Marcello Corrado

Foto Brambilla-Serrani

Foto Brambilla-Serrani

Osteria Perillà

via Borgo Maestro, 74
53023 - Castiglione D'Orcia (Siena) - Rocca d'Orcia
+39 0577 887263
info@osteriaperilla.it

Marcello Corrado, classe 1979, dal novembre 2017 alla guida dell’Osteria Perillà nel borgo di Rocca d’Orcia, è napoletano di nascita e romano adozione. Una laurea in Economia, il praticantato per diventare commercialista e poi la svolta con gli studi ad Alma per seguire la passione per la cucina. Dopo alcuni anni a Treviso, in un ristorante famoso per le preparazioni a base di frattaglie, decide di trasferirsi a Salerno a Casa del Nonno 13. Gli si aprono nel frattempo le porte de La Peca e del ristorante di Stefano Baiocco. Poi l’incontro con Pasquale Forte, proprietario del Podere Forte e in cerca di una identità compiuta per la sua Osteria Perillà, che da aprile 2017 lo vuole in squadra. La partenza vede la ristrutturazione dei locali e la riduzione dei coperti a circa 20, per garantire una proposta di alta qualità e di cura massima dei dettagli.

“A chi mi chiede dove traggo ispirazione per la mia cucina” - dice lo chef - “ricordo che a soli 600 m da qui abbiamo un podere dove, oltre al vino, vengono allevati maiali di cinta senese allo stato brado, faraone, agnelli, piccioni. Il tutto in biodinamica, il che consente la produzione di salumi, olio, uova, miele e della carne di altissimo livello e nel rispetto assoluto della terra. Si tratta del km qui, come lo chiamiamo all’Osteria, ossia utilizzare primariamente ciò che di buono la terra dà nell’immediata vicinanza. Questa concezione va oltre il km zero, però, con la conoscenza approfondita del territorio di altre regioni e delle loro specificità”.

Nelle preparazioni compaiono anche alcuni elementi considerati più nobili, ma di contro si impara l’utilizzo della bestia intera che arriva direttamente dal podere, in uno stile contaminato, meticcio, che si ispira ai luoghi in cui Corrado ha vissuto mischiandolo alle Terre di Siena. Sopra tutto un comune denominatore: la piacevolezza. “Stare a tavola è un momento di gioia e il cibo che si mangia, di conseguenza, deve essere gustoso”. E questo gusto non è sfuggito alla Guida Michelin che lo ha premiato nel 2018, appena un anno dopo l’inizio dell’avventura, con una stella.

Ha partecipato a

Identità Milano


a cura di

Amelia De Francesco

Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola