Le mura antiche della Rocca proteggono un luogo gastronomico in cui storicità e contemporaneità convivono nel segno della bellezza. L’ambiente costellato di affreschi ha beneficiato, grazie all’intervento di Marco Bizzarri, amministratore delegato di Gucci, che ha rilevato la struttura, di un rinnovamento stiloso che ha sottolineato il portamento elegante delle sale riuscendo a renderle attuali e valorizzandole ancor di più: ad esempio quella che era la cucina è diventata, complice una serie di decori agrumati, la sala dell’Orangerie e delle suggestive vetrate.
La grande terrazza che si affaccia sulla piazza centrale del paese è fantastica cornice di cene estive. Jacopo Malpeli, che ha appreso i segreti del savarin cantarelliano da Marco Dalla Bona (Stella d’Oro a Soragna, che ha validi trascorsi alla Locanda Mariella a Fragno di Calestano (Parma) e all’Osteria della Peppina ad Alseno (Piacenza)) è riuscito con buon senso, fresca creatività, perizia tecnica e profonda conoscenza della materia, a dare nuova linfa alla cucina della tradizione e alla valorizzazione della carne cruda (Fassona piemontese: battuta di diaframma, filetto di anteriore in purezza, punta di codone in carpaccio e al coltello) e cotta (spesso cucinata col Josper), inclusi i tagli meno pregiati (Midollo di Fassona piemontese cotto alla brace, tartare di punta di codone, salsa tonnata e caviale siberiano Black Adamas).
La cantina è eclettica con spazio per i vini naturali.
+390522260638
Tavoli all’aperto
+393773795393
autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma