09-01-2023
Astice al vapore, animella di cuore di vitello e bisque all'acqua di peperoni arrostiti è il Piatto del 2023 di Federico Sisti, chef del ristorante Frangente a Milano
Dall'arco alpino alla punta dello Stivale, abbiamo chiesto agli chef del Bel Paese la loro proposta inedita per questo nuovo anno in cucina. Conosceremo, quindi, il Piatto del 2023, simbolo della generosità a tavola, attraverso sapori tutti da scoprire
La materia è più evidente che mai in questo scorcio privilegiato della cucina di Federico Sisti, una composizione a tre voci che parla la lingua del comfort, diretta e intrisa di gusto, succulenta ed elegante. Regina è la padronanza della tecnica senza che questa vada a creare distanze tra chi prepara e chi assaggia.
Un mare-terra seducente, un piatto memorabile per questo nuovo anno di Frangente.
ASTICE AL VAPORE, ANIMELLE DI CUORE DI VITELLO E BISQUE ALL'ACQUA DI PEPERONI ARROSTITI Ricetta per 4 persone
Ingredienti 2 Astici da 600 g 800 g Animelle di cuore di vitello 100 g Burro chiarificato 200 g Spinacini freschi in foglie Aceto di vino rosso (tipo Jerez) Sale qb Sale Maldon q.b. Olio EVO
Per la bisque 500 g Carapaci di astice 1 Scalogno 1 cucchiaino da tè di triplo concentrato di pomodoro 1 Pomodoro ramato Olio EVO 1 bicchierino di Brandy 1,5 lt Acqua 1 Peperone rosso 300 g Pomodoro datterino ½ Scalogno Sale q.b. 1 bicchiere Acqua naturale
Per il fondo di vitello 5 kg Ossa con collagene 2 Carote 1 Cipolla bianca 1 ramo di Sedano Olio EVO 1 Peperone rosso
Per l'olio EVO al prezzemolo 250 g Prezzemolo 100 g Olio EVO
Lo chef Federico Sisti
Procedimento Preparare anticipatamente il fondo di vitello, tostando le ossa in forno per 20 minuti a 200°. Pulire e lavare le verdure, tagliarle grossolanamente. In un pentola capiente rosolare le verdure con un filo di olio EVO, aggiungere le ossa appena tostate ancora bollenti con acqua e ghiaccio fino a coprirle. Portare a bollore e abbassare la fiamma. Con una ramina schiumare e togliere le impurità.
Continuare la cottura fino a quando l’acqua sarà evaporata facendo affiorare le ossa; a quel punto aggiungere altra acqua fino a ricoprirle nuovamente.
Cuocere ancora per circa un’ora, filtrare il liquido con un colino a maglia fine. Buttare le ossa e far ridurre in un pentolino il composto, fino a farlo addensare. Toglierlo dal fuoco e lasciarlo riposare. Una volta raffreddato, riporlo in frigo per farlo rapprendere. Dopo alcune, ore rimuovere dal frigo e scartare la parte grassa che sarà affiorata aiutandosi con un cucchiaio. Scaldare il fondo fino a portarlo alla giusta densità e utilizzarlo nelle varie preparazioni.
La sala del ristorante Frangente
Per gli astici Con uno spiedino steccare gli astici dalla coda alla testa in modo tale che il corpo rimanga dritto in cottura. Cuocere l’astice per 6 minuti in acqua bollente leggermente salata. Passati questi minuti, scolare gli astici e raffreddarli in una bacinella con acqua fredda.
Scolare di nuovo gli astici dall’acqua fredda e togliere il carapace dalla polpa; privare delle impurità la testa sciacquandola sotto l’acqua a filo. Porzionare l’astice dividendo corpo, chele e braccetti in due parti uguali. Tenere da parte i carapaci per la bisque.
Per l’acqua di peperone Cuocere il peperone in forno a 200° per 20 minuti. Estrarlo dal forno e chiuderlo, ancora bollente, in un sacchetto di plastica per alimenti o in una bacinella con il coperchio, facendo sì che la sua cottura continui. Dopo 10-15 minuti controllare il peperone, che dovrà aver rilasciato la sua acqua nel sacchetto. Utilizzare il peperone per altre preparazioni e tenere da parte l’acqua di peperone per la bisque.
Per la bisque di astice In una casseruola versare dell’olio EVO e tostare bene i carapaci di astice tenuti da parte; sfumare con del brandy e fiammeggiare facendo attenzione a non bruciarsi. Aggiungere lo scalogno pulito e tagliato grossolanamente, far soffriggere il tutto ancora per qualche minuto, quindi aggiungere il concentrato di pomodoro e la passata di pomodoro, l’acqua naturale e l’acqua di peperone rosso.
Portare a bollore e far cuocere ancora per circa 15 minuti, filtrare con un colino a maglia finissima e far ridurre fino a farla diventare una salsa densa (nel caso servisse, aggiustare di sale).
Per l'animella di cuore di vitello Far spurgare le animelle dal sangue con acqua fredda a filo in una bacinella. Prendere una pentola e riempirla di acqua fredda, immergere le animelle e accendere il fuoco fino a portare l’acqua a bollore. A questo punto, abbassare d’intensità la fiamma e far sobbollire per 5-6 minuti precuocendo così le animelle.
Scolarle, raffreddarle se possibile in un abbattitore o semplicemente con un po’ di ghiaccio. Privare le animelle della pellicina esterna e porzionare della grandezza desiderata.
Per l’olio EVO al prezzemolo Lavare e separare i rami dalle foglie accuratamente. Portare a bollore un po’ d’acqua e cuocere il prezzemolo per 30 secondi, dopodiché scolare e raffreddare in acqua e ghiaccio. Scolare nuovamente il prezzemolo e strizzarlo bene. Con l’aiuto di un mini-pimmer frullare il prezzemolo versando l’olio EVO a filo. Setacciare il tutto con un colino a maglia fine.
Per la finitura del piatto In una padella arrostire le animelle con il burro chiarificato fino a farle diventare dorate. Finire la cottura in forno ventilato per 6 minuti a 200°. Stiepidire anche l’astice in forno, avendo l’accortezza di non farlo asciugare. Salare le animelle e l’astice e, con un vaporizzatore di aceto di vino rosso, condire leggermente il tutto. Scaldare accuratamente anche le salse.
Prendere un piatto piano, adagiarvi il corpo dell’astice, la chela, i braccetti e l’animella arrostita. Nappare l’astice e l’animella con la bisque e il fondo di vitello a piacere, avendo attenzione di usare i “liquidi” con parsimonia. Aggiungere qualche goccia di olio EVO al prezzemolo e guarnire con tre foglie di spinacino fresco.
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Romagnolo di Riccione, classe 1981, colleziona una serie di esperienze degne di nota da Arnolfo nel Senese, al Bauer di Venezia e al fu Vicolo Santa Lucia di Cattolica. Giunge quindi nel capoluogo meneghino dove, dopo aver preso il timone del Ronchettino, insegna storica alle porte di Milano, nel 2021 apre il suo ristorante in Via Panfilo Castaldi, Frangente.
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