06-05-2021
Il team del ristorante Atelier dell'hotel Eurossola, una stella Michelin a Domodossola. Secondo da sinistra, lo chef Giorgio Bartolucci con la moglie Katia Ferrante, sommelier
Non fossimo a illustrare delle cronache golose, ci attarderemmo a celebrare la quiete di Domodossola, un piccolo borgo noto per la sua D ma meno per il suo placido reticolo medioevale e le avventurose bellezze della val d’Ossola tutt’attorno: cascate, orridi, laghi e boschi da perdersi per giorni, lontani dal marasma. Poi si torna nella cittadina, all’hotel Eurossola, e si ascoltano le storie dei Bartolucci, lesti da un paio di generazioni a coccolare i turisti, soprattutto svizzeri, che escono dalla stazione proprio di fronte. È un hotel misteriosamente classificato con le 3 stelle ma vale più di tanti altri di categoria superiore. Meno male che è arrivata la Michelin a certificare un paio d’anni fa che almeno la cucina vale davvero la sosta (=una stella). I francesi sanno bene che il 41enne Giorgio Bartolucci, prima di tornare nell’hotel di famiglia (9 primavere fa), ha fatto tanta gavetta nelle cucine dei grandi alberghi, incluso il Pitirizza con Elio Sironi («un vero maestro», s’illumina l’ossolano) ma ha costruito una forte spina dorsale con la classicità francese dell’hotel De Crillon di Parigi, al fianco di Philippe Guerin e l’alto-piemontesità di Marco Sacco, pigmalione del nostro in cattedra al Piccolo Lago, nell’attigua Mergozzo.
La veranda del ristorante gourmet (c'è anche il bistrot, all'interno)
Il Cervo: goulash (nella scatola), scottato, costine e tartare
Il goulash di cervo nel panino
Tortello "non ripieno", lumache all'Ossolana, patate di Beura, croccante di noci e prezzemolo
French toast di triglie, missultin e frittella di alghe
Lo strudel è il ripieno di un raviolo
Gli Gnocchi all'Ossolana di papà Sergio, una ricetta del 1984
Giorgio Bartolucci, classe 1979
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
meranese, classe 1993, dopo una serie di importanti esperienze (Imago dell’hotel Hassler a Roma, Alkimia a Barcellona, Idylio ancora a Roma), dal 2021 è capo-pasticciera del ristorante Nostrano a Pesaro
Pandolce ai canditi e mascarpone antigoriano, salsa ai lamponi, fiori e frutti è il Piatto dell'inverno di Giorgio Bartolicci, chef del ristorante Atelier all'Hotel Eurossola di Domodossola
I cuochi dell'edizione 2021 di Chef in Quoatya a Domobianca (Domodossola). Si riconoscono, di spalle, Giorgio Bartolucci (Atelier, Domodossola) e Gennaro Esposito (Torre del Saracino, Vico Equense, Napoli)
Giorgio Bartolucci, ossolano classe 1979, è lo chef dell'Atelier a Domodossola, stella Michelin da quest'anno. Nel suo curriculum tante esperienze all'estero, prima di tornare "a casa" otto anni fa: gli inizi al Majestic di Pallanza, poi Dolomiti, Costa Smeralda, Francia, Svizzera (a Sankt Moritz), Caraibi (Saint Barth), poi di nuovo Italia, a Portofino per quattro anni, poi al Piccolo Lago di Mergozzo e al Regina Palace di Stresa. Quella dei Bartolucci a Domodossola è una tradizione familiare, il padre Sergio dopo avere gestito per anni la trattoria Moncalvese