31-07-2021
Lo chef Alfio Ghezzi. Firma la carta dei due ristoranti Senso - Alfio Ghezzi, il primo a Rovereto (Trento), il secondo appena aperto a Limone sul Garda (Brescia) nel nuovo, bellissimo hotel Eala, del quale qui vi raccontiamo
«Sempre un menu fisso, niente alla carta, sette portate con la possibilità di scegliere fra tre main course (...) Abbiamo scelto di togliere le sovrastrutture. Già prima ho sempre cercato di farlo, da buon cuoco di stampo marchesiano. Qui ancor di più: concretezza, semplicità, essenzialità. Marchesi avrebbe detto "senza troppe seghe mentali". Cerchiamo di concentrarci sul gusto ma anche sul contrappunto aromatico, ovviamente. È importante che nel piatto ci sia un tono, sempre riconoscibile. E gli ingredienti saranno solo italiani». Così nell'ottobre 2019 Alfio Ghezzi ci raccontava la sua "nuova" cucina, o per meglio dire l'ulteriore elaborazione di uno stile personale che già allora stava prendendo forma nel ristorante Senso - Alfio Ghezzi al Mart di Rovereto, che era stato aperto da pochi giorni, leggi A Rovereto il nuovo Senso di Alfio Ghezzi per la cucina italiana. Ma Ghezzi già si riferiva anche a un altro locale, sempre denominato Senso, che avrebbe in qualche modo dovuto ricalcare le orme del gemello, solo con tempo sfalsati, l'inaugurazione era prevista nel successivo maggio 2020, non appena terminati i lavori di costruzione dell'hotel a cinque stelle lusso che avrebbe dovuto ospitare l'insegna, l'Eala a Limone sul Garda, una trentina di km a Sud-Ovest dalla prima sede, affacciato sulle rive del più grande lago italiano.
L'Eala
L'hotel
Sembra un paradosso, che trova però composizione nella biografia di Akio, giapponese di nascita (con tanto di nonna cuoca) ma italiano d'adozione, da 16 anni nel nostro Paese, con tappe al Dolada sull'Alpago per tre anni e mezzo, poi dopo una parentesi londinese al Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera per oltre due anni, e infine per dieci anni sous chef di Ghezzi alla Locanda Margon di Trento. Dice Fujita, persona molto brillante oltre che ottimo professionista: «Le culture gastronomiche italiana e giapponese sono molto simili (sembra di sentire Massimo Bottura, che esprime lo stesso concetto motivandolo con la centralità del prodotto che ci accomuna, ndr). Qui al Senso dell'Eala puntiamo sempre più sull'essenza, sulla pulizia del gusto», dunque del palato, dunque delle idee. «Proponiamo l'italianità, che per noi significa semplicità e sapore. Poi io cerco di mettere un po' anche del mio dna, ovvero piccoli dettagli, la precisione che credo mi caratterizzi. Ma sempre al servizio della cucina tricolore». E c'è tanto territorio: «Prima dell'apertura abbiamo esplorato molto i dintorni. Abbiamo preso accordi coi pescatori. Siamo saliti proprio qui dietro, al borgo di Tremosine, dove abbiamo trovato questo piccolo caseificio che ci fornisce latte, formaggi di capra... E da lì viene anche un eccellente zafferano. E poi il miele. E i capperi e il limone di Gargnano. Abbiamo scoperto tantissimi altri ingredienti. Per noi è stata una rivelazione, la ricchezza di quest'area gardesana».
Ghezzi e Fujita qualche anno fa, nella foto di Porzioni Cremona
E ora la nostra cena, che ha soddisfatto tutte le premesse e le promesse (con un unico appunto: servono pannelli fonoassorbenti). Le foto sono di Tanio Liotta.
Focaccia croccante, crema di uova di salmone
Sedano rapa, noci e olive nere
Chips con semi di papavero, senape e barbabietola
Di straordinaria eleganza gustativa questa Trota affumicata, erbette, crema al formaggio
Zucchina, salsa allo zafferano e pesci di lago
Fiore di zucchina fritto, ricotta di Tremosine, cappero di Gargnano, aneto, melissa e coriandolo
Lattuga romana scottata, speck, piselli e brodo di tinca alla liquirizia
Cardoncello panato, germogli di lenticchia, emulsione di funghi
Deliziosi questi Plin ripieni di gallina con cipolla e anguilla
Spaghetto, Parmigiano Reggiano, polvere di alloro. La pasta è cotta metà in acqua, metà in acqua e chardonnay
Altro grande piatto, Carpione in carpione di rapanelli. Il primo carpione indica il nome di un pesce del Garda (Salmo carpio Linnaeus, 1758) che viene in questo caso condito con una salsa di sedano rapa e accompagnato con dei rapanelli marinati in aceto (il secondo carpione)
Castrato, polvere di olive nere Ulidea, camomilla, fondo di vitello
In accompagnamento, patata e pecorino
Fracosta, il suo fondo, pak choi
Side dish: Tartare di fracosta con limone salato
Animella di cuore di vitello impanata coi grissini fritti, yogurt di Tremosine, polvere di caffè
In accompagnamento, cetrioli marinati e mandorle
Fragola e dragoncello: pan di Spagna al dragoncello, fragoline fresche, gelato alla fragola, salsa alla mozzarella di bufala
Lemon tart con salsa al lampone
Senso - Alfio Ghezzi all'Eala via IV Novembre 86, Limone Sul Garda (Brescia) tel. +39 0365 954613 ealalakegarda.com solo menu degustazione a 100 o 130 euro aperto a cena dal mercoledì alla domenica
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di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Stefano Zanini, chef del ristorante Mos a Desenzano del Garda, Brescia. Tra le esperienze più rilevanti nel suo curriculum, il St. Hubertus dell'Hotel Rosa Alpina con Norbert Niederkofler, il Signum di Salina con Martina Caruso, la Parigi di Alain Ducasse, e poi ancora Copenaghen, fino alla scelta di ritornare a pochi km dal suo paese d'origine, Peschiera del Garda, e aprire il suo ristorante
‘Nduja di carpa (peperone crusco croccante farcito di ‘nduja di carpa e crema di chorizo, filetto di carpa, chorizo, peperone, paprika, nervetti di vitello, peperoncino, polvere di peperone e paprika): piatto sorprendente e buonissimo, fa parte del menu Garda 100% dello chef Andrea Costantini al Regio Patio di Garda (Verona)
I Cannelloni, il passaggio più delizioso del menu dedicato a Gabriele D'Annunzio del ristorante Peter Brunel di Arco (Trento). A destra, il pizzino con cui lo scittore esortava la sua cuoca Albina e tenere cannelloni pronti "a ogni ora del giorno e della notte"