamberi, Erbe Aromatiche E Caviale, il delicato
Morone Tonnato, il
Raviolo Alle Verdure, Curcuma E Salsa Al Limone, un
Risotto Allo Zafferano E Zucchine Romanesche e la scenografica
Mescolanza Dell'orto In Foglie E Ortaggi, un taco croccante che racchiude trenta varietà tra erbe, germogli e fiori eduli. Ogni elemento ha contribuito a restituire l'identità della Cuvée e dello spirito che anima il progetto
Garden Gastronomy: rispetto della natura, autenticità degli ingredienti, armonia tra gusto e paesaggio.
Come affermava Madame Clicquot, «Dalla nostra uva nera si ottengono i vini bianchi più raffinati». Ed è proprio il Pinot Noir, protagonista assoluto (oltre il 90%) dell'assemblaggio della La Grande Dame 2018, a esprimere qui tutta la nobiltà del terroir e la visione della Maison. Proveniente da otto Grands Crus, il vino si distingue per l'equilibrio tra forza, purezza e raffinatezza, in una veste minerale e luminosa.
Frutto del lavoro sapiente dello Chef de Caves Didier Mariotti e della responsabile qualità e comunicazione enologica Gaëlle Goossens, La Grande Dame 2018 si presenta come una Cuvée dal carattere deciso e dall'anima elegante, perfetta per esprimere la filosofia che lega la Maison al mondo della natura e del tempo. Presente all'evento, Gaëlle Goossens ha accompagnato gli ospiti in una narrazione tecnica ed emozionale dello Champagne. Nata nella regione della Champagne e formatasi tra scienza, enologia e relazioni internazionali, Goossens ha portato in Veuve Clicquot un approccio rigoroso e innovativo.
Dopo esperienze in diverse Maison e un ruolo di rilievo presso
Bollinger, è entrata nel team guidato da
Didier Mariotti, occupandosi oggi della qualità dei vini, dell'innovazione enologica e del processo di vinificazione dei rossi durante la vendemmia. Grazie alla sua visione sensibile e analitica,
Goossens ha contribuito in modo determinante allo sviluppo della
La Grande Dame 2018, portando la sua esperienza nella vinificazione del Pinot Noir e il suo legame profondo con la natura: «Nel 2018 abbiamo avuto una annata calda e soleggiata e abbiamo utilizzato la nostra esperienza sul Pinot Noir per ottenere qualcosa di molto fresco, fine e delicato, compito che non è sempre facile ma che cerchiamo di raggiungere selezionando uve provenienti da terroir esposti a nord, differentemente da altre consuetudini, per preservare una connotazione croccante che restituisca freschezza, purezza e riconducibilità ai suoli gessosi, come tratti identificativi de
La Grande Dame».
Presentata in anteprima assoluta, La Grande Dame 2018 ha colpito per la sua raffinatezza luminosa e la sua assoluta precisione espressiva. Alla vista si annuncia con un colore oro chiaro con accennate sfumature quasi fluorescenti, che evocano immediatamente freschezza e tensione. Un tono limonoso e brillante, indice di una giovinezza vibrante e di una lavorazione accurata.
All'olfatto, sorprende per la sua rarefazione estrema, con un bouquet evanescente, quasi aereo, fatto di fiori bianchi, note saline, refoli agrumati e cenni di mandorla fresca. Si percepiscono accenni di caramelline alla violetta, una eco balsamica e un tocco agrumato che ricorda l'albedo di limone, in una struttura olfattiva eterea ed elegantissima, segno di una mano enologica precisa e sensibile.
Il taglio dell'assemblaggio è particolarmente deciso per La Grande Dame: 90% Pinot Noir, in una lettura fresca, floreale, croccante, ispirata alla Borgogna più pura, dove il Pinot Nero trova la sua espressione più elegante. È proprio questa la sfida vinta della Maison: ottenere finezza e freschezza da un'annata calda e solare, grazie a una rigorosa selezione di terroir con esposizioni nordiche, capaci di preservare l'acidità e l'impronta minerale.
In bocca, La Grande Dame 2018 è un piccolo capolavoro di equilibrio tra tensione, delicatezza e precisione. Il gesso del sottosuolo emerge con discrezione, regalando un finale pulito, lungo, sottile, quasi salino, dove ogni elemento si fonde senza mai prevaricare. Una cuvée che parla sottovoce, ma con un lessico ricco e autorevole. Niente opulenza, ma un lusso fatto di purezza, luce e controllo, che segna un'evoluzione stilistica chiara e coerente all'interno del percorso della Maison.

Carola Braggio, Senior Brand Manger Veuve Clicquot
La scelta di non produrre
La Grande Dame per due annate (la 2016 e la 2017) e di anticipare l'uscita della 2018 testimonia il desiderio di
Veuve Clicquot di presentare una Cuvée in grado di esprimere appieno l'equilibrio tra terroir, annata e visione enologica. Un'occasione per riflettere sul valore del tempo (testimoniato anche da una incredibile performance de
La Veuve Clicquot 1990 da Magnum, un fuori programma apprezzatissimo), sull'importanza della terra e sull'arte di raccontare un vino attraverso i suoi legami con la natura, la cultura e la gastronomia.
La Grande Dame 2018 si afferma così non solo come un grande Champagne, ma come il simbolo di un ecosistema virtuoso che definisce una nuova visione del lusso: colta, consapevole e profondamente radicata nella terra. Il primo Millesimato è del 1962, messo in commercio nel 1972 in occasione del bicentenario della Maison. Questa eccezionale Cuvée rende omaggio a Madame Clicquot, famosa come La Grande Dame de la Champagne, e costituisce l'espressione dei migliori Pinot Noir di Veuve Clicquot. La Grande Dame 2018 è il 25° Millesimato dalla prima edizione del 1962.