21-07-2022
La giornalista Concita De Gregorio, parlando alla televisione della crisi di governo, ha suscitato innumerevoli polemiche pronunciando queste parole: «Draghi assume questo tono da titolare di cattedra ad Harvard che è finito in un alberghiero di Massa Lubrense». Tra i più indignati Mattia Cicognani, autore del volume Ospitalità, A way of life per Maretti editore.
Alcune espressioni di cui si è colorito il dibattito pubblico in seguito alle dimissioni del presidente del consiglio Mario Draghi, tendono a contrapporre l’illustre mondo accademico anglosassone, nella circostanza identificato nell’università americana di Harvard, con istituti alberghieri come il nostro, connotati negativamente in quanto tali, con spregio ulteriore se sono collocati nei territori del Sud Italia.
L’accezione sfavorevole che si conferisce a esperienze formative come la nostra, risultano stereotipate riguardo ai ragazzi e alle ragazze che le scelgono quanto circa i motivi per cui le scelgono. Si suppone, fra le righe, che costituiscano scelte di ripiego, necessariamente motivate da scarsa predisposizione allo studio di altre materie, di fatto offendendo la passione e la dedizione che i professionisti dell’ospitalità, dell’oggi e del domani, quotidianamente nutrono.
Corre l’obbligo, inoltre, di asserire in maniera ferma: è giunta definitivamente l’ora di mettere via l’antimeridionalismo, anche nelle battute, ammesso che abbia mai avuto un tempo e uno spazio opportuni dopo il 1860, dopo l’Unità d’Italia. Ospitalità d’altro canto è travalicare i confini, accogliere, confrontare culture diverse, pur sotto una stessa bandiera, lasciare che si contaminino anziché fomentare stupide bipartizioni. La xenìa è risalita lungo lo stivale, dall’antica Grecia, proprio partendo dal tacco, ed è esattamente nei territori meravigliosi del sud Italia che può rappresentare un’occasione di crescita.
La calma prima del servizio. Foto Lido Vannucchi
Il lato pubblico del ristorante visto dai suoi protagonisti: maître e camerieri
di
Faentino, classe 1990, è direttore di sala presso lo storico Palace Hotel di Milano Marittima e quality manager per il Gruppo Batani Select Hotels. Insegna inoltre le tecniche dell’accoglienza nella Scuola Alberghiera di Ristorazione di Serramazzoni, a Modena, dove tiene corsi di specializzazione in Gestione di Ristorazione.