Non le contiamo neanche più le volte in cui siamo andati a La Conserverie, il cocktail bar di Eric Bulteau e del suo associato Richard Azarnia, nascosto nella parte alta di rue du Sentier, al confine fra il II ed il IX arrondissement. Eppure di cockail bar a Parigi ce ne sono tanti, perché venire proprio alla Conserverie, nella città che sta definendo sempre di più nuovi concetti nella mixologia mondiale?
Ci sono più ragioni per cui affondare nei divani di questo cocktail bar. Si potrebbe cominciare dallo spazio stesso, disegnato da una stilista inglese, ma sarebbe riduttivo… perché dietro al bancone, a dirigere i giochi, croupier dei distillati, si esibisce Joseph Akhavan, un mixologist che sa fare bene, molto bene il suo lavoro. Fresco di “Nikka Whisky Perfect Serve Award 2011”, è Joseph stesso che disseta i colleghi di tutta Parigi il lunedì sera negli spazi industriali della Conserverie, quando tutti gli altri cocktail bar sono chiusi.

Il locale conta molto sui grandi cocktail al bancone del mixologist Joseph Akhavan
Un luogo bello e accogliente, cocktail ottimi… ma mancava ancora qualcosa per rendere questo posto unico e innovatore nella competitiva scena parigina.
Eric, proprietario del bar, ha da sempre concepito la sua
Conserverie come un luogo in cui poter innovare, sperimentare e tracciare nuove tendenze. Così è stato a più riprese per vari aspetti del locale (design, servizio, carta cocktail). Oggi affronta una nuova sfida e propone un servizio di ristorazione abbinato ai cocktail: l'insegna non è più solo un cocktail bar, ma anche un ristorante.
Dopo svariate ricerche, ha trovato la persona giusta per intraprendere questa nuova avventura. È così che Cristiano Andreini, una stella Michelin ad Alghero con il suo Andreini è entrato a far parte della squadra, accettando senza esitare, così da poter ritornare a Parigi, nella città in cui ha imparato e capito il valore dell’alta cucina e in cui ha affinato le sue conoscenze e la sua tecnica.
Il cuoco torna in città e lo fa in modo stravagante, presentando un menu ludico e goloso. A ogni piatto il suo cocktail, una specie di roulette, in cui si punta su drink e piatti. Anche la formula ristorativa è innovativa: ogni piatto è presentato in modo da giocare e combinare più sapori a uno stesso cocktail. Questa è la ricetta per presentare a Parigi l’aperitivo per come lo intendiamo noi italiani. Una cucina sarda, fresca e di prodotto abbinata ai cocktail amari e liquorosi di Joseph (prima di lavorare qui a Parigi ha fatto scuola e lavorato per molti anni in Italia).

Cristiano Andreini, 35 anni
Alla
Conserverie si scommette, si azzarda sui sapori, ci si dimentica quello che si era venuti a fare molto in fretta (nel nostro caso era “solo” una recensione…). Per aumentare l’alchimia fra carta dei cocktail e menu è stato in più realizzata una carta speciale, che abolisce i canoni del primo/secondo/dessert, perché durante gli aperitivi si ragiona con la gola. La stessa carta, disegnata dal giovane artista
Ronan Boisson, è bella, divertente e, soprattutto, mette l’acquolina in bocca. La
Conserverie è un locale sorprendente, in cui non ci si stanca di venire per una serie di motivi (se volete chiamatele scuse). Finalmente a Parigi un posto in cui poter onorare l’aperitivo all’italiana.
La Conserverie
37, rue du Sentier
II arrondissement
Parigi, Francia
+33.(0)1.40261424