18-05-2025

Dieci anni di “Song’ E Napule”: l’eccellenza della pizza napoletana nel cuore di New York

La pizzeria di Ciro Iovine, nato a Fuorigrotta e trapiantato negli USA, continua a essere tra le più amate della Grande Mela: un'atmosfera calda che ricorda i vicoli napoletani, ma soprattutto una pizza da togliere il fiato all'insegna della tradizione

Ciro Iovine, patron e anima di Song' E Napule,

Ciro Iovine, patron e anima di Song' E Napule, pizzeria tradizionale napoletana a New York, che quest'anno compie i suoi primi 10 anni

Nel panorama gastronomico newyorkese, dove le influenze culinarie di tutto il mondo si intrecciano, la pizza napoletana ha trovato una dimora d’eccellenza. “Song’ E Napule”, ormai divenuto un punto di riferimento per gli amanti della tradizione partenopea, celebra il suo decimo anniversario, confermandosi una delle pizzerie più apprezzate della Grande Mela.

A guidare questo angolo di Napoli a Manhattan è Ciro Iovine, pizzaiolo e imprenditore, la cui storia è segnata da passione e dedizione. Partito da Fuorigrotta, con un’esperienza maturata in giro per il mondo, ha trovato a SoHo, tra West Houston e Sullivan Street, il luogo perfetto per dar vita a un’autentica ambasciata della cultura gastronomica napoletana.

Entrare da “Song’ E Napule”, soprattutto, significa immergersi in un’atmosfera che richiama fedelmente i vicoli della città partenopea: dai murales di Maradona ai “panni stesi”, fino ai dettagli artistici che impreziosiscono il locale, ogni elemento è un tributo alla città d’origine. Tuttavia, è la pizza la vera protagonista, celebrata per la sua leggerezza e per l’eccellenza delle materie prime, selezionate con cura tra il mercato italiano di New York e i migliori produttori campani.

La Margherita, tradizione intramontabile

La Margherita, tradizione intramontabile

Nel menu spiccano creazioni che esaltano la tradizione. Tra le più richieste, la Margherita DOP, con pomodoro San Marzano, fiordilatte di Agerola e basilico fresco, un inno alla semplicità e alla perfezione degli equilibri; la Napoli Mia, con pomodorini del Piennolo del Vesuvio, alici di Cetara e provola affumicata, un omaggio ai sapori autentici del Golfo, o la Tartufata, sofisticata ed elegante, con crema di tartufo nero, mozzarella di bufala e prosciutto crudo di Parma, ma anche una Montanara, fritta e poi passata al forno, con ricotta di bufala e salame Napoli, perfetto esempio di come la tradizione possa reinventarsi senza perdere la propria essenza.

 

Un successo costruito con passione

Il decennio di attività ha segnato una crescita costante. “Song’ E Napule” conta oggi quattro locali, dislocati nei quartieri più esclusivi di New York e nel New Jersey, testimoniando il forte legame tra la città e la cultura gastronomica napoletana. Ma il successo non si misura solo con i numeri: è la fedeltà della clientela e il riconoscimento della comunità internazionale a consacrare il valore di questo progetto.

Ciro Iovine, con il suo carattere genuino e il suo forte senso di appartenenza, non ha mai dimenticato le proprie radici. Oltre alla sua attività imprenditoriale, è impegnato in numerose iniziative benefiche a sostegno di giovani in difficoltà, sia a Napoli sia negli Stati Uniti. «Il bene si fa in silenzio» ripete spesso Ciro, senza cercare visibilità, ma lasciando che siano i gesti a parlare per lui.

Accanto a Ciro, una famiglia numerosa - una moglie e cinque figli – e valori profondi che guidano ogni sua scelta.

A dieci anni dall’apertura, “Song’ E Napule” è molto più di una pizzeria: è un simbolo di eccellenza gastronomica, un ponte tra Napoli e New York, un luogo in cui il sapore autentico della tradizione si fonde con l’energia cosmopolita della città che non dorme mai.

Buon compleanno, Song’ E Napule: che questo sia solo l’inizio di una storia ancora più grande.

 

Indirizzo principale:
Song’ E Napule – 146 W Houston St, New York, NY 10012


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Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Maria Rosito

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Maria Rosito

Insegnante, imprenditrice e giornalista (con una passione per le scarpe e il bodybuilding) è convinta sostenitrice della tesi per cui la qualità e la sostenibilità del cibo sono obiettivi imprescindibili nella nostra società, raggiungibili più facilmente attraverso percorsi di educazione all’ecologia e all’inclusività.

 

 

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