19-11-2024
Lombardia due volte, quindi Sicilia, Veneto, Trentino e Abruzzo, sei bollicine italiane, ma anche la qualità spagnola, fino a raggiungere lo Stato di New York. La parte maggiore la fa la Francia con ben tre Champagne suggeriti dai nostri esperti. Non ci resta che scegliere e ordinare, stappare e versare.
Il legame con la Franciacorta, ed Erbusco in particolare, per i Facchetti è una vera e propria questione di famiglia: di generazione in generazione, si continua a perseguire il sogno dell’antenato Pietro, classe 1915, che intuì le potenzialità di questo territorio in forte ascesa, sia qualitativa sia in termini di consapevolezza, ben prima dell’istituzione della DOC nel 1960. E proprio con la possibilità di poter imbottigliare il primo Franciacorta, l’azienda con i suoi 7 ettari vitati, strinse ancora di più quel legame, ormai indissolubile, suggellato da uno stile pienamente riconoscibile: zero fronzoli, ma tanta ricerca della migliore espressività territoriale, dosaggi dei vini ridotti all’osso, dove non assenti, per ottenere uve più mature e complesse. In questo solco si destreggia con maestria il Pietro e Vittoria 2016: un blend di Chardonnay e Pinot Nero, chiaro omaggio alla genesi dell’azienda, che alterna l’olfatto tra le note fruttate del limone candito, la pesca, l’albicocca e il mango, per poi abbracciare nuance di nocciola, caramello, pasticceria e polvere pirica. Il sorso è verticale, sostenuto da saporita acidità; l’assenza del dosaggio fa emergere la succosità e le note di agrumi. Regale. Alessio Pietrobattista
Spumante Metodo Classico Brut - Marramiero, Abruzzo
Gli amanti del trekking potrebbero ritrovarsi a camminare sul Tratturo Magno, il più lungo dei tratturi abruzzesi (244 chilometri da L’Aquila a Foggia), sentieri un tempo dedicati alla transumanza delle greggi, pratica riconosciuta Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2019. Uno dei comuni attraversati è Rosciano, proprio nei pressi della Marramiero, azienda vitivinicola di forte tradizione familiare della terra dei Vestini. Da pioniere, in zona ha intrapreso un ambizioso progetto sulla creazione di spumanti, utilizzando uve francesi. Nel tempo la produzione spumantistica si è consolidata grazie al costante livello qualitativo raggiunto. La scelta tra il Rosé e il Brut vi metterà in imbarazzo. Qui la lasciamo ricadere sul Brut per un semplice fattore anagrafico: prima annata prodotta 1996; il Rosé arriverà solo con il millesimo 2008. Da uve Chardonnay e Pinot Nero coltivate nelle tenute Sant’Andrea (a Rosciano) e Amarello (a Ofena), trasformate in acciaio, arriva un vino da cui si ottiene un Brut che sosta 36 mesi in vetro prima della sboccatura. Note fragranti, di pera kaiser, fiori essiccati, insieme a frutti acerbi e selvatici, compongono un'esperienza sensoriale coinvolgente; la trama gustativa funge da cassa dI risonanza, a garanzia di un godurioso assaggio. Monica Coluccia
Spumante Metodo Classico Rosé "Maso" 2019 - Bugno Marino, Lombardia
L’azienda agricola Bugno Martino è l’incarnazione dei sogni dei suoi fondatori, Giuseppe Zavanella e sua moglie Raffaella, appassionati artigiani del vino che producono nel mantovano, a San Benedetto Po. Una selezione di vini Lambrusco dal carattere autentico, fortemente espressivi dell’essenza del territorio. La tenuta di nove ettari è gestita in regime di agricoltura bio che esclude l’impiego di prodotti chimici e di sintesi privilegiando l’uso di preparati biodinamici, mentre la pratica del sovescio mantiene i suoli ricchi di limo, sabbia e argilla sempre vitali. La massima cura riservata alla vigna combinata a un approccio oculato, minimamente invasivo in cantina, si riflette nell’alta qualità e nella spiccata personalità dei vini. Tra le varietà di Lambrusco coltivate figurano Ancellotta, Grappello Ruberti e Salamino. Dalle migliori uve di quest’ultimo, raccolte a mano, nasce lo Spumante Metodo Classico Rosé Maso MC 2019, un vino equilibrato ed elegante. Matura in bottiglia per 48 mesi; color rosa intenso, profuma di piccoli frutti di bosco rossi e neri, mirtillo, ribes, lampone e fragoline; in bocca è pieno, piacevolmente pronunciata l’acidità che rende il sorso verticale e appagante con leggero spunto salino che invoglia la beva. Andrea Grignaffini
Trentodoc Extrabrut “Brezza Riva” Rosé 2021 - Cantina di Riva, Trentino
Fondata nel 1926 come Associazione Agraria Riva del Garda con il fine di promuovere e sostenere l’agricoltura nell’Alto Garda, la Cantina di Riva nasce nel 1957, mentre al 1965 risale l'inizio dell’attività del frantoio. Dal 2000 è società cooperativa e nel tempo è cresciuta fino a diventare esempio di virtuosa imprenditorialità cooperativa, contando attualmente circa 300 soci viticoltori. Il Trentodoc Extrabrut Brezza Riva Rosé, che ricorda nel nome il vento che quotidianamente si solleva dal Lago di Garda e di cui beneficia tutto il Trentino, è composto al 75% da Pinot Nero e al 25% da Chardonnay coltivati in zone di medio-alta collina e matura sui propri lieviti per oltre 24 mesi prima della sboccatura. Il millesimo 2021 si presenta di un rosa tenue brillante, con un bouquet olfattivo intenso, in cui spiccano note di lampone, fragola, melograno e frutti tropicali, che lasciano poi spazio a sentori di zagara e mandorla dolce. Il sorso è energico e vivace, carnoso, con piacevoli ritorni fruttati e un perlage fitto e persistente. In bocca la persistenza è lunga e ricca di sapori, con una delicata sapidità che ne invoglia la beva. Adele Granieri
Imperial Corpinnat Brut 2015 - Gramona, Spagna
Siamo nell’Alto Penedès a 40 km a sud di Barcellona, nella patria della produzione dei Cava. Qui il clima è tipicamente mediterraneo, con estati calde e inverni miti. Gramona è una delle aziende più storiche della denominazione, con vigneti su terreni argilloso-calcarei verso il fiume Anoia e di ardesia verso il Montserrat. L’azienda è certificata Demeter dal 2014 ed è stata la prima azienda spagnola a ottenere la certificazione Biodyvin nel 2018. Dal 2015 adotta una filosofia di lavoro nei vigneti secondo principi biodinamici ed ecologici, intesa a portare nuova vita al suolo e all’ambiente al quale appartiene. L’inerbimento spontaneo favorisce la porosità del suolo, infusi e decotti vegetali vengono utilizzati per allontanare i parassiti, mentre composti animali e vegetali sono aggiunti al terreno come nutrimento. A Gramona vengono utilizzati i cavalli grazie ai quali vengono arati i 22 ettari di vigneti. Imperial Corpinnat Brut 2015 è un classico assemblaggio di Xarel.lo (47,5%), Macabeo (30%), Chardonnay (7,5%) e Parellada (15%). Ben 50 i mesi sui lieviti e dosaggio a 7 gr/l. Un Cava di grande stile ed eleganza, che si apre con delicati profumi floreali, spezie dolci, frutta gialla e pan brioche. Palato raffinato, fresco, con una bollicina finissima e una notevole lunghezza. Bruno Petronilli
Champagne Patience Extra Brut - Emeline De Sloovere, Francia
In un piccolo angolo di Francia, dove il sole bacia dolcemente le viti e il vento porta con sé il sapore della terra, nasce un vino che è una vera ode alla pazienza e all’amore per il tempo. Lo Champagne Patience Extra Brut di Emeline De Sloovere non è solo una bevanda, ma un atto d’amore, il frutto di mani attente e cuori appassionati che aspettano, con pazienza e devozione, che la natura racconti la sua storia. Emeline de Sloovere, la giovane produttrice che dà il nome a questo champagne, ha trasformato la sua visione e il suo legame con la terra in qualcosa di poetico. La sua è una storia di attesa, di cura silenziosa, di notti passate a osservare il cielo sopra i vigneti, cercando di capire i segreti del tempo. Il suo Patience, dal nome evocativo, è un omaggio a quel momento di silenzio, di respiro trattenuto, quando tutto ciò che serve è aspettare che la bellezza si compia. Lo Chardonnay, il Pinot Noir e il Pinot Meunier si fondono insieme in un abbraccio che svela la quintessenza del terroir della Champagne e il dosaggio minimale è una dichiarazione di autenticità. L’aroma è come un soffio gentile che porta con sé i profumi di frutta fresca, mela e pera, mescolati a note di agrumi e fiori bianchi, come un giardino di primavera, e si chiude con una carezza minerale. Ma c’è anche qualcosa di più profondo, qualcosa che parla di tempo e di memoria: sfumature di frutta secca e pane tostato, come un ricordo lontano che riaffiora dolcemente. La sua freschezza vivace si intreccia con una morbidezza che accarezza il palato. Ogni sorso ci ricorda che le cose più preziose richiedono pazienza, dedizione e amore. Stefania Oggioni
Cramant Grand Cru Blanc de Blancs 2015 - Champagne Bonnaire, Francia
André Bonnaire sposa nel 1946 Fernande Bouquemont, che porta in dote 4 ettari di vigneti nel villaggio Grand Cru di Cramant nella Côte des Blancs con lo Chardonnay protagonista. Negli anni successivi, André acquista altri 9 ettari di vigneto a Fossoy nell’Aisne e circa 3 ettari a Bergères les Vertus. Nel 1966, entra nella Maison il figlio Jean-Louis che, oltre ad apportare diverse innovazioni tecnologiche, acquisisce altre parcelle di vigneto, sino all’attuale superficie di circa 21 ettari a Fossoy, Bergères-les-Vertus, Cramant, Cuis, Chouilly e Oiry, villaggi della Côte des Blancs e della Vallée de la Marne. Oggi, la Maison è condotta dai due fratelli Jean-Etienne e Jean-Emmanuel Bonnaire, i quali proseguono la filosofia del padre in un mix tra tradizione e innovazione. Chardonnay in purezza, il Cramant Grand Cru Blanc de Blancs 2015 proviene dalle loro parcelle più belle di Cramant. La vinificazione avviene in contenitori inox termo-regolamentati con svolgimento della fermentazione malolattica. Dopo un affinamento di 7 anni sui lieviti, è stato dosato a 2,5 g/l. All’olfatto si esprime su toni floreali, fruttati di mela golden, e agrumati di cedro con sentori di frutta secca. Al palato rivela una bella maturità e rotondità con una texture fresca e vivace. Finale vivo dalla mineralità gessosa e una lunga persistenza. Manlio Giustiniani
Valdobbiadene Docg "Millesimato Dry Coste di Mezzodì" - Col Vetoraz, Veneto
Non chiamatelo Prosecco, ma Valdobbiadene Docg. La scelta di Col Vetoraz è radicale, ma con una filosofia ben precisa: quella di valorizzare la storia di un territorio. «Le colline che si estendono tra Valdobbiadene e Conegliano, da più di 800 anni, ospitano la coltivazione della vite. La storia di un vino, soprattutto se di origine antica, è intimamente legata non solo alla terra che lo produce, ma anche agli uomini e alle donne che con esso sono cresciuti. Terra, clima, vino, usi, costumi, tradizioni: questo, nel suo insieme, è il vero significato di terroir». Considerato che il nome Prosecco può essere utilizzato in nove province tra Veneto e Friuli - per quella che Col Vetoraz definisce «una scelta esclusivamente di politica economica» - l’azienda dal 2017 ha deciso di far uscire i propri vini con la denominazione Valdobbiadene Docg. Valorizzare il territorio con i propri vini è il vero obiettivo di Col Vetoraz, come dimostra anche uno degli ultimi spumanti realizzati, il Millesimato Dry Coste di Mezzodì 2022, che punta sui vigneti ripidi i quali, appunto, “volgono a mezzodì”. Un vino in cui la Glera si esprime per intensità, floreale e fresco, mentre all’assaggio è molto ricco ed equilibrato, oltre che di buona lunghezza. Ma soprattutto identitario di Valdobbiadene. Raffaele Foglia
Finger Lake Blanc de Blancs Brut - Empire Estate, Stato di New York | USA
Thomas Pastuszak, direttore esecutivo del vino al NoMad Hotels & Restaurant di New York, era studente di medicina alla Cornell University quando si innamorò dei Finger Lakes e dei vini a base Riesling che in questa regione venivano prodotti. Un'infatuazione che ha cambiato il corso della sua vita, facendogli prima abbandonare la carriera medica per dedicarsi al mondo della ristorazione e convincendolo, poi, a produrre vini in proprio, avvalendosi della collaborazione dell'enologo Kelby Russell della Red Newt Winery. Nasce così Empire Estate, al debutto sul mercato con la vendemmia 2014. Grazie a vigneti piantati in terreni ricchi di minerali su pendii che abbracciano i laghi scolpiti dai ghiacci e a un clima continentale - mitigato dai laghi stessi - simile a quello delle migliori regioni vitate europee, i Finger Lakes sono il terroir ideale per vini di grandi potenzialità, a partire dagli spumanti, la cui produzione nell'area risale alla fine del 1800. Consigliamo l'assaggio del Blanc de Blancs, metodo Charmat da uve Riesling in purezza, per il quale ogni vigneto viene raccolto e vinificato separatamente per valorizzarne le peculiarità, mentre l'affinamento si avvale di un utilizzo combinato di acciaio e rovere neutro. Fresco, sapido, fine e di lunga persistenza aromatica, intenso. Luca Torretta
Cerdon Cuvée Longchamps - Dubreuil&Fils, Francia
Se con l’immaginazione uniamo una retta tra Lione e Ginevra, alla metà più o meno precisa, avremo il piccolo e incantevole paesino di Cerdon. Ripide colline su cui è possibile ammirare molto ben tenute le viti. Da qui la denominazione omonima, precisamente Bugey-Cerdon che include vini a base perlopiù di Gamay e di Poulsard vinificati secondo il metodo ancestrale. Vini naturalmente mossi o frizzanti che dir si voglia. Dubreuil&Fils è una delle aziende che meglio riesce a portare l’immagine della zona e dei suoi prodotti in giro per il mondo dei connaisseur sempre alla ricerca di prodotti identitari, di territori vocati. La filosofia alla base è quella di preservare la terra oggi per prepararsi al meglio per il futuro. Per questo tutti i vigneti di proprietà sono gestiti in modo ragionevole e sostenibile per l'uomo, la terra, l'uva e l'ambiente. La cuvée Longchamps prende il nome dall’omonima parcella, è tra i prodotti dell’azienda quello a più basso tenore zuccherino (< 25gr/litro) ed è quello che riesce meglio a soddisfare degli abbinamenti gastronomici più ampi. Colore rosa brillante, l'attacco in bocca è schietto e deciso quanto elegante. Bollicine molto fini e persistenti. Luca Turner
Millesimato Rosé Brut Nature Sicilia Doc 2020 - Gorghi Tondi, Sicilia
“Gorghi Tondi non sarebbe mai nata senza l’amore per la natura di Dora, la nostra bisnonna”, raccontano Annamaria e Clara Sala, oggi alla guida dell’azienda di famiglia. Un testimone che il padre Michele, nel 2000, con un’esperienza di oltre quarant’anni nel settore, guarda oltre i filari sfidando preconcetti e limiti della sua amata Sicilia. Questo metodo classico è un omaggio che le sorelle Sala fanno al padre. Una bollicina che si materializza da un sogno diventato intuizione di un genitore vigneron, agronomo e visionario sul binomio Pinot Nero e mare. Vigneti affacciati sul mare, appunto, di Mazara del Vallo, ideali per creare un metodo classico mediterraneo. Solo mosto fiore, zero dosaggio, primo millesimo il 2020 con 3000 bottiglie e 200 magnum. Una fermentazione in acciaio a temperatura controllata, e successivamente, affinato per il 65% sempre in acciaio per 10 mesi, e il 35% in barrique nuove di rovere francese per 8 mesi. Dopo la presa di spuma, il vino affina sui propri lieviti per 36 mesi fino alla sboccatura. Il colore oro brillante svela una bollicina delicatamente raffinata. Frutti rossi, fiori di ibisco e note di piccola pasticceria si ritrovano pienamente all’assaggio. Nota distintiva: un finale sapido che lo eleva a essere uno spumante marino molto versatile. Cinzia Benzi
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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A cura della redazione di Identità Golose
Lo chef Domenico Stile e il maître Rudy Travagli dell'Enoteca La Torre di Roma hanno accolto la presentazione di Dom Ruinart Blanc de Blancs 2013
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.