01-05-2023
Il nuovo menu dell'Osteria Francescana, denominato I’m not there, è una nuova interpretazione di piatti classici del ristorante modenese. Tutte le foto sono di Paolo Terzi
I’m not there, il nuovo menu di Massimo Bottura e di tutta la Francescana Family, è una libera e poetica reinterpretazione dei piatti storici dell'Osteria Francescana filtrata dalla biodiversità culturale dei ragazzi della brigata. È anche il titolo del brano principale e del film sulla vita di Bob Dylan, girato dal regista Todd Haynes; riprende il nome di una canzone scritta dallo stesso Dylan nel 1956, ma che è stata distribuita su disco solo nel 2007, in occasione dell’uscita del film.
Massimo è partito proprio dalla pellicola - che racconta un personaggio così complesso attraverso molteplici prospettive (una didascalia all'inizio precisa: "Ispirato dalla musica e alle molte vite di Bob Dylan") - per proporre in chiave contemporanea le "molte vite" possibili dei piatti che hanno fatto la storia del locale. E che si presentano oggi anche completamente stravolti rispetto alla versione originale, dopo un lungo lavoro, quasi sei mesi di studio che hanno coinvolto tutto lo staff di Via Stella: sono stati cambiati dettagli, consistenze e temperature fino al nuovo inedito, al momento in cui Bottura ha trovato un nuovo equilibrio, una perfezione uguale e diversa.
Con una chiave di lettura precisa: la Francescana Family è cosmopolita. Così il processo di rilettura delle portate è legato alle culture internazionali dei ragazzi che oggi popolano la cucina modenese. Massimo ci racconta: «Qui non si è trattato di coverizzare, come si direbbe in ambito musicale. Ma siamo di fronte a piatti nuovi a tutti gli effetti che partono però dagli ingredienti utilizzati in quelli storici, passando da una interpretazione assolutamente libera. È un gioco, giochiamo come i bimbi. Picasso diceva: “Da ragazzino disegnavo come Raffaello, ci ho messo una vita a imparare a disegnare come un bambino”. Noi cuciniamo come i bambini. E ci divertiamo».
Normandia (2002–2023) Ricordo di un panino alla mortadella (2001-2023) L’anguilla che risale il Po (2010-2023)
Una patata che vuole diventare un tartufo (2008-2023)
Compressione di paste e fagioli in camouflage mediterraneo (2004-2023)
Ho bruciato una sardina (2008-2023)
Riso grigio e nero (2006-2023)
Caesar Salad in Emilia (2001-2023)
Tortellini che camminano sul brodo (2000-2023)
Tra “La vie en rose“ e “Oh, deer” (2015/16-2023)
This little piggy went to the market (2014-2023)
Cinque stagionature del Parmigiano Reggiano in diverse consistenze e temperature (1993-2023)
Pane è oro (2015-2023)
Capri Battery (2015-2023) Better than pop corn come croccantino (1999-2023) Oops! Mi è caduta la crostatina al limone (2011-2023)
Il prezzo del menu degustazione è di 325 euro, mentre quello dell’abbinamento vini è di 210 euro.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Classe 1971, cittadino britannico e sloveno, cresciuto in Ticino nella Svizzera italiana, lavora in banca da quasi due decenni. Le sue grandi passioni sono la buona cucina, i vini e i viaggi. Si è appassionato di cibo dieci anni fa seguendo i primi programmi in tv di Gordon Ramsay e ha iniziato a girare prima in Italia e poi anche in Europa e nel resto del mondo alla scoperta dei migliori ristoranti. Così, da cliente assiduo, condivide le sue osservazioni e suoi entusiasmi con i lettori di Identità Golose. Un buon piatto deve sempre riuscire ad emozionarlo, perché la cucina, come tante altre forme d’arte, è emozione
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L'ambientazione "8 e mezzo" di Torno Subito Singapore di Massimo Bottura, aperto con il Gruppo Como a Dempsey Road, nel febbraio 2024
Massimo Bottura tra le botti della sua acetaia: «Il mio approccio è quello dei grandi vigneron italiani, che attraverso i loro vini hanno dato un’espressione autentica del proprio territorio con il coraggio di uscire dal disciplinare», ci racconta