24-05-2021
Ritratto di famiglia
Peter Radovic, 30 anni non ancora compiuti, dopo aver studiato marketing ed essersi concesso alcune esperienze all’estero, ha deciso di tornare sul Carso triestino, ad Aurisina, per curare il vigneto e l’oliveto dell’omonimo agriturismo di famiglia.
Le vigne, un ettaro in totale per circa 3mila bottiglie all’anno e con prima annata imbottigliata nel 2018, si trovano in parte ad Aurisina - in prossimità della cantina oltre che del mare - e in parte nella frazione di San Pelagio, ad altitudine maggiore e nell’interno.
Da Radovic troverete quattro etichette, tre da vitigni autoctoni in purezza – Malvasia, Vitovska e Terrano – e Inkanto, un bianco che è blend di Malvasia e Vitovska con l’aggiunta di tre varietà fuori dal catalogo ampelografico.
Marmor, la Vitoska,fa la macerazione in pietra locale di Aurisina e termina la sua fermentazione in botti di rovere usate, per poi finire in acciaio e terminare l’affinamento in bottiglia. L’assaggio in cantina racconta di un vino già ben in equilibrio, con polpa di pesca gialla, espressione paradigmatica del vitigno.
Il Raro 2019, unico rosso aziendale, alla sua prima annata, attende in pianta il massimo della maturazione e poi fa un anno in acciaio e uno in legno. Terrano 100%, i pochi giorni di attesa in più in vigna levigano la rusticità tipica del vitigno lasciandone intatta però l’immediatezza.
In un territorio popolato da validi produttori, alcuni dei quali storici, il Carso vinicolo propone anche nuove voci, come quella di Radovic, che iniziano a traghettare con semplicità e autenticità la tradizione nel prossimo futuro.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola
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