Dalla provincia al lungomare Caracciolo a Napoli, il passo è stato breve. I fratelli Francesco e Salvatore spopolano anche nella pizzeria aperta pochi anni fa nel cuore del capoluogo partenopeo. Dimostrando la professionalità, la maestria e l'esperienza di sempre. Un passaggio geografico probabilmente obbligato, in pochi riescono a fare così bene, restando semplici.
Il locale è accogliente, elegante, il prodotto si conferma di livello altissimo e sorprende, ancora una volta, un'organizzazione della sala che, visti anche i numeri cittadini, letteralmente vola. Per professionalità e capacità di seguire ordini e cotture. Del resto, anche dell'efficienza del servizio i fratelli Salvo ne hanno sempre fatto un validissimo biglietto da visita.
Impasto maturo, perfettamemnte digeribile, topping che spaziano dai grandi classici alle novità insierite con un pizzico di brio. E nell'attesa, consigliamo di indugiare sui fritti. La loro bontà è quasi mitologica. Gli arancini, come i famosi crocchè di patate senza impanatura hanno fatto storia. Ben spalleggiati dalle tradizionali frittatine di pasta mista di Gragnano e patate.
Quello che colpisce più di tutto, e lo si evince anche solo scorrendo il menu, è l'attenzione maniacale per i dettagli. Con una costruzione millimetrica delle pizze in repertorio. L'equilibrio è suggerito, ma diciamo pure imposto da chi fa questo mestiere da una vita. Pomodori diversi, oli extravergine e latticini. A ognuno la sua Margherita, tanto per comiciare dalle cose semplici che poi, qui, restano le più apprezzate.
classe 1977. Nata ad Ischia, gli ultimi quindici anni li trascorre a Roma collaborando con le più note scuole di cucina della capitale. Esperta food&wine, collabora con riviste del settore scrivendo di ristoranti, grandi alberghi, prodotti di nicchia ed eroici produttori. Sommelier Ais, attualmente si divide tra Ischia, Napoli e Roma, sempre a caccia di nuove storie da raccontare