Federico Della Vecchia
Radici cotte su carbonella ardente, foglie che non hanno mai visto al luce del giorno, panna di latte di pecora miscelata con aceto di birra fermentata, bottarga di baccalà, origano dell’ultima estatedi Magnus Nilsson
Passione Gelato Vi raccontiamo aVista-Gusti nomadi, la proposta di ristorazione itinerante in cui il gelato è protagonista
Lo straordinario gruppo del Piastrino a Pennabilli sulle colline alle spalle di Rimini e di San Marino. Riccardo Agostini, chef-patron di un pezzo di paradiso in terra, è il secondo da sinistra con accanto la moglie Claudia. Davanti al banco, sulla sinistra, Marco Valli, pasticciere, quindi, verso destra, dopo Paolo Marchi, Ivano Lizzambri, sommelier, Lucia Angelini, resposabile della sala, Enrico Pagani, sous chef, Metà Marillo, jolly, Sebastiano, stagista da Alma, infine Jordan Guerieri, primi piatti e salse
Riccardo Agostini, classe 1971, pesarese, è approdato nel 2007 a Pennabilli in Valmarecchia, comune incastonato nelle colline alle spalle di Rimini e San Marino, tanto verde e tanta voglia di non ripartire perché lì, a quasi 700 metri di quota, ci si rilassa che è un piacere sincero. Merito nel posto in sé, dominato da un convento di clausura che sembrava sul punto di chiudere per mancanza di vocazioni, fino a quando la tendenza al vuoto tra quelle massicce mura non si è invertita con l’arrivo di alcune giovani figure. Adesso lì vivono in dieci ed è bello saperlo.
Una delle sale interne del Piastrino, con il camino che attende i mesi freddi per essere acceso
Sono tornato lì al tramonto di un venerdì di metà giugno e non mi aspettavo che fosse tutto così nuovo. L’anima è rimasta intatta, pietre, spazi e muri non hanno disegni differenti. E’ un po’ come quando una
Riso Carnaroli, cipolla dolce, midollo e polipodio, un quadro a tutta bontà di Riccardo Agostini
Mezzelune di patate, infuso di funghi al gruè di cacao e gamberi di torrente, Il Piastrino estate 2022
Agnello in due cotture, capperi e verdello, primo di due servizi al Piastrino di Riccardo Agostini
Più assaggi che piatti completi, con la sala a fare corsa parallela con la cucina, iniziando con uno straordinario racconto dell’Emilia Romagna attraverso i salumi della sua tradizione. Quindi Cavolo alla brace, latticello e caviale; Manzo cotto e crudo, tarassaco, face e miele; Lumache in casseruola, ceci e cicoria; Spaghetti al verde, carpione di trota e guanciale; Mezzelune di patate, infuso di funghi al gruè di cacao e gamberi di
Riccardo Agostini: Sfogliata alla ricotta, frutti rossi in conserva e vaniglia
IL PIASTRINO
Il giardino del Piastrino al tramonto
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. twitter @oloapmarchi
Golosità di Lasagne verdi al forno (con besciamella e ragù cotto pian piano) all'osteria Sangiovesa di Santarcangelo di Romagna, provincia di Rimini
Squacquerone di Romagna Dop ed erbette di campo, rucola e croccante di crudo di Andrea Ribaldone. La pasta ripiena sono gli Scrigni di Divine Creazioni, marchio Surgital. Il piatto debutterà all'Hub di Identità Golose Milano, lunedì 19 aprile
Omar Casali (Marè, Cesenatico, Forlì-Cesena) e Jacopo Ticchi (Trattoria Da Lucio, Rimini) in una foto recente del Corriere Romagna
I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it