09-12-2024
Per noi di Identità di Vino, è una passione. Un amore che coltiviamo tutto l’anno. Per questo motivo regalare una bottiglia di vino per Natale è come donare una piccola parte di noi, delle nostre esperienze, da condividere con entusiasmo. Una bottiglia – lo sosteniamo da sempre – non contiene solo vino. Anzi. All’interno ci trovate la fatica di tante persone, ma anche le storie di chi ha lavorato per arrivare a quel prodotto finale. Noi, queste storie, ve le raccontiamo con la stessa passione di sempre. Aprire una bottiglia è come aprire un libro, che ci fa viaggiare anche nelle zone di produzione di questi piccoli capolavori che vogliamo raccontarvi. C’è un piccolo intruso, un whisky made in Italy, che racchiude ancora una volta una storia… Questi sono i nostri suggerimenti dei vini che ci piacerebbe regalare agli amici. O che magari avremmo piacere di ricevere. Sempre con un sorriso. Raffaele Foglia
Barolo Lazzarito, Ettore Germano Il Barolo Lazzarito 2005 di Ettore Germano è un vino che racchiude l’eleganza e la potenza tipiche del cru Lazzarito, uno dei vigneti più rinomati di Serralunga d’Alba. L’annata 2005, segnata da un clima equilibrato, ha favorito maturazioni lente e omogenee, regalando vini di grande finezza e longevità. Questo Barolo si presenta con un bouquet davvero complesso: frutti rossi maturi, rosa appassita, note di cuoio, liquirizia e una delicata sfumatura balsamica. Al sorso è strutturato e armonioso, con tannini setosi e una straordinaria persistenza che richiama aromi di sottobosco, spezie dolci e tabacco. La cantina Ettore Germano, fondata negli anni ’30, ha visto crescere la sua reputazione grazie a un legame autentico con il territorio e oggi rappresenta una delle eccellenze delle Langhe, grazie alla visione di Sergio Germano, che ha unito il sapere ereditato a un approccio dinamico e sensibile al cambiamento (che lo ha portato a produrre anche vini “diversi” come il Riesling o il Metodo Classico da NebbioIo). Il Barolo Lazzarito - che esce in commercio dopo un lungo affinamento - è tuttora una delle massime espressioni dell’azienda, un vino che riflette il carattere storico del vigneto: suoli ricchi e clima unico si fondono per creare un Barolo che dimostra una personalità decisa e una commovente capacità di invecchiamento. Amelia De Francesco Lugana Doc Mandolara, Le Morette A Natale si cerca di essere tutti più buoni. E lo si può essere anche e soprattutto pensando agli altri. Un’occasione ci viene data dall’azienda Le Morette, che rinnova il proprio impegno solidale con un’edizione speciale del suo Lugana Doc Mandolara. Il vino sarà infatti vestito da tre originali etichette realizzate dai giovani seguiti da Più di un Sogno, fondazione che opera dal 2007 nel territorio veronese per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità intellettiva e dei loro familiari. Quest’anno l’azienda di Peschiera del Garda, in provincia di Verona, ha scelto di affidare la realizzazione delle etichette direttamente a coloro che vivono quotidianamente l’esperienza sostenuta dalla Fondazione: le giovani Giorgia Pagani, Letizia Mucciante e Sara Ottocento, insieme all’educatrice Francesca Zantedeschi, hanno creato tre diverse illustrazioni ispirate al territorio e alle caratteristiche del Lugana Doc. Alla Fondazione verrà destinato il ricavato di una serata speciale su invito che si svolgerà in azienda per il tradizionale scambio degli auguri di Natale. Inoltre, per ogni bottiglia con l’etichetta limited edition in vendita in cantina e nello shop online verranno devoluti 4 euro a Più di un Sogno e ai suoi progetti, volti a migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità intellettiva attraverso percorsi di inclusione e autonomia. Amarone, Roccolo Callisto Le festività sono il momento perfetto per sorprendere le persone e quando si pensa ad un vino per le feste non può mancare un Amarone della Valpolicella. In questo caso il suggerimento è quello di Roccolo Callisto, solo 1.500 bottiglie dai migliori vigneti dell’azienda (Vendri e Parona) con sistema di allevamento a pergola e vigne di quarant’anni di Corvina (60%), Corvinone (30%) e Rondinella (10%). Raccolta manuale in cassette e poi lento appassimento in “fruttaio” per circa 90 giorni prima di proseguire il percorso in acciaio inox e poi in botti grandi di rovere della Slavonia da 2000 litri per almeno 48 mesi: il risultato è un vino contemporaneo ed elegante con un racconto non troppo esplosivo ma che ben si fa apprezzare per le sue caratteristiche che rimandano alla storia e al territorio di questo grande nettare di Bacco. Colore rosso rubino intenso, naso complesso che spazia dalla frutta rossa a note speziate. Al gusto è un tripudio di sensazioni con piacevolissimi rimandi piccanti di peperoncino e zenzero. Elia Braguzzi si prende cura in ogni fase della produzione dell’azienda della famiglia Vassanelli, nella cantina immersa nei boschi dagli anni 70. Salvo Ognibene
Raboso Passito, Cecchetto Nelle pianure trevigiane, modellate dal corso del fiume Piave, si intreccia una lunga tradizione che unisce la famiglia Cecchetto alla coltivazione della vite e alla produzione di vini d’eccellenza. Protagonista di questo legame è il Raboso del Piave, con le sue sfumature rubine e un carattere a tratti “scontroso”, che apre un racconto di riscoperta e valorizzazione delle ricchezze del territorio. Una storia che prende forma a Tezze di Piave, dove la famiglia arriva nel 1968 per lavorare i terreni a mezzadria. Uno dei loro fiori all’occhiello è il RP - Raboso Passito, una creazione che esalta la tradizione con un tocco di raffinatezza. Nato da un accurato processo di appassimento delle uve, questo vino concentra aromi e sapori in un prodotto ricco di struttura e complessità. Le uve, raccolte a mano nei vigneti lungo il Piave, vengono lasciate ad appassire in ambienti ventilati. Frutto di quattro annate selezionate tra le migliori, con la più vecchia di almeno sette anni, l’RP è un vino raro, prodotto in quantità limitatissime in bottiglie da mezzo litro. Il risultato nel calice è un vino che si si apre all’olfatto con note di frutta rossa appassita, ciliegie sotto spirito, datteri e spezie dolci come vaniglia e cacao. Al palato, l’acidità vivace tipica del Raboso si bilancia perfettamente con la dolcezza, regalando un vino di grande eleganza e persistente. Fosca Tortorelli
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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A cura della redazione di Identità Golose
Venite a brindare con noi! Il restaurant manager Andrea Polini, l'executive chef Edoardo Traverso e le brigate di sala e cucina di Identità Golose Milano vi aspettano per la cena del 24 dicembre, il pranzo del 25 e il cenone del 31. Prenotazioni qui
Tutte le foto sono di OnStageStudio
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.