10-05-2021
La tenuta
Parlare una stessa lingua, quella del Grillo, e raccontare due Sicilie diverse: salvo poi stringere questi “manoscritti” in uno solo che accomuna anche gli altri vini di Baglio di Pianetto, la cura dell’ambiente. L’azienda della famiglia Marzotto ha scolpito negli anni la sua filosofia sostenibile, con differenti segnali. Ha portato a compimento la conversione di uve e vini al regime biologico, ha sviluppato un’orgogliosa indipendenza energetica con fonti rinnovabili. Anche la cantina svela questo credo, con il suo sviluppo verticale: è del tutto interrata così da sfruttare la geotermia.
Un lavoro costante, a cui si unisce la tensione positiva verso la propria identità. Ad esempio, con un nuovo arrivo: accanto al Timeo, si è voluto offrire un Grillo in purezza.
A questo punto, compare la Sicilia più audace con le note agrumate e le tracce di macchia mediterranea, ma anche sentori di frutta tropicale. Si affermano la mineralità e la sapidità: senza perdere la sua freschezza, questo vino non solo si rivela immediatamente, bensì fa presagire di poter divenire ancora più intrigante nel tempo.
Ricercare, innovare, ma sempre in un dialogo fitto con la natura, così come voleva il conte Paolo Marzotto. Perché produrre il vino su quest’isola significa riconoscere una benedizione e l’innovazione deve scorrere costante, e mai invadente.
Del resto, parla chiaro anche l’impianto fotovoltaico di terza generazione: ha permesso di abbattere 184.488 kg all’anno di CO2.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
meranese, classe 1993, dopo una serie di importanti esperienze (Imago dell’hotel Hassler a Roma, Alkimia a Barcellona, Idylio ancora a Roma), dal 2021 è capo-pasticciera del ristorante Nostrano a Pesaro
Bruno Fina, il fondatore di Cantine Fina
Plin Sicilia-Giappone è il Piatto dell'estate 2023 di Giuseppe Geraci, chef del ristorante Modì a Torregrotta (Messina)
Photo credits | Benedetto Tarantino
Nino Ferreri e Nicola Bandi