26-02-2023
Davide e Umberto Avanzini
La storia di questo caseificio comincia nel 1936 con Rino Avanzini che, arrivato a Rivalta di Lesignano de’ Bagni, inizia una produzione casearia che prosegue tutt’oggi, alla terza generazione, con Davide, nipote di Rino e figlio di Umberto che ancora oggi lavora in azienda.
Dopo l’acquisto del caseificio e il fondo agricolo adiacente, negli anni Settanta viene costruita la prima stalla moderna, nel 1987 il caseificio diventa ufficialmente Azienda Agricola Iris: la produzione è a ciclo chiuso, viene cioè utilizzato unicamente il latte prodotto dal proprio allevamento. Dal 1997 tutta la filiera è certificata biologica. Per l’allevamento vengono utilizzati foraggi e vegetali da agricoltura biologica coltivati per il 70% nel fondo agricolo dell’azienda e per il restante acquistato da fondi vicini che condividono la medesima filosofia di produzione.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Classe '96, cresciuta dove la tradizione gastronomica è culto: Bologna, la Grassa. Dopo una laurea in Scienze Gastronomiche e un Master in Food & Wine oggi è contributor per la Guida ai Ristoranti e segue come consulente la comunicazione e i progetti di realtà F&W. A tavola è il suo posto preferito: è lì che il cibo si esprime e accadono meraviglie.
In origine era la Vécia col pisst, piatto della tradizione parmense (carne macinata di cavallo cotta lungamente con verdure e aromi, aggiungendo brodo). Al Bequadro di Parma ne propongono una versione contemporanea, La vecchia “svecchiata”, con pesto scottato, composta di cipolle, purè, umami di pomodoro, velo di peperone e glassa di cavallo
La brigata di cucina del ristorante Inkiostro di Parma: da sinistra a destra, Antonio Brancati (sous chef), Salvatore Morello (chef), Andrea di Salvo (sous chef), Alice Gasparri, Attilio Zilli, Riccardo Rossini, Stefano Barghini e Mattia Sabatini