04-09-2025

La gubana ha un suo nuovo santuario: il Tinel di Còrmons

Giacomo Brandolin firma un nuovo locale centrato su una preziosa ricetta della specialità friulana. Un luogo per colazioni e merende sopraffine

La gubana del Tinel di Via Piave 31 a Cormòns (

La gubana del Tinel di Via Piave 31 a Cormòns (Gorizia), chiuso mercoledì

In friulano, tinel è la stanza più calda e interna alla casa, quella in cui ci si ritrova a colazione o a merenda, in cui si taglia la torta per gli amici e ci si siede “solo per un attimo” che poi dura un’ora o forse più, chi lo sa. Il nuovo locale aperto ad aprile da Giacomo Brandolin a Cormòns si chiama così, Tinel e non è un caso: qui si entra per comprare una gubana - su ricetta di famiglia tramandata da generazioni - e si resta magari per un caffè. Oppure si entra per un espresso e si esce con una gubana. In ogni caso un po’ più felici di prima.

È uno spazio pensato come una stanza di casa, con arredi essenziali ma curatissimi e caldi, con i pavimenti realizzati in gres e pietra di Sassuolo compatta ottenuta da scarti di lavorazione, tendaggi pesanti, tavolini con sedie (volutamente) spaiate, come ogni tanto può capitare a casa. C’è la macchina del caffè, il banco con la vetrina dei dolci, e un profumo inconfondibile di lievito, frutta secca, burro che arriva dall’ampio laboratorio di produzione sul retro.

La gubana di Giacomo e sua mamma è ormai un riferimento. Una ricetta originale, lievitata a lungo e farcita con ingredienti scelti con una cura quasi maniacale: frutta secca e disidratata di prima qualità, spezie intere pestate al momento, marmellate fatte in casa. Qualche numero? Ogni anno ne vengono prodotte oltre 7.000 pezzi, con l’utilizzo più di 7.000 uova da galline allevate a terra e che non vanno assolutamente sprecate. I bianchi in eccedenza vanno a finire in deliziose meringhe e anche i gusci non si buttano, ma si seccano e si usano come fertilizzante. Un’attenzione che racconta di una visione imprenditoriale concreta e sensibile ai temi di sostenibilità e zero waste.

La colazione e la merenda al Tinel sono un rito semplice, eppure goloso: pane burro e marmellata, fette di gubana, il gelato artigianale – proposto in gusti stagionali, legati alla dispensa familiare delle conserve – e persino macaron, in versione dolce e salata (non perdete quelli burro e acciuga!). Una volta alla settimana si panifica, e il pane finisce anche nei crostini dell’aperitivo. A completare la proposta salata, un piccolo ma curato assortimento di formaggi del territorio – come quelli della Fattoria Gortani o dell’azienda Agricola Biologica Zoff – e salumi friulani selezionati. Il caffè, poi, è estratto con la macchina a leva – che garantisce un’estrazione più gentile maggior cremosità - e la miscela è una selezione speciale Santos Brasile della torrefazione artigianale Cocambo della vicina Aquileia.

Aprire un piccolo punto di ristoro potrebbe sembrare un’idea non così innovativa ma qui c’è un progetto dietro che lo rende speciale: ci vuole coraggio per credere in un dolce di famiglia e costruirci attorno un mondo, trasformare una antica ricetta in un business contemporaneo. Giacomo l’ha fatto, e a giudicare dal profumo che si sente entrando, aveva ragione…


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Amelia De Francesco

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Amelia De Francesco

Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola

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