Stefano Guizzetti
La vie en rosedi Sang Hoon Degeimbre
Ricette d'autore Nervetti con legumi misti, salsa verde e santoreggia è il Piatto del 2023 di Oliver Glowig
Il bancone dell'Atrium Bar del Four Seasons, Borgo Pinti 99 a Firenze (foto fourseasons.com)
Quanto si è curiosi di entrare nei grandi alberghi di lusso per il semplice istinto di “vedere”? E quante volte ci si sente in soggezione davanti a ingressi imponenti e concierge vestiti di tutto punto? Spesso e volentieri. Spingetevi oltre questa timidezza superflua e varcate la soglia del Four Seasons di Firenze, situato all’interno dello splendido palazzo cinquecentesco Della Gherardesca, uno dei primi casini di delizie sorti in città. Dobbiamo a uno dei gruppi alberghieri tra i più impeccabili al mondo il restauro conservativo degli affreschi e degli arredi di questo hotel, che oltre al corpo principale comprende un giardino di più di 4 ettari, una piscina estiva con pool bar e una spa d’eccezione. Dopo il patio di ingresso, abbellito da imponenti composizioni floreali, si passa una reception estremamente discreta che guarda una conciergérie altrettanto timida. Sullo sfondo noterete subito un certo via vai, un accompagnamento musicale leggero, piatti appetitosi che escono fumanti dalla cucina, il rumore lontano di uno shaker. Siete giunti in quello che - senza eguali - possiamo definire il cuore pulsante dell’hotel: l’Atrium Bar, ci racconta Tommaso Ondeggia, bar manager e ormai parte della famiglia Four Seasons da più di 10 anni. Tommaso conosce ogni meandro di questo albergo, ogni settore, dopo aver passato quasi due anni di gavetta in più reparti, nonché tutti i segreti per conquistare clienti italiani e internazionali senza nemmeno doverli convincere a tornare. Perché ritorneranno, è già scritto.
Negroni Vintage: Gin Beefeater, elisir di china, Antica Frmula Carpano
Moulin rouge: liquore di sambuico, prosecco e frutti di bosco
Tommaso Ondeggia, bar manager
Il ristorante Palagio del Four Seasons, una stella Michelin con lo chef Vito Mollica
piemontese di ferro, classe 1986, laurea in Economia per i beni culturali, dopo anni di militanza nei locali milanesi, è co-titolare insieme a Edoardo Nono del Rita & Cocktails - storico American bar di MIlano e del Rita’s Tiki Room, spin-off caraibico polinesiano aperto nel 2019. Viaggia per passione, lavora per passione, mangia con passione
ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.