07-11-2017
Jiro Ono, sushi master di Sukiyabashi Jiro a Tokyo (3 stelle Michelin) e Massimo Bottura, chef dell’Osteria Francescana di Modena (3 stelle) a Nobeoka, nel sud del Giappone, in occasione dell’International culinary conference organizzata da Matsushiro Yamamoto. Una trasferta trionfale per entrambi (foto Takefumi Hamada)
Tutto ha inizio giovedì 2 novembre alle 17. Massimo Bottura è sbarcato da un’ora a Tokyo e ha un pensiero fisso: sedere al bancone di Jiro Ono. Il giorno successivo, il modenese e il leggendario sushi master si sarebbero comunque incontrati a Nobeoka, 1.000 chilometri a sud-ovest. Era riuscito a metterli allo stesso tavolo Matsuhiro Yamamoto, critico gastronomico tra i più stimati del paese, l’uomo che ha dettato la sceneggiatura del fortunato “Jiro dreams of sushi”. Ma Sukiyabashi Jiro, l’unico 3 stelle Michelin al mondo con un signore degli anni Venti al comando, è a due passi dal Peninsula Tokyo, l’hotel in cui alloggia l’italiano. Impossibile aspettare fino a domani. «Uno dei momenti che mi emoziona di più», spiega Bottura mentre è già lì che svicola tra le arterie di Ginza, sotto a un sole primaverile, «è quando vado da Jiro. Ci sono stato una decina di volte. Mi emoziona perché in ogni boccone riassume 200 anni di storia (il sushi ha inizio nel periodo Edo, negli anni Venti dell'Ottocento, ndr). Nella sua pratica quotidiana c’è l’ossessione di un uomo che pensa solo alla qualità, che non rinuncia mai a imparare. Lui capisce sempre chi ha di fronte. Sa che mangio per nutrire il cuore e non lo stomaco. È una gioia che si nutre con l’altra». Si ferma ai piedi di una scalinata: «È qui sotto. Speriamo non sia chiuso».
Jiro e il figlio Yoshi (54 anni, a destra) cercano posto per Bottura nel libro delle prenotazioni
Il banco del sushi di Jiro, 10 coperti
I contorni della stima reciproca con Jiro diventeranno ancora più nitidi nelle ore successive. Nel documentario, c’è un passaggio in cui Mizutani, storico shokunin di Tokyo, registra lo stakanovismo del maestro: «Jiro lascia il ristorante solo per andare ai funerali cui non può mancare. Per decenni non l’ha abbandonato nemmeno di notte tanto che i figli, quando lo vedevano a casa, a volte strillavano: hey, c’è un estraneo!». Per scendere a confrontarsi col collega italiano all’International culinary conference di Nobeoka, Ono ha perso due servizi, venerdì e sabato scorso. L’ha fatto sussurrando all’orecchio di Yamamoto, suo amico da 35 anni: «Non sono mai uscito da Tokyo: questa è la prima e anche l’ultima volta».
L’instagram postato da Zaiyu Hasegawa, chef di Jimbocho Den a Tokyo (in basso a destra). Da sinistra, si riconoscono Takahiko Kondo, Jiro Ono, Emi Hasegawa, Massimo Bottura, Luca Fantin, Riccardo Forapani e Matsuhiro Yamamoto
Bottura con Masa Ikeda, giornalista giapponese di base in Italia. È autore del libro “Osteria Francescana, ristorante numero uno al mondo”, presentato giovedì scorso al Peninsula hotel di Tokyo
Bottura, Jiro e il sindaco di Nobeoka
1. vai alla seconda parte Leggi anche Il sushi secondo Jiro Bottura-Jiro, incontro fra giganti
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt