12-01-2021
Lo staff di Villa Costanza, via Pietro Bonanno 42, Palermo
Per amor della vita, della terra, del cibo pulito e della Sicilia. Costanza e Marco Durastanti, classe 1977 e 1981, hanno una missione inequivocabile, sostanza e natura a chiare lettere, resistenza e arte delle materie prime di Trinacria. E non basta a descrivere l’identità di Villa Costanza, cucina di microterritorio e pizza. Una realtà attiva dal 2000, con Monte Pellegrino e il mare come vicini di casa, immersione di iodio e pace. “Non esistiamo se non conosciamo intimamente i prodotti che utilizziamo”, spiega Marco senza esitazioni. Dal primo ettaro sperimentale, in sinergia con giovani agronomi, agli orti urbani, fino ad arrivare a produrre la maggior parte degli ortaggi biologici ad Alia puntando sull’aridocultura. Ogni terreno esprime le sue potenzialità senza stress, ogni prodotto è figlio di una terra amica, con il foraging di erbe spontanee ben integrate e valorizzate nel menu. Le stagioni suonano note di piatti rispettosi dei ritmi dell’orto, e l’autoproduzione di vino, birra e grani antichi siciliani sparsi sull’isola chiude il cerchio armonico.
Il fattore umano è il cuore caldo di Villa Costanza, una community unita, una grande rete di collaboratori e piccoli produttori sparsi nelle province siciliane. Forte è l’impronta petriniana, Slow Food è modello e punto fermo. La strada per un successo gentile ed equo è lastricata di verdi intenzioni, impervia e stimolante allo stesso tempo, ma non ci sono deviazioni né scorciatoie e ci si guarda indietro solo per ricordarsi delle proprie radici. La cucina è espressione vitale della biodiversità siciliana, della vertigine di un mondo che pulsa e cambia continuamente, e da lui si impara. La ristorazione così si fa dinamica, alla portata di tutti, con uno sguardo ampio sulla tradizione e molta ricerca.
Marco e Costanza Durastanti
ANIMA GREEN. Illustrazione di Oriana Djegre
Punto forte: la pizza
Particolare di sala
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
di
Nata a Bologna nel 1992, origini siciliane e romagnole, diploma Classico, laureata in Scienze della comunicazione. A vent’anni comincia a lavorare in cucina, prima Bologna, poi Grecia, Palermo. Nel 2019 si iscrive a Storia e cultura dell’alimentazione a Bologna. La passione per il mare, le isole, il cibo, il cinema e le storie identitarie sono gli aspetti che più la definiscono come persona e scrittrice in nuce
La Spick & Crock di Saccharum
Carmelo Trentacosti, Giuseppe Costa, Bartolo Galati, Nino Ferreri, Tony Lo Coco e Patrizia Di Dio
Il Tagliolino cozze, fagioli e fondo di verdure è il Piatto dell'estate 2023 di Gioacchino Gaglio, chef del ristorante Cortile Pepe a Cefalù (Palermo)