La mia passione? Senza dubbio posso affermare che la mia più grande passione è stare a stretto contatto con il pubblico. Tutto è iniziato quando frequentavo le scuole medie: i miei genitori un giorno mi chiesero quale percoso di studi e soprattutto in quale istituto superiore mi sarebbe piaciuto intraprenderli. Di norma una ragazza o un ragazzo si trova a dover scegliere in un'età giovane e quindi piuttosto delicata, e molto spesso in futuro qualcuno si pente della decisione presa.
Io invece ero molto decisa e dopo una breve, ma allo stesso tempo ponderata riflessione mi resi conto che a me piacevano molto le lingue straniere, e inoltre il mio più grande amore è sempre stato il cibo. Così, anche ispirata da un film, decisi di iscrivermi alla scuola alberghiera di Rieti, considerata una delle migliori nel panorama nazionale.
I primi anni sono stati molto significativi per me, cominciavo ad avvicinarmi a un mondo che trovavo sempre più mio, sempre più divertente, entusiasmante, per lo più con le materie pratiche: cucina e sala, dove potevo mettere in pratica la mia spiccata fantasia e avvicinarmi ancor di più alla ristorazione. In seguito intrapresi una strada che poi si sarebbe rivelata di estrema importanza nel corso della mia carriera lavorativa, e, sull'onda del desiderio di favorire il contatto con il cliente e le relazioni con gli ospiti, concentrai i miei studi esclusivamente nel settore del ricevimento.

Mi diplomai nelll'annata 2010-2011, e subito dopo aver conseguito il diploma realizzai che le mie idee erano bene delineate, nitide: avevo intenzione di partire, quasi "all'avventura", per scoprire cosa poteva offrire un angolo di mondo differente dall'Italia. La meta ben presto si materializzò e fu una scelta molto fruttuosa: lasciai amici, casa, famiglia. Non fu facile, soprattutto al principio, ma decisi che quella città mi avrebbe offerto delle ricchezze diffiicili da ignorare. Opportunità, lavoro, multiculturalità e l'apprendimento totale della lingua più importante del globo: questa città era Londra.
Cominciai subito a lavorare come cameriera in un ristorante inglese, ma dopo pochi mesi capii che la mia carriera si sarebbe formata in hotel. Lavorai per più di due anni per la catena
Accor, e mentre ero a Roma, tornata per un periodo di ferie, passeggiando con delle amiche in Piazza del Popolo, il mio sguardo venne colpito e rimasi del tutto affascinata dall'
Hotel de Russie di Via Del Babuino.
Ancora una volta la mia tenacia e la mia determinazione mi dissero che quello era il posto che poteva fare al caso mio, dove avrei potuto imparare molto ed esprimere al meglio tutto quello che avevo già appreso. Mi presentai il giorno dopo con uno dei miei piu grandi sorrisi e il mio curriculum e dopo pochi giorni venni immediatamente contattata: mi offrirono una posizione nel reparto accoglienza presso il ristorante
Le Jardin de Russie, adiacente alla struttura.

Lo splendido giardino dell'Hotel de Russie
Tuttora lavoro qui. Svegliarsi la mattina e andare a fare il lavoro per cui sei portata è una sensazione unica e del tutto indescrivibile. Devo anche aggiungere che questo lavoro ha arricchito in maniera esponenziale il mio bagaglio culturale e di conoscenze nel mondo della ristorazione. La collaborazione con la medesima struttura ricettiva mi ha permesso di conoscere e in seguito di collaborare inoltre con "
Noi di Sala" (Associazione di professionisti di sala e cantina).
Grazie a quest'ultima, ho avuto la splendita opportunità di prendere parte a un'inizativa ben strutturata, simpatica e molto interessante: Durante
Identità Milano 2015 ho potuto partecipare attivamente a un piccolo e molto istruttivo spettacolo, al fianco del rinomato e simpaticissimo attore romano
Marco Giallini, con il quale siamo riusciti nel nostro intento: far comprendere che il mestiere dell'"Addetto ai servizi di sala" è diffcile, ma di estrema importanza e peculiarità nel mondo della ristorazione.
E poi, siccome bisogna continuamente crescere, imparare, conquistare nuovi traguardi, aggiungo che ho iniziato da poco tempo il corso da sommelier all'
AIS, per avere piu competenze circa il ricco e variegato mondo dell'enologia.
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