28-05-2020
Yoji Tokuyoshi. Lo chef stellato, a lungo sous di Massimo Bottura, rinvia il ritorno del suo ristorante Tokuyoshi e si lancia nell'avventura della Bentoteca, sempre a Milano, stessa sede
«Già prima del lockdown mi stavo muovendo per aprire un altro ristorante» ci racconta Yoji Tokuyoshi nell'introdurci alla sua nuova realtà, Bentoteca, negli stessi locali di via San Calocero 3 (peraltro ristrutturati e ampliati da poco, come abbiamo scritto qui: Yoji Tokuyoshi 2, il ritorno) che prima dello scoppio della pandemia ospitavano il Tokuyoshi, ristorante gastronomico e stellato che tornerà, ma non prima di settembre, e probabilmente con altra sede e altra formula.
Ma andiamo con ordine. Cos'è la Bentoteca? L'idea iniziale del secondo locale di Yoji, che poteva nascere altrove ma che invece, visto quel che è successo, si prende la sede principale: «Volevo proporre cibo giapponese, quello che piace a me, in pairing solo con vini naturali. Non lo fa quasi nessuno, tutti a proporre il sake. Invece preferisco queste note di macerazione, questo umami che si abbina perfettamente con i sapori nipponici». Si tratta di una cucina giapponese "classica", nel senso che poco o niente rivista, «i sapori sono quelli, ma gli ingredienti invece italiani. Spesso proprio nostri: abbiamo fatto il miso, la salsa di soia... Un lavoro iniziato sei mesi fa, ora siamo pronti».
Ovviamente sono disponibili i bento, classico box giapponese da asporto con dentro il cibo da mangiare dove si vuole. Più o meno le stesse leccornie sono anche servite nel locale. Anche da asporto o da consegna a domicilio sono l'Anguilla cotta in stile kabayaki su base di riso di Niigata, melanzane, salsa ponzu, zenzero, shiso, uova, alghe nori, cipollotti, mizuna, sesamo bianco, cetriolo, borragine e ravanelli e il Karaage di pollo ficatum (di allevamento biologico, viene nutrito con fichi secchi negli ultimi 6 mesi della sua vita. Viene fritto due volte a diverse temperature e marinato in una salsa giapponese tra la prima e la seconda frittura). In via San Calocero si gustano poi i Calamari crudi con asparagi, crema di ricci, alga nori, sesamo e yuzu e il Panda, burro e acciughe (un pane al vapore che riproduce il muso di un panda, molto giocoso, con burro fatto in casa). Prezzo molto accessibile, vista l'alta qualità: i bento vanno dai 14 ai 22 euro, per un pasto abbondante; i singoli piatti alla Bentoteca costano invece tra gli 8 e i 14 euro.
Anguilla Kabayaki Bento (sotto un particolare). Un piatto molto raffinato, elegante, potenzialmente il miglior dei nostri assaggi. Al limite un poco asciutto, riscaldato come da istruzioni (12 minuti in forno statico a 180°). Le foto dei piatti sono di Tanio Liotta
Pollo Yakitori
Panda, burro e acciughe (credit Bentoteca Milano)
Sopra e sotto, l'ottimo Sgombro Sabakatsu Bento, davvero godurioso
Udon (credit Bentoteca Milano)
E allora via con la Bentoteca, fino a settembre. Ma poi che succede? È l'ultima grossa novità: «Se questo format va bene, come spero, rimane qui in via San Calocero 3, mentre sposterò il Tokuyoshi da un'altra parte. Mi pare l'idea migliore: questa è una struttura che si presta perfettamente a fare anche da wine bar, non ce ne sono molte di simili in città. E soprattutto il Tokuyoshi del futuro sarà tutto diverso: più piccolo, solo tre tavoli, pochi commensali, per un'esperienza di altissimo livello. Dico: o la Bentoteca, dove mangi bene spendendo piuttosto poco; oppure il Tokuyoshi, per l'esperienza da fare magari una volta all'anno, piuttosto costosa ma straordinaria. Non funzionano più le mezze vie».
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di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Yoji Tokuyoshi, nuovo responsabile di cucina di Stazione Vucciria a Finale di Pollina (Palermo), qui accanto a Pino Cuttaia, ospite speciale di una serata a 4 mani (le foto sono di Fabio Florio)
Gli ideatori e soci della nuova Bakery, Cucina e Wine Bar PAN, in via Leopoldo Cicognara 19, a Milano: Yoji Tokuyoshi, chef del ristorante Bentoteca a Milano e Alice Yamada, giovanissima imprenditrice di origini franco-nipponiche che si affaccia sulla scena meneghina con la Katsusanderia delle Sidewalk Kitchens di via Bonvesin de la Riva
Foto Marialuisa Iannuzzi
Germano reale con salsa al miso, cardi e cipollotto, gran piatto che ci dice: Bentoteca a Milano non è un fratello minore del precedente ristorante di Yoji Tokuyoshi, ma solo un format più flessibile e che già spostando rapidamente l'asticella sempre più all'insù