17-04-2024

In giro per l'Hokkaido, seconda parte: Otaru e Yoichi

Prosegue l'esplorazione enogastronomica dell'isola più settentrionale del Giappone. Sulla costa, tra noodles di grano saraceno e il primo whisky nipponico

Un'immagine di Otaru, sulla costa dell'Hok

Un'immagine di Otaru, sulla costa dell'Hokkaidō

L’Hokkaidō - vi abbiamo raccontato qui di Sapporo, capoluogo della prefettura - è una regione estesa ed è l’isola più a nord dell’arcipelago giapponese. La sua vegetazione incontaminata, i suoi parchi naturali, i vulcani, le stazioni termali e la possibilità di avvistare numerose specie animali autoctone - tanti orsi bruni popolano la zona - attirano ogni anno moltissimi visitatori dalle altre isole nipponiche.

Ma in Hokkaidō non si va soltanto per riempirsi gli occhi di paesaggi da cartolina: con la sua vocazione prevalentemente agricola, è considerata “l’orto” del Giappone. Vi si trovano, infatti, frutteti, piantagioni di tè, riso e legumi, oltre all’ormai celebre melone dell’Hokkaidō, di cui le varietà più rare vengono battute all’asta per migliaia di euro. Una tale abbondanza vegetale si accompagna anche ad alcuni dei migliori doni del mare, come il granchio reale e la granceola artica, i ricci di mare o le capesante, che qui son particolarmente dolci e carnose.

Spostandosi verso la costa, a un’ora di distanza a nord-ovest di Sapporo, c’è Otaru, graziosa cittadina portuale che si affaccia sulla baia di Ishikari, con un bel canale che offre alcuni scorci pittoreschi e sul quale si affacciano numerosi locali all’interno degli ex magazzini navali.

Qui si viene in inverno per sciare e nel resto dell’anno per gli onsen, i bagni pubblici con acque termali, un’esperienza assolutamente da provare. Ed è a Otaru che abbiamo gustato, un po’ a sorpresa, una delle migliori cene del viaggio in Giappone da Yabuhan Soba, un locale seminascosto, che serve soba noodles, ossia noodles di grano saraceno, in questo caso con farine prodotte localmente.

Kakiage-soba

Kakiage-soba

Abbiamo scelto la versione in brodo - si possono assaggiare i noodles anche asciutti, con brodo e condimenti a parte - ed ecco una fumante scodella di Kakiage-soba a base di brodo di ostriche, ostriche fritte, funghi shiitake, nama-fu (un composto di farina di riso e seitan), yuzu e a completare un leggero kakiage (frittura in pastella) vegetale. Delizioso anche la Uni Toji soba con ricci freschi, delicatamente marini, e uova. Piatti che scaldano il corpo e il cuore. Per terminare, si beve la soba-yu, l’acqua in cui sono stati cotti i noodles e che quindi conserva tutte le proprietà benefiche del grano saraceno che gli spaghetti hanno lasciato in cottura.

Uni Toji soba

Uni Toji soba

A una mezz’ora di autobus o treno da Otaru si raggiunge invece Yoichi, paesino che si affaccia sul mare - stavolta però non vi aspettate panorami mozzafiato - dove fu costruita la prima distilleria giapponese di whisky in stile scozzese, lo stabilimento che ha dato origine alla grandissima fortuna del marchio Nikka, ormai conosciutissimo e pluripremiato per la sua qualità. Su prenotazione ci sono visite guidate alla produzione, in cui si scopre come un illuminato Masataka Taketsuru - di rientro dalla Scozia, dove studiò chimica a Glasgow e praticò in distillerie scozzesi -dette inizio nel 1940 all’impresa, producendo inizialmente mele (kaju) e poi lanciando il primo whisky nipponico, Nikka, nome che deriva dalla contrazione di Nippon-Kaju. I fattori fondamentali della scelta di quel luogo furono la grande disponibilità di acqua e il clima freddo e umido simile alla Scozia e la scelta lo ha ripagato con un enorme successo cresciuto negli anni. Oggi le distillerie sono due, con lo stabilimento di Miyagiko nel nord dell’isola di Honshu, a completare la produzione.

L’ Hokkaidō è una di quelle mete per il momento lontane dal turismo di massa - se si esclude quello degli sport invernali - che ha custodito una sua anima gastronomica unica, valorizzata da tanti piccoli produttori tradizionali e artigianali, che è ancora possibile incontrare e scoprire. È qui che si producono i migliori formaggi del Giappone e si trova una delle più promettenti regioni vinicole del paese. Un posto da appuntare decisamente sulla mappa dei luoghi da visitare!


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Amelia De Francesco

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Amelia De Francesco

Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola

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