Vitantonio Lombardo
La zuppa nascostadi Elio Sironi
Dall'Italia La Musa Restaurant: gusto vista lago
Jacopo Tosi, milanese d'adozione ligure, in forze al ristorante Langosteria, è il sommelier dell'anno per la Guida a Identità Golose 2021
«Milanese, classe 1988, entra nel Gruppo Langosteria nel 2016 come chef de rang e scala presto le gerarchie fino a diventare head sommelier. È premiato per la grande competenza con cui si destreggia tra oltre 1.650 etichette da ogni parte del mondo, suggerite sempre con misurato garbo». È la motivazione ufficiale del premio Sommelier dell’anno per la Guida di Identità Golose 2021, assegnato a Jacopo Tosi, sommelier di Langosteria a Milano. Gli abbiamo rivolto qualche domanda. Quando e dove sei nato? A Milano, il 13 marzo 1988. Ma, subito dopo la mia nascita, i miei genitori hanno scelto di trasferirsi a Genova per vivere al mare. Quand'è nata la tua vocazione per la sala e la sommellerie? In due fasi diverse. In un primo momento, lavorando nelle stagioni al mare: ho iniziato al Mare Hotel di Savona. La vocazione per la sala è cresciuta grazie al contatto con professionisti e materie prime ricercate, sistemando le bottiglie nella cantina. A Milano, in Langosteria, è esplosa definitivamente la passione. Chi sono stati i tuoi maestri? E cos'hai imparato da ciascuno di loro? Al Mare hotel, Claudio Tiranini e suo figlio Alberto mi hanno trasmesso la passione per questo lavoro e il gusto per la ricerca. Alessandro Zingarello, manager di Langosteria e Valentina Bertini, wine manager del gruppo, hanno creduto nelle mie capacità e da loro ho imparato la gestione della cantina. Come funziona il dialogo tra piatti e beverage alla Langosteria? Avendo una cucina prevalentemente di pesce crudo, il dialogo più frequente è quello che tessiamo con le bollicine italiane ed estere. Quello che però mi piace sempre consigliare è l'abbinamento con bianchi minerali e sapidi, che vadano ad esaltare la qualità del nostro prodotto. Meno convenzionale è l'abbinamento che proponiamo per il nostro King crab alla catalana con il Pinot Nero di Borgogna (di cui, ça va sans dire, sono grande fan). Come vi confrontate con la cucina? Il confronto è costante. Quasi ogni giorno vengono proposti nuovi piatti, gli specials of the day.
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Da sinistra: Fabio Cattoni, Langosteria Café, Jacopo Tosi, Langosteria, Valentina Bertini, Alessio Federico, Langosteria Bistrot
L'ingresso di Langosteria Cucina, neonato locale in via Savona 10, a Milano. Accanto, allo stesso numero civico, Langosteria, la prima insegna del gruppo, aperta nel marzo 2007
Dal 19 al 21 novembre Identità Golose Milano ospiterà l'appuntamento esclusivo, Ruinart Immersive Experience: la più antica Maison de Champagne, Ruinart, farà vivere agli ospiti dell'Hub un viaggio onirico realizzato attraverso un videomapping in 3D con le immagini dell'artista giapponese Kanako Kuno che prendono vita sulla tavola. Proprio lì dove sarà presentata la raffinata cucina di Valérie Radou, chef della Maison Ruinart: un menu composto da cinque portate, in abbinamento a una degustazione unica di champagne Ruinart. Per info e prenotazioni consultare il sito dell'Hub o il sito TheFork
Dal 19 al 21 novembre Identità Golose Milano ospiterà l'appuntamento esclusivo, Ruinart Immersive Experience: la più antica Maison de Champagne, Ruinart, farà vivere agli ospiti dell'Hub un viaggio onirico realizzato attraverso un videomapping in 3D con le immagini dell'artista giapponese Kanako Kuno che prendono vita sulla tavola. Proprio lì dove sarà presentata la raffinata cucina di Valérie Radou, chef della Maison Ruinart: un menu composto da cinque portate, in abbinamento a una degustazione unica di champagne Ruinart.
Per info e prenotazioni consultare il sito dell'Hub o il sito TheFork
Il lato pubblico del ristorante visto dai suoi protagonisti: maître e camerieri