27-04-2022
Joxe Mari Aizega, classe 1970, è direttore del Basque culinary center e anima del Basque Culinary World Prize (Tutte le foto sono di Brambilla/Serrani)
Si può non aver mai tenuto una padella in mano e aver fatto tantissimo per la cultura gastronomica mondiale. Si può essere Joxe Mari Aizega, un giurista e cattedratico dall’aria così anti-modaiola che solo un genio può portare con tanta naturale eleganza. Aizega è l’uomo che ha immaginato il Basque Culinary Center, l’istituzione che ha messo al centro del mondo la cucina di una piccola regione del Nord della Spagna, che a un certo punto si accorse di essere un unico incubatore di pensieri, idee, creatività.
Aizega sul palco con Paolo Marchi e Gabriele Zanatta
Se il GOe è il «prossimo passo» del BCC, come lo definisce Aizega, ebbene è un salto triplo, un balzo in avanti enorme. L’edificio sarà inevitabilmente iconico come già lo è quello vagamente wrightiano del BCC disegnato da VAUMM, per segnare il paesaggio urbano e mentale in modo netto. Cinque i progetti finalisti, i danesi di 3xn e quelli di BIG, gli olandesi di OMA, i norvegesi di Snøhetta e i giapponesi di Toyo Ito & Associates.
Nella mappa mondiale di queste connessioni, che Aizega mostra alla fine del suo intervento, c’è anche Identità Milano, ciò che commuove Marchi: «Vedere il nostro marchio accanto a Oxford mi fa capire quanta strada abbiamo fatto». E quanta ancora c’è da farne.
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Romano ma ora a Milano, sommelier, è inviato del quotidiano Il Giornale. Racconta da anni i sapori che incontra
Paulo Airaudo, argentino di origini italiane, classe 1985. E' chef/patron di 14 ristoranti, in cui lavorano 400 persone. Il più importante è Amelia a San Sebastian, nei Paesi Baschi, 2 stelle Michelin
Chef Fatmata Binta, cuoca originaria della Sierra Leone, sul palco di Identià Milano 2023
Foto di gruppo per i protagonisti di "L'Italia al Basque Culinary Center". Da sinistra Gianluca Gorini, Luigi Dattilo, Paolo Marchi, Antonia Klugmann, Joxe Mari Aizega, Paulo Airaudo, Andrea Tortora, Richard Abou Zaki, Fabio Pisani, Pierpaolo Ferracuti, Franco Pepe. Manca solo Federico Ceretto