21-04-2022

Marco Bizzarri: nei momenti turbolenti, devi essere tu il cambiamento

Il Presidente e CEO di Gucci dal palco di Identità Milano 2022: «Tra ristorazione e moda ci sono molte similitudini. E quando ho fatto incontrare Massimo Bottura e Alessandro Michele è stata un'esplosione di energia»

Marco Bizzarri, classe 1962, fotografato da Brambi

Marco Bizzarri, classe 1962, fotografato da Brambilla/Serrani sul palco del congresso di Identità Milano 2022

Simpatico e geniale. Un uomo saldamente legato al territorio pur da inarrestabile giramondo. Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci dal 2015, arriva a Identità Milano 2022 per portarci un segnale di speranza in questo tempo bastonato dalla pandemia prima e dalla guerra ora: «Il futuro è oggi. Non è cambiato molto rispetto a prima. Nelle turbolenze il cambiamento devi farlo tu. Calma e gesso, ma devi saper tirare il colpo senza paura. E non c'è bisogno di cercare l'impossibile, spesso ciò che fa la differenza sta nel tuo territorio».

Lui da ragazzino sognava di fare il contabile, «ero preciso – ricorda -, rigoroso, facevo ogni cosa con metodo». Caratterialmente il contrario del suo compagno di banco per i 5 anni di ragioneria, Massimo Bottura: «Lui era vivace, estroverso, sognava di fare il calciatore e non sapeva prepararsi neppure un piatto di spaghetti».

Bizzarri sul palco con Claudio Ceroni (a destra, di spalle) e Paolo Marchi

Bizzarri sul palco con Claudio Ceroni (a destra, di spalle) e Paolo Marchi

A dir la verità, neppure per il giovane Bizzarri «la moda era mai stata nei miei pensieri» e invece nel 2015 è messo a capo di Gucci, raddoppiandone in una manciata di anni i dipendenti e triplicandone i ricavi. «Ci vuole culo e coraggio – spiega sorridendo -. Il mio arrivo è coinciso con quello di Alessandro Michele, direttore creativo. Mi sono subito innamorato di lui e del suo modo di saper guardare avanti. E' stato lui ad avvicinare i giovani al nostro marchio di lusso».

Bizzarri non snocciola numeri, non si pavoneggia tra le cifre, ma racconta di una storia grande saldamente ancorata nella bellezza della provincia: «Sono nato e continuo a vivere a Rubiera in Emilia e da quando ho 8 mesi trascorro le mie vacanze estive a Gabicce Monte. Non è un caso se a Rubiera ho rilevato l'Osteria del Viandante e a Gabicce il ristorante Dalla Gioconda. Nel primo mi sono sposato con mia moglie Maristella 32 anni fa, il secondo era talmente vicino a casa mia che quando è stato messo in vendita avevo il timore che lo comprasse qualcuno che mi rompesse le scatole. L'ho preso, ristrutturato e oggi è il primo ristorante plastic free certificato in Italia».

Bizzarri ha investito in proprio, scommettendo sul figlio Stefano che, dopo una laurea in Economia alla Bocconi, ha fatto esperienza in molti ristoranti nel mondo. «La ristorazione – spiega Marco – ha molte similitudini con il mondo della moda. Il direttore creativo è paragonibile allo chef, il CEO al maitre. Ma, come insegna Bottura, in entrambi i casi si deve creare una famiglia, un lavoro di squadra, perché il piatto più buono può essere rovinato da un pessimo servizio. Il cibo lo puoi mangiare buono anche a casa, se vai al ristorante è giusto pretendere creatività, emozioni, accoglienza».

Marco Bizzarri ha saputo prendere grandi decisioni, lasciando sempre spazio al cuore. E' successo così anche quando, una volta arrivato in Gucci, si è trovato a fare i conti (salati) con uno spazio immenso in piazza della Signoria a Firenze che non funzionava come avrebbe dovuto. Il primo pensiero era stato quello di chiuderlo, ma dopo aver raccolto il dispiacere del sindaco ecco che gli viene l'idea di rivitalizzare lo spazio con un ristorante d'eccellenza affidato a Massimo Bottura, l'amico da oltre 40 anni.

«Già – sorride -, ma quest'idea doveva essere condivisa con Alessandro e Massimo. Allora ho organizzato un appuntamento al buio, senza che uno sapesse dell'altro. Ma mi sono trovato di fronte ad un'energia esplosiva e a così tante affinità umane che il progetto era già nella loro testa». Nasce così la prima Gucci Osteria, cucina italiana contemporanea che sposa creatività ed eleganza. Dopo quella aperta a Firenze, sono seguite quelle a Los Angeles, Tokyo e la più recente a Seoul. E il futuro è appena iniziato.


IG2022: il futuro è oggi

a cura di

Paola Pellai

giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Non ha nessuna allergia né preconcetto alimentare, quindi fatele assaggiare di tutto. E se volete renderla felice, leggete il suo libro di fotostorie, Il tempo di uno sguardo

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