03-05-2022
Bollicine, distillati e cocktails: tante belle scoperte tra gli stand di Identità Milano 2022
Girando tra gli stand dell’ultima edizione di Identità Milano 2022, è stato possibile anche fare un significativo panorama sul mondo del vino – e delle bollicine in particolare – dei distillati e della mixology.
Per il vino, Berlucchi nei tre giorni milanesi ha presentato la Cuvée Imperiale dosaggio zero, realizzata con l’85% di Chardonnay e il 15% di Pinot Nero, con due anni sui lieviti.
Berlucchi ha presentato la Cuvée Imperiale dosaggio zero
Restando in Franciacorta, la cantina Contadi Castaldi si è presentata a Identità Milano con un nuovo vino, dal nome emblematico: Blànc. Si tratta di un Blanc de Blancs, millesimato 2018, extra brut, con un residuo zuccherino di 1,5 grammi per litro, sboccatura a gennaio, realizzato con 50% di Chardonnay e 50% di Pinot bianco. Il Pinot bianco rappresenta solo il 4% delle vigne della Franciacorta, ma Contadi Castaldi punta molto su queste uve, che possono concorrere alla realizzazione di un Franciacorta Docg per un massimo del 50%.
Nuovo arrivato in casa Contadi Castaldi: è il Blànc, con il 50% di Chardonnay e il 50% di Pinot Bianco
Dal vino agli spirits. Partendo da lontano, dal Venezuela e dall’Amazzonia, grazie alla distilleria D.U.S.A. (DistileriasUnidas S.A.), come spiega il bartender Simone Caporale: «Presentiamo il Canaïma Gin, che nasce in mezzo alla foresta amazzonica, in Venezuela, per sostenere e dare forza alle comunità native. Loro raccolgono i frutti e noi crediamo questo gin: il 10% delle vendite viene investito per la riforestazione, e un altro 10% serve per la realizzazione di gadget da parte delle popolazioni del Delta dell’Orinoco».
Il progetto legato all'Amazzonia di Canaïma Gin
Chi ha sempre creduto in Identità Milano è Bonaventura Maschio, che a questa edizione ha rilanciato il suo Tiramisù di casa.
Il Tiramisù di Casa, un liquore pieno di ricordi e affetti da Bonaventura Maschio
Puntano tutto sul gin, Carlo De Filippo e Diego Sgarbossa, che hanno creato il loro Naturae Gin. «Siamo amici da diverso tempo – raccontano – Abbiamo aperto una società con l’intendo di aprire un ristorante». Ma il destino ci ha messo lo “zampino”: «Era il febbraio 2020. Abbiamo fatto in tempo a fare retromarcia, prima del lockdown. A quel punto abbiamo portato avanti un brand di spirits, unendo le nostre due professionalità».
Naturae Gin è l'avventura iniziata da Carlo De Filippo e Diego Sgarbossa
Quella di Cillario&Marazzi è un’altra presenza di qualità all’interno degli stand di Identità Milano. Il loro progetto principale è legato al “Gin sartoriale”: sulla base delle richieste dei singoli bartender, viene creato un distillato adeguato alle esigenze.
Cillario&Marazzi, i loro Gin sartoriali (e non solo) stanno avendo un grande successo
Distillati che, ovviamente, sono ideali per la mixology. Ne è perfettamente consapevole Mattia Pastori di Nonsolococktail: «Negli ultimi anni – ha spiegato durante Identità Milano – ci si è resi conto con un cocktail bar “puro” non può più esistere, se non riesce a dare qualcosa di buono da accompagnare. Da qui l’esigenza di un pairing che dia la giusta importanza al food e al cocktail. Alla fine la parte mixology porta ad avere un upselling e una maggiore marginalità anche per il ristoratore. Alla fine un buon cocktail è tutto sommato di facile realizzazione: basta un misurino e le giuste attenzioni».
Mattia Pastori promuove NonSoloCocktail
Sanpellegrino, quando l'arte della miscelazione passa anche dalle bibite analcoliche
di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Il libro firmato da Mattia Pastori, Il Figlio del Bar edito da Tecniche Nuove è pre-ordinabile su Amazon e sarà disponibile nelle migliori librerie a partire dal 25 ottobre a un prezzo suggerito di 36,90 euro
Scrive Cinzia Benzi: "Palazzo Lana Extreme è un un extra brut dal perlage finissimo e un inteso profumo di frutta gialla con canditure di arancia e zenzero. Al palato colpisce per freschezza e verticalità. Esprime una pulizia gustativa rara e vibrante dal finale sapido ben integrato a note agrumate".
Mattia Pastori dietro al bancone. Pavese, classe 1984, è uno dei punti di riferimento della mixology italiana. Nel suo ruolo di mixologist e di imprenditore nel beverage, e con la sua società di formazione e consulenza Nonsolococktails, ha deciso di sviluppare il suo percorso in ambito di consulting, curando la start up di concept di grande successo