25-07-2017
Felice Lo Basso, nella foto il primo da destra con il suo staff, racconta a Identità Golose la sua Milano
La nostra cena da Felix Lo Basso nelle foto di Tanio Liotta. Sgombro marinato, aglio, olio e peperoncino, gazpacho di cetriolo: il finto aglio è di mozzarella, il finto peperoncino di pomodoro reso piccante. Piatto pulito e gustoso
Capesante crispy bacon con misticanza di erbe, pesca e salsa ponzu
Spuma di aglio da taglio, maionese di ortiche, alghe, tarallo sbriciolato, garusoli: piatto fantastico
Risotto alla parmigiana, ricordo legato alla mamma e alla parmigiana di melanzane della sua infanzia: il riso è mantecato col Parmigiano, poi polvere di pomodoro, crema di melanzana e basilico. Puro Mediterraneo goloso, un po' ruffiano ma di gran successo
Tortelli al basilico con ricotta e 'nduja, scampi e acqua di pomodoro
Doppio raviolo in farcia di guancia di bue e provolone del Monaco, ciliegie al vino rosso: squisito
Polpo arrostito e laccato al barbecue con spuma di patate e misticanza di erbe e fiori: gran piatto, nella sua semplicità
Agnello nostrano di Puglia in tre passaggi… (omaggio a Michele Varvara): ricordiamo un favoloso agnello di Lo Basso ai tempi dell'Unico. Ora il fornitore è cambiato, è l'ottimo Varvara, appunto, ma l'esito è se possibile ancora più prelibato: fagottino croccante con spalla di agnello, coscia con erbe, torcinello (delizioso) con crema di peperoni, pallina di bieta con cuore e fegato. Grandissimo piatto
Pralina fritta di cioccolato, panna cotta al caffé
Pesca cotta in olio extravergine e vaniglia, cremoso al thè nero, cialde al sesamo e gelato al latte di pecora
Semifreddo all’ananas e lime con granita di lamponi e champagne: anche i dessert sono molto piacevoli ed eleganti
Coccole finali
Felix Lo Basso racconta una Milano viva e vitale. Da istrione qual è, a volte coi colleghi si lascia andare a qualche sfogo («Basta! Mi vien voglia di mollare tutto e aprire un ristorante a Singapore!»); narra però una città lombarda ricca di stimoli, metropolitana nel migliore senso del termine, «dove ogni giorno posso scegliere se mangiare un panzerotto o un ramen, cibo di strada o alta cucina, qualche specialità regionale o il piatto etnico». Mette poi in luce anche gli aspetti oscuri del capoluogo lombardo: l’ha fatto ad esempio su Economy, allegato di Panorama di maggio, nel corso di un’intervista rilasciata a Francesco Condoluci.
Lo chef invece non ne approfitta: semmai si fa forte della splendida location per sublimare il proprio stile, che sintetizza così: «Prendo la migliore materia prima possibile, la lavoro poco, punto al gusto nel piatto», con quell’inconfondibile eco mediterranea che è un po’ la sua firma, ma senza scorciatoie piacione. Lo Basso sembra facile, immediato, eppure nasconde in ogni ricetta un plus di complessità: c’è l’accento asiatico sempre forte e la suggestione che gli deriva dalla lunga esperienza tra le valli sudtirolesi...
Appetizer con vista
Invece non bisognerebbe aspettare, anzi intervenire subito, per contrastare alcune cose che non vanno: «Dicevo che oggi in città siamo tanti; forse siamo persino troppi, perché assisto a continue aperture cui fanno riscontro altrettante chiusure. Tutti si improvvisano ristoratori, anche non sapendo nulla del settore. Si mettono insieme 5 o 6 soci, versano un poco di soldi e pensano che il gioco sia fatto». Progetti che nel 99% dei casi hanno il fiato corto, ma drogano il mercato, mettono in difficoltà i colleghi “veri”. «All’estero non accade così: la ristorazione è in mano ai professionisti, non a patron che fanno gli architetti o i dentisti e poi sbirciano i conti del locale a fine mese. E’ uno sbaglio che le banche concedano fiducia a questi e non ha chi presenta un curriculum che testimonia anni di sacrificio e studio nel campo. Si creano tante realtà dietro le quali non si sa bene chi cucina, chi ci sia dietro. Tutto è opaco».
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a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Felice Lo Basso e Barbara Senorer
Felix Lo Basso, al centro, mentre lavora nella cucina del suo Felix Lo Basso Home&Restaurant di Milano, Tanio Liotta lo fotografa dal bancone seduti al quale noi aspettiamo i piatti, è la formula di questa nuova proposta in città, davvero interessante
Il rendering della facciata del nuovo Felix Lo Basso home&restaurant, in via Carlo Goldoni angolo Ciro Menotti a Milano (non c'è ancora il numero civico, il portone liberty è stato realizzato ex novo). Apre venerdì per le "prove generali", settimana prossima per le prenotazioni, tel. +39 02 45409759