10-06-2025

Cotoletta e San Lorenzo, la nuova Italia a Miami

Quattro figure per due nuove insegne in Florida, accomunate dal proposito di riscrivere la cucina tricolore in un ambiente capace di evocare il calore e la semplicità della vita domestica, parola di Mattia Cicognani

La costoletta di Cotoletta, locale aperto nell'

La costoletta di Cotoletta, locale aperto nell'ottobre 2024 a Miami che sta ridefinendo i parametri della cucina italiana nella metropoli della Florida

Mattia Cicognani, romagnolo, classe 1990, autore di Ospitalità: a way of life, un anno e mezzo fa ha lasciato il gruppo alberghiero Batani per trasferirsi negli Stati Uniti, per ora solo a Miami, destinazione che più avanti condividerà con New York, sviluppando il progetto 84 Magic Hospitality. Due i soci: Andrea Fraquelli e Ignacio Lopez Mancisidor. Quest’ultimo è un madrileno appassionato di cucina e ospitalità, Fraquelli invece è un londinese con radici italiane. Suo nonno Lorenzo si trasferì da Como nella capitale inglese dove iniziò come commis al Savoy Hotel e nel 1955 fondò una catena di ristoranti chiamata Spaghetti House. Esiste tuttora ma loro ne sono usciti.

Il progetto a stelle e strisce si è dovuto adattare alla realtà. Così l’insegna a Manhattan deve ancora prendere forma definitiva e poi debuttare, mentre quella in Florida è raddoppiata. Subito, doveva nascere il San Lorenzo, invece nell’ottobre 2024 i tre hanno aperto Cotoletta, cogliendo un’occasione al volo, e solo lo scorso 31 maggio la casa madre. Il successo ha sorriso loro fin dall’inizio.

Cotoletta (che nel piatto si rivela una costoletta, ma vai a spiegarlo ai clienti) «nasce – ha spiegato Mattia - dal proposito di un piatto per tutti, pensato e proposto per essere servito e apprezzato da chiunque, un piatto semplice e di qualità, un’atmosfera accogliente e un servizio veloce.

L’obiettivo era ricreare il vero spirito italiano, fatto di convivialità e autenticità, con le prenotazioni disponibili solo telefonicamente e la possibilità di tentare un walk-in così da rendere l’esperienza ancora più esclusiva».

Ed è bello rimarcare come una settantina di anni fa, Fraquelli nonno spopolò servendo una cotoletta accanto a piccole porzioni di pasta. In Italia nessuno l’avrebbe accettato, ma lui capì che il palato britannico è ben diverso dal nostro. E quello degli americani pure. «La nostra costoletta viene preparata in padella con burro chiarificato, non fritta in friggitrice, anticipata da una bruschetta e da arancini al tartufo e crema di

Come la costoletta, anche la Pasta al pomodoro è una bandiera delle due insegne

Come la costoletta, anche la Pasta al pomodoro è una bandiera delle due insegne

parmigiano, quindi accompagnata da zucchine fritte, insalata di rucola, piccola porzione di pasta al pomodoro o una pasta alla bolognese. Un aspetto che amiamo è come la cotoletta favorisca la convivialità. C’è qualcosa di speciale nel pensare che tutti mangiano lo stesso piatto, come accade nelle case italiane. La cotoletta rappresenta per noi un ambiente familiare, divertente e gioioso, capace di evocare il calore e la semplicità della vita domestica».

Poi è stata la volta del San Lorenzo nel quartiere di Little River, in riva all’acqua e fuori dai circuiti più battuti. In entrambi i luoghi vigila e sovraintende Giulio Rossi, chef d’esperienza, una carriera solida,

Un dettaglio interno di Cotoletta

Un dettaglio interno di Cotoletta

vent’anni dai Fraquelli a Londra, bravo a esprimere una cucina essenziale, precisa, senza forzature. Per Cicognani «non è solo un ristorante: è un piccolo manifesto del nuovo Made in Italy. Un modo diverso di raccontare l’Italia, con intelligenza, misura e profondità, senza nostalgie né spettacolarizzazioni. In un’epoca in cui tutto deve essere istantaneo, iper-personalizzato e visivamente rumoroso, abbiamo scelto l’essenzialità. Togliamo invece di aggiungere, rallentiamo invece di rincorrere. E proprio per questo il locale conquista.

«È un luogo che rifiuta l’eccesso e l’effetto speciale per ritrovare il gusto delle cose vere: una pasta cucinata con rispetto, una sala accogliente

L'ingresso del San Lorenzo, ristorante aperto lo scorso 31 maggio a Miami in Florida

L'ingresso del San Lorenzo, ristorante aperto lo scorso 31 maggio a Miami in Florida

senza fronzoli, un servizio che parla con il tono giusto. San Lorenzo è Italia contemporanea che non urla, ma convince. Una forma di lusso sobrio, che ha il coraggio di essere silenzioso e per questo potente. Qui la domanda è una sola: carne o pesce?

«Abbiamo deciso di eliminare il menù alla carta. Proponiamo pochi piatti, ben eseguiti, che raccontano una storia, un gusto, un ricordo. Non cambiano ogni giorno, ma seguono un ritmo naturale, legato alla stagionalità e alla cucina ragionata. Il nostro piatto simbolo? Le Linguine San Lorenzo all’aragosta: un grande classico ripensato con misura e rispetto.

Il poker di figure che a Miami stanno dietro a Cotoletta e al San Lorenzo. Da sinistra Andrea Fraquelli, Giulio Rossi, Ignacho Lopez Mancisidor e Mattia Cicognani

Il poker di figure che a Miami stanno dietro a Cotoletta e al San Lorenzo. Da sinistra Andrea Fraquelli, Giulio Rossi, Ignacho Lopez Mancisidor e Mattia Cicognani

«Ci piace pensare che il vero lusso oggi sia la verità: pochi elementi, ma scelti con attenzione. Le sedie tonde anni Sessanta, le tovaglie, i piatti in ceramica di maiolica, la musica bassa, la luce calda, tutto è pensato per creare un’atmosfera intima e senza tempo. È un ristorante con un’anima materica, sospesa, che vuole accogliere più che impressionare. Così abbiamo scelto come frase all’ingresso questa: Dress as if you were going to see Nonna on Sunday. Vestiti come se dovessi andare a far visita a tua nonna la domenica».


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Paolo Marchi

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Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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