07-09-2017
Andrea e Marco Leali (le foto sono di Tanio Liotta)
Fossimo, certo, a livelli già più alti, inseriremmo Casa Leali in una classifica One to watch, insomma tra gli indirizzi da tenere d’occhio per il futuro: non ancora pronti per il grande salto, ma che esprimono potenzialità interessanti. Di certo è una promessa, con ottime premesse. Merito di due fratelli che presto diverranno tre, ossia Andrea Leali, giovanissimo, classe 1993, e Marco Leali, solo di poco più grandicello, classe 1989. Il primo chef, il secondo uomo di sala e di cantina, con un terzo, Francesco, che ha appena finito il liceo e per il quale si prospetta un futuro da pastry chef. Si sono messi in testa, praticamente da autodidatti, di aprire un loro ristorante. Dopo aver sondato il terreno quattro anni fa con l’osteria Pijei, a Salò, che continua a operare come bistrot di proprietà, dal 9 maggio 2016 hanno deciso il grande passo, lanciandosi in un’avventura più ambiziosa: Casa Leali, appunto.
Casa Leali
Andrea Leali la gestisce con entusiasmo e, come detto, senza aver nel proprio curriculum particolari trascorsi: uscito dall’istituto alberghiero di Gardone Riviera, ha subito scelto la strada da chef-patron, col fratello maggiore. «Abbiamo respirato l’aria della buona tavola fin da piccoli – racconta però – Mia madre ha preso ad approfondire le tecniche per venire incontro alle esigenze di Federico e Francesco, celiaci (dell’ultimo abbiamo già detto, l’altro è il primogenito dei quattro fratelli, l’unico non coinvolto nell’impresa, ndr). Così anche io mi sono appassionato».
Tartare di cavallo battuta al coltello, salsa di cipolle dolci e ciliegie
Più strutturate appaiono già la cantina e la sala, che Marco Leali conduce con ottimo piglio. A disposizione ci sono circa 350 etichette, con buona e sensata selezione di piccoli produttori e una dichiarata predilezione per i bianchi friulani, mamma è originaria di quelle parti. Si beve bene, insomma, e il servizio è premuroso.
Linguine di Gragnano al sugo di pomodori gialli, merluzzo e caviale
Davvero più persuasivi – oltre al pane maison, molto buono (90% Petra, 10% farina di mais) – il Carpaccio di ricciola marinata, salsa di Franciacorta, cipollotti brasati e zenzero e soprattutto la Tartare di cavallo battuta al coltello, salsa di cipolle dolci e ciliegie.
Scamone di cavallo scottato, salsa ai tuberi
Saranno famosi?
Casa Leali via Valle 1 - Puegnago sul Garda (Bs) Tel. +39 366 5296042 www.casalealiristorante.it Menu degsutazione a 45, 49 e 55 euro
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
La presentazione del progetto martedì 6 settembre all'Hub di Identità Golose Milano: da sinistra, l'ideatore di Identità Golose Paolo Marchi, il direttore del Consorzio Garda Doc Carlo Alberto Panont, la presidente di Ascovilo e vicepresidente di Garda Doc Giovanna Prandini, e l'assessore all'agricoltura di Regione Lombardia Fabio Rolfi
La formazione della serata con le brigate del ristorante Casa Leali, a Puegnago sul Garda (Brescia) e Identità Golose Milano, sala e cucina insieme
Andrea Leali porterà questo splendido menu a Identità Golose Milano martedì 6 settembre, in abbinamento ai vini del Consorzio Garda DOC: per prenotare il vostro tavolo, andate sul sito ufficiale dell'Hub