13-01-2016
Heston Blumenthal, al centro, con Clare Smyth e Sat Bains a Courmayeur, nei giorni scorsi. Il celebre chef britannico ha animato per il terzo anno consecutivo la Mountain Gourmet Ski Experience
«Vieni a giocare a ping pong?»: Heston Blumenthal, a Courmayeur per l’evento Mountain Gourmet Ski Experience, lo chiede anche a un divertito Paolo Marchi. Si è fatto installare due tavoli da table tennis nei sotterranei del Grand Hotel Royal & Golf che lo ospita, e vi disputa interminabili partite antimeridiane. Una forza della natura, Heston: si racconta nei corridoi dei tanti Negroni sorbiti la sera prima, peraltro tra un brindisi di vino e l’altro; poi passa le ore della tarda notte a raccontarti le sue teorie sulla religione, l’antropologia e la linguistica, salvo scoprire il mattino (e il ping pong) successivo che s’è lanciato sulle piste da sci quando la sveglia dei comuni mortali ancora era addormentata.
A Courmayeur, il mostro inglese è di casa. Viene da tempo a godersi la neve, «è una località sciistica perfetta per un lungo weekend di sci, ideale per fuori pista”, ci spiega. Ed è stato lui, tre anni orsono, a ideare la Mountain Gourmet Ski Experience. Spiega: «Ho incontrato Amin Momen, co-fondatore e amministratore delegato di Momentum Ski (una società che organizza vacanze sciistiche tailor made, ndr) in un viaggio stampa a Ischgl, 10 anni fa». Momen, origini iraniane, è di casa a Courma dagli anni Ottanta: così portò sotto il Monte Bianco il suo nuovo amico. Lui vi trovò anche «buon cibo preparato da persone che lavorano duro», dice. E fu amore a prima vista.
Gli chef al Mountain Gourmet Ski Experience: in primo piano, a sinistra è Sat Bains, mentre Clare Smyth è la terza da destra
Sono stati soprattutto questi ultimi, coi loro staff, a preparare pranzi e cene luculliane, alternandosi ai migliori nomi della ristorazione cormaiorese (sì, si dice così), mentre Heston si dedicava più che altro «al mio ruolo di anfitrione, che non lascia molto tempo per la cucina. Nelle ultime due edizioni però ho creato diverse varianti di una cioccolata calda da gustare sulle piste, la prima era una specie di viaggio intorno alla torta Foresta Nera, l'altra ispirata da una sorta di nuvola aromatica con pane nero, cioccolato, foglia d'oro e biscotto al tartufo bianco». Quest’anno l’idea è stata quella dei cocktail all’azoto liquido: andati a ruba.
Cocktail e gelati all'azoto presentati da Blumenthal a Courmayeur
Qualche pensiero Blumenthal l’ha riservato anche alla cucina italiana: «Avete prodotti straordinari, ma siete fin troppo ingabbiati dalla vostra tradizione. Come ha spiegato a Valeria Senigaglia, su Gazza Golosa: «Il pasto è stato creato nello stesso modo ovunque, ma ci sono culture più predisposte al surreale e all’elemento creativo, ad esempio quella britannica. Alice nel Paese delle Meraviglie (cui si ispira anche il nuovo sito internet del ristorante: una mappa interattiva svela perfino il Bianconiglio con una tazza di tè!) e La Fabbrica di Cioccolato ne sono ottimi esempi. L’Australia da questo punto di vista è simile all’Inghilterra, al contrario a Tokyo la cucina è espressione di purismo mentre in Italia siete estremamente tradizionalisti e regionalisti».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera