31-05-2022
Il tendone ispirato al circo di Otto e 1/2 di Federico Fellini, che tornerà tra poco a essere sede di Al Mèni, con 24 cuochi all'opera dall'Emilia Romagna e dal mondo
Mancano solo pochi giorni al via, i prossimi 18 e 19 giugno, per la nuova edizione di Al Mèni (in dialetto romagnolo significa ‘le mani’, dal titolo di una poesia di Tonino Guerra), "circo mercato di sapori e cose fatte con le mani e con il cuore" organizzato da Massimo Bottura insieme al Comune di Rimini. Un evento enogastronomico che celebra le radici, la cucina e i grandi prodotti dell’Emilia-Romagna, nel clima allegro e leggero di una festa di strada.
Un appuntamento che riesce a unire, nel modo più spontaneo e naturale, cultura e giovialità. Una festa popolare, fatta di cose da mangiare e non solo, con una profonda ispirazione felliniana e un forte legame con la regione che lo ospita. Un evento che diventa teatro di incroci e dialoghi tra chef romagnoli e altri arrivati dai quattro angoli del mondo, sotto il tendone da circo "8 e 1/2" che è il vero simbolo di questa iniziativa, nonché la migliore esplicitazione possibile dell'omaggio a Federico Fellini.
Massimo Bottura durante una delle passate edizioni di Al Mèni
Il Grand Hotel
Rimini ha saputo rilanciarsi non solo investendo sul turismo balneare, ma anche valorizzando un bellissimo centro storico, testimone della ricca cultura di questa città. Un esempio chiarissimo è il lavoro fatto negli anni scorsi in Piazza Cavour, con il Teatro Galli restaurato, e al suo fianco due meravigliosi palazzi nobiliari che sono stati recuperati: uno di questi dal 2020 ospita uno splendido Museo di Arte Contemporanea, il PART. Ma si tratta solo di un esempio. In questi giorni abbiamo raggiunto il sindaco Jamil Sadegholvaad, a cui abbiamo chiesto di raccontarci la nuova Rimini su cui sta lavorando con la sua giunta, che i visitatori di Al Mèni potranno scoprire nel weekend del 18 e 19 giugno.
Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad
E' importante sottolineare come Rimini sia, nel contempo, una città piena di storia e di cultura, ma anche un simbolo dell'Italia vacanziera, delle estati in riva al mare, con gli hotel e le pensioni che accolgono turisti e famiglie. Un'identità variegata, che riesce a rinnovarsi senza perdere le sue caratteristiche: è così? A Rimini siamo in grado di attrarre tanti tipi di turismi. C'è sicuramente quello balneare, che rimane per certi versi il core business del nostro sistema turistico: quindi spiaggia, ombrellone, mare. Ma poi abbiamo i turisti che arrivano per interessi fieristici e congressuali, abbiamo un importante turismo culturale, perché Rimini ha tanto da offrire in questo senso, e non possiamo dimenticare il turismo esperienziale legato all'enogastronomia. Devo dire che anche le produzioni locali hanno fatto passi da gigante: ad esempio c'è il progetto Rimini Rebola, legato alla valorizzazione di un vitigno locale, che si è affermato e diffuso con una velocità sorprendente. Ormai tutti i ristoranti del territorio, molto più che nel passato, stanno proponendo nelle loro liste i vini delle nostre terre: la Rebola credo sia l'esempio più significativo e riuscito fino ad oggi. Quindi voglio sottolineare l'evoluzione e la crescita qualitativa dell'offerta enogastronomica del territorio, che sicuramente i turisti potranno apprezzare.
Piazza Cavour durante Al Mèni 2020
Tornando alla nona edizione di Al Mèni, crediamo che sia una notizia molto bella il ritorno della manifestazione a Marina Centro... Sì, è vero, è un ritorno ai primi anni di questo evento: personalmente credo che la zona mare sia la più bella e suggestiva, oltre a quella che garantisce gli spazi migliori per la realizzazione della manifestazione. Inoltre il tema scelto per quest'anno, il Mediterraneo, dà ulteriore valore alla location: siamo uno stivale a mollo nel mar Mediterraneo, su cui si affacciano tanti altri popoli e tante altre culture millenarie. Ad Al Mèni quest'anno vogliamo celebrare queste culture e le loro migliori cucine, onorando quindi quel nostro naturale mondo di riferimento che è il Mediterraneo. Chiaramente senza mai smettere di valorizzare anche i nostri tesori, quelli della Regione Emilia Romagna, i 44 prodotti DOP e IGP, un record mondiale: sono uno dei nostri beni più preziosi. A livello regionale e anche italiano.
Incontreremo il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad molto presto, il 18 e 19 giugno, per le strade di Rimini insieme ai tanti visitatori di Al Mèni, di cui presto, su queste pagine, vi racconteremo per filo e per segno il programma 2022. Nel frattempo, per informazioni e approfondimenti, visitate il sito ufficiale dell'evento.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
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