03-08-2021
Muri di sasso grigio si incastonano nel verde del parco Begni: a Il Piastrino di Pennabilli, dallo chef-patron Riccardo Agostini, si sta proprio bene
Un fagiano maschio, coda lunga e coloratissima, attraversa veloce la strada. Benvenuti a Pennabilli, paesino arroccato sull’Appennino, tra Romagna e Marche. Qui trascorse tanti anni Tonino Guerra, il poeta degli alberi e della delicatezza che tanto ha regalato a questo borgo. Si respira ancora forte la sua aura. Chissà che, con un magnetismo invisibile, proprio questa abbia riportato Riccardo Agostini a casa. Sì, perché lo chef de Il Piastrino è rientrato qui dopo aver lavorato tanti anni da Gianfranco Vissani, desideroso di aprire qualcosa di suo, a casa sua.
Muri di sasso grigio si incastonano nel verde del parco Begni: Il Piastrino ci sta proprio bene lì. Il locale è intimo, suggestivo, ma con un’anima solida come le mura con pietre a vista e archi. Il panorama dalla finestra è suggestivo, al tramonto: sta per iniziare un viaggio nel viaggio, perché a Pennabilli non si può arrivare per caso. È una meta cercata, soprattutto se si è golosi.
Il Piastrino immerso nella natura
La sala pulsa, lasciando trasparire una sincera voglia di coccolare gli ospiti, dopo tanti mesi fermi: si percepisce un sorriso sotto la mascherina nera di Claudia Bucci, alla guida del servizio. Il sommelier Ivano Lizambri, invece, stappa vini del territorio, come a voler effondere un calore prossimo, immediatamente riconoscibile.
Riccardo Agostini
Il cestino del pane è il primo indizio: troviamo il pan cicciolo (con patate, formaggio e ciccioli), la focaccia ai pomodori secchi, la cialda di piadina all’olio e i grissini ai cereali. Uno meglio dell’altro.
Il cestino del pane
Selezioni di salumi e altre bontà
Lattuga affumicata con caviale e latticello
Tornando alle contaminazioni, esse sono il veicolo per esaltare un territorio, facendolo conoscere tramite ingredienti genuini e veri. È spiazzante quanto possano uscire bene certi accostamenti, come la Frittata con squacquerone, alici, funghi ed erbe di stagione: un mix equilibratissimo, realizzato con prodotti che tutti conosciamo, ma che probabilmente mai avremmo pensato di fondere insieme. In bocca troviamo una gioiosa staffetta tra sapido, amaro, dolce e acido.
Frittata con squacquerone, alici, funghi ed erbe di stagione
Animelle d’agnello con carciofo maturo e concentrato di verdure
La scelta dei primi piatti, sacri nella cucina della Romagna, parte con un Riso Carnaroli all’aglio novello, storione, guanciale e fumo. È una danza di sapidità, magistralmente dosata, usando tutti ingredienti "pericolosi" (aglio, guanciale, l’affumicatura)... Una precisione da gioielliere permette di gustare non il solito risotto, ma un esempio perfetto di commistione tra carne, pesce e vegetale. Non può poi mancare la pasta fresca: i Bottoni di faraona racchiudono un ripieno voluttuoso, unico per texture e gusto, esaltato dalla sottilissima sfoglia, umido al punto giusto (contro lo stereotipo che la carne di questo volatile sia sempre troppo asciutta). Questi due piatti rivelano avanguardia pura, contemporaneità totale, ma con ingredienti “nostrani”.
Riso Carnaroli all’aglio novello, storione, guanciale e fumo
Bottoni di faraona
Anguilla alla brace con carota, cumino e bitter di Baldo Baldinini
Quaglia imbottita con bietole, mandorle e acqua di ginepro
I due servizi della Lepre alla ghiotta con ortica e chiodi di garofano
Miele, tarassaco e aceto di mela
“La grande cucina non nasconde il sapore della terra dalla quale nasce”, scriveva Tonino Guerra: tale frase è riportata su una targa all’ingresso de Il Piastrino e inquadra perfettamente quello che si compie qui. La mano di Riccardo Agostini evolve le materie prime alla loro potenza massima, amplificandone la valenza con il supporto di una sala di gran professionalità. Storie di aie e di cortili, di mare, di monti e colline: a Pennabilli si fa un viaggio nel viaggio, traducendo le storie e le poesie in versi tutti da gustare.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella (buona) tavola come creatrice di legami, generatrice di ottimi ricordi e di emozioni vive. Instagram lucafarina88
Chef Riccardo Agostini, la moglie e responsabile di sala Claudia Bucci e il sommelier Alessandro Alpi: insieme alla brigata di cucina, ecco le anime de Il Piastrino
Lumache e funghi grigliati, curry di erbe di montagna è il Piatto della bella stagione di Riccardo Agostini, chef del ristorante Il Piastrino, a Pennabilli (Rimini)
Lo straordinario gruppo del Piastrino a Pennabilli sulle colline alle spalle di Rimini e di San Marino. Riccardo Agostini, chef-patron di un pezzo di paradiso in terra, è il secondo da sinistra con accanto la moglie Claudia. Davanti al banco, sulla sinistra, Marco Valli, pasticciere, quindi, verso destra, dopo Paolo Marchi, Ivano Lizzambri, sommelier, Lucia Angelini, resposabile della sala, Enrico Pagani, sous chef, Metà Marillo, jolly, Sebastiano, stagista da Alma, infine Jordan Guerieri, primi piatti e salse
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.