18-08-2024
Undici bollicine, quattro dal Bel Paese, in particolare da Trentino Alto Adige, Lazio e Abruzzo. Da quest'ultima regione arriva il vino bianco frizzante Metodo Ancestrale Le Belle della Tenuta Fauri, vincitore nell’ultima edizione della Guida di Identità del premio Questioni di famiglia. Al Metodo classico Pas Dosé 2019 di Gabriele Magno, invece, il premio Giovani di belle speranze: Buona la prima!
Luca Turner, dal suo osservatorio sul globo intero, ci stupisce una volta ancora proponendoci l’Angelina Sparkling Brut di Grace Vineyard, “un vino piacevolissimo, intenso, ricco tanto di note citriche, quanto di pane tostato”, parole che potremmo spendere per cento altre bottiglie. Solo che questa arriva dalla Cina e proprio per questo Turner ci invita a non essere prevenuti.
GROPPELLO SPUMANTE METODO CLASSICO - LASTEROSSE, TRENTINO ALTO ADIGE Era il vino rosso con cui si banchettava alla corte della Principessa Sissi. Il Groppello di Revò è un antico vitigno autoctono del Trentino da cui si ricava il vino tipico della Val di Sole e della Val di Non; preziosi documenti storici lo attestano coltivazione principale della valle delle (ottime) mele sino alla fine del 1800. In seguito, però, gli ettari vitati si riducono e il Groppello rischia l’estinzione. A strapparlo dall’oblio enologico e a valorizzarne con passione e rispetto le peculiarità, è un’azienda agricola familiare che pratica l'agricoltura sostenibile, la cantina LasteRosse, gestita da Silvia e Pietro Pancheri, da anni impegnati nella salvaguardia di questo raro vitigno, testimone della viticoltura eroica di montagna e della biodiversità del territorio. I filari crescono a 730 m di altezza su un terreno argilloso e rosso (da qui il nome della cantina) a picco sul Lago di Santa Giustina. Il risultato è una pregiata selezione di spumanti e vini unici nel loro genere. Per esempio, il Groppello Spumante Metodo Classico, raffinata espressione delle uve di Groppello in purezza raccolte manualmente su ripidi pendii e vinificate in bianco. L’affinamento sui lieviti dura almeno 40 mesi. Il naso è floreale con tocchi tostati e il sorso fragrante con una nota amaricante sul finale. Andrea Grignaffini
VINO BIANCO FRIZZANTE METODO ANCESTRALE "LE BELLE" - TENUTA I FAURI, ABRUZZO PREMIO 2024 QUESTIONI DI FAMIGLIA per la Guida Bollicine del Mondo La famiglia Di Camillo è Tenuta I Fauri, oggi con Valentina e Luigi artefici della nuova era enologica ad Ari, in Abruzzo. Un progetto di famiglia che si fonda sulla valorizzazione di un territorio e, prevalentemente, sui vitigni autoctoni da celebrare. Questo innovativo e inedito metodo ancestrale si caratterizza per un numero minimo di produzione: appena 1500 bottiglie. Le uve Pecorino sono protagoniste assolute con una vinificazione semplicissima. Prima fermentazione in acciaio bloccata a 8 g/l di zuccheri residui, poi imbottigliato, quindi una seconda fermentazione conclusa in bottiglia. Dopo almeno 12 mesi si può assaggiare questo vino bianco frizzante dal nome evocativo, Le Belle. Il colore giallo paglierino svela un bouquet ricco di note fruttate e floreali con una prevalenza di frutta gialla. All’assaggio gli agrumi stregano le papille gustative con una sapidità equilibrata e le note di crosta di pane appena sfornato. Etichetta divertente e forse un po’ ribelle, assolutamente in linea con l’effervescenza di questo vino, rispolverata dal cassetto dei ricordi e disegnata dall’artista abruzzese Pep Marchegiani. Come dichiarano i fratelli Di Camillo è un vino nato di pancia, senza un perché, in un pomeriggio di vendemmia con un obiettivo di convivialità perfetta. Cinzia Benzi
CHAMPAGNE HOMMAGE 1921 EXTRA BRUT - DAMIEN HUGOT, CHAMPAGNE | FRANCIA Damien Hugot è un vigneron che diede inizio alla sua attività nel 1993. La cantina si trova a Epernay e gran parte degli otto ettari di vigneti sono nella Côte des Blancs, la patria dello Chardonnay. Adottando un’agricoltura tradizionale, Damien pone una dedizione maniacale in campagna, come nel lavoro in cantina. Supervisiona ogni fase della produzione, che si attesta nel complesso a circa 55.000 bottiglie. Dalla sua passione nascono champagne di grande stile, riconoscibili per una purezza encomiabile. Come Hommage 1921, Champagne Extra Brut, blend di Chardonnay (50%), Pinot Noir (20%) e Meunier (30%), che, come indica il nome, è una cuvée creata come tributo al nonno di Damien. L’annata base è la 2019, la fermentazione avviene in botte senza malolattica per lo Chardonnay, con malolattica invece per Pinot Noir e Meunier. Utilizzo di riserva perpétuelle per un 30/50%, maturazione sui lieviti di 24 mesi, dosaggio 4 g/l è uno champagne di raffinata eleganza, a partire da profumi floreali e di pasticceria. Al palato è teso, sapido, minerale, di grande freschezza ed equilibrio. Uno champagne di precisione, moderno eppure così legato alla tradizione champenoise. Bruno Petronilli
CHAMPAGNE RARE MILLÉSIME 2013 - RARE, CHAMPAGNE | FRANCIA Rare Champagne è un marchio indipendente dal 2018, frutto della competenza e sensibilità di Émilien Boutillat, Chef de Caves di Rare Champagne & Piper-Heidsieck. Émilien dà vita a uno champagne dal perfetto equilibrio tra le caratteristiche dell’annata, l’identità della Maison e la propria visione dello specifico millesimo. Assemblaggio del 70% di Chardonnay, proveniente dai villaggi di Villers Marmery, Verzy, Vaudemage e Ambonnay sulla montagne di Reims, da Avize, Chouilly e Oger nella Côte des Blancs e da Monteguex, e il 30% di Pinot Nero, dai villaggi di Verzy, Verzenay, Ambonnay, Bouzy, Tauxières. La vinificazione avviene in acciaio con svolgimento della fermentazione malolattica e dopo 8 anni di affinamento sui lieviti, il dégorgement è avvenuto nel giugno del 2022 con un dosaggio di 9 g/l. All’olfatto si presenta con un profilo di frutta fresca, ananas, frutto della passione, sentori di mandorla fresca, nuance agrumate di mandarino cinese, un bouquet floreale di fiori di acacia, note speziate di zenzero, liquirizia ed erbe aromatiche. Al palato è vibrante, dinamico, con una bella freschezza, una texture caratterizzata da note sapide e un finale dalla mineralità iodata e dalla lunga persistenza. Uno champagne elegante di grande vitalità. Manlio Giustiniani
“BB ROSÉ" - EL JARDÌ DELS SENTITS, SPAGNA In Catalogna, a pochi chilometri dalla città di Barcellona, si trova El Jardì dels Sentits, azienda la cui fondazione ufficiale risale al 1998, ma che in realtà affonda le radici in una tradizione molto più antica. Fu il nonno di Blanca Ocáriz, attuale proprietaria dell’azienda e terza generazione al timone, a fondare a suo tempo la cantina per la produzione di Cava. Oggi Blanca si occupa a tempo pieno della conduzione dei 6 ettari di vigneti, alcuni con ceppi di oltre 70 anni di età, seguendo i dettami dell’agricoltura biodinamica. In vigna si trovano gli autoctoni Xarel-lo, Macabeo, Parellada, Sumoll e Llebre, affiancati dalle varietà alloctone Syrah, Cabernet Franc e Marselan. Le uve dei diversi vigneti vengono raccolte e vinificate separatamente, al fine di esaltare il carattere unico di ciascuna parcella. In quest’ottica i vini non sono né chiarificati, né filtrati e all’imbottigliamento presentano livelli di solforosa totale bassissimi. Prodotto con il metodo ancestrale e ottenuto da uve Syrah e Macabeo da viti di oltre 50 anni, lo spumante “BB Rosé" è una bollicina di grande personalità, dai profumi di melograno e fragolina di bosco, rimandi floreali che ricordano la rosa canina e una soffusa speziatura che anticipa un sorso saporito e coinvolgente. Adele Granieri
BLANC DE ROUGE - HARTMANN DONÀ, TRENTINO ALTO ADIGE È possibile immergersi nei boschi del Trentino grazie a una bottiglia di Hartman Donà, consulente enologo da molti anni e produttore delle sue personali etichette dal 2000. Le sue vigne si estendono nelle zone a sud di Bolzano, a Cornaiano, distinguendosi per appezzamenti dai territori vari; da quello più argilloso, a cepage più calcarei e minerali. Le sfumature date da questi terreni incidono sulle varietà autoctone, lasciando traccia del tratto distintivo delle etichette di Donà, che si esprimono sempre con grande eleganza e armonia. Ogni vitigno selezionato viene poi esaltato anche grazie all'approccio sostenibile, sia in vigna che in cantina. Il Blanc de Rouge Metodo Classico con un affinamento in bottiglia di 30 mesi, porta con sé la freschezza alpina: erbaceo e con stuzzicanti note di frutti rossi, anticipate dalla nuance rosa carico, conferita dall’utilizzo delle sole uve Schiava. In bocca è fruttato, persistente e deciso; la piacevole acidità è in equilibrio con gli accenni sapidi che accompagnano a una chiusura dell’assaggio amaricante. I sentori del bosco estivo racchiusi in un bicchiere che sprigiona la sua grinta con un perlage finissimo e persistente. Stefania Oggioni
CHAMPAGNE GRAND CRU DOSAGE ZÉRO - GASTON COLLARD, CHAMPAGNE | FRANCIA Inizia a far parlare di sé la nuova generazione dei Collard di Bouzy. Cyril e Amadine Collard, fratello e sorella, hanno preso - ancora giovanissimi - le redini dell’azienda di famiglia nel 2012. Gaston, il nonno, era commerciante di uve; prematuramente scomparso, i figli Michel e Jackie fondarono nel 1982 un marchio indipendente di Champagne in onore del padre. La svolta qualitativa arriva nel 2009, quando i due figli di Michel iniziano ad agire nei vigneti interrompendo l’utilizzo di pesticidi ed erbicidi, arrivando alla completa conversione in biologico e biodinamico nel 2016. La dotazione di vigne è piccolissima: in tutto 11 parcelle che, insieme, non arrivano a 2 ettari, eppure rappresentano un patrimonio inestimabile in quanto a posizione - la quasi totalità nel comune Grand Cru di Bouzy - e in quanto a età delle viti. Si parte dai ceppi quasi centenari di Pinot Nero e Chardonnay del 1929, per arrivare a impianti, per la maggior parte Pinot Nero, che datano 1954, 1967, 1968, 1969, 1970, 1981 e 1997. Il Dosage Zéro della linea Tradition, 90% Pinot Nero, 10% Chardonnay, di cui 20% vin de reserve, è prodotto in 5.000 pezzi di rara finezza e complessità, con in evidenza profumi nitidi, fruttati e fragranti di bell’impatto, e un sorso grintoso, di grande integrità fruttata e magnifica souplesse in chiosa. Monica Coluccia
ANGELINA SPARKLING BRUT - GRACE VINEYARD, CINA Ricordo qualche lustro fa la lettura di un libro illuminante sulla Cina. On China di Henry Kissinger, un libro completo e pieno di spunti e stimoli unici per comprendere non solo la storia di una grande nazione, non solo il presente di un Paese che era sulla bocca di tutti per la rapida ascesa del suo potere economico, ma soprattutto per comprendere il futuro sul quale questo stato avrebbe basato la sua superpotenza. La strategia, una vera e propria strategia su cui basare l’eccellenza e non solo la copia di un grande prodotto. Questo vino di cui scriviamo, difatti, non è una copia bella o brutta di un’ottima bolla francese. No, è un preciso intento di rendere omaggio alla Francia, ma nel pieno rispetto di un terroir con le sue caratteristiche. Imprenditore di Hong Kong, consulenza francese di altissimo spessore, terreno studiato, agronomia attenta e scrupolosa, Chardonnay e Pinot Nero coltivati ad arte et voilà: Angelina Sparkling Brut porta in bottiglia un vino piacevolissimo, intenso, ricco tanto di note citriche, quanto di pane tostato. Non siate prevenuti, prendete un buon calice e abbinatelo a una buona gastronomia, se speziata anche meglio. Luca Turner
BLANC DE BLANCS SEKT BRUT NATURE 2019 - WEINGNUT PETER JAKOB KÜHN, GERMANIA La famiglia Kühn coltiva vigneti da oltre 230 anni, tramandando e consolidando di generazione in generazione (siamo ormai alla decima) quelle conoscenze enologiche necessarie a valorizzare al meglio le caratteristiche pedoclimatiche nel Rheingau, regione collinare dell’Assia, che si estende per circa cinquanta chilometri da Wiesbaden a Lorch, sulla sponda destra del fiume Reno. Dal 2004 la conduzione delle viti - a prevalenza Riesling e con una significativa quota di Pinot Nero - avviene secondo i principi dell’agronomia biodinamica al fine di creare il massimo equilibrio tra natura e piantagioni, oltre che garantire vitalità del suolo e biodiversità. La raccolta manuale e i processi naturali in cantina sono i cardini del processo di vinificazione sul quale, laddove necessario, si interviene con metodi tradizionali e artigianali, senza alcun ausilio di lieviti di coltura puri o agenti affinanti. In un’interessante gamma di vini, che tra i fermi comprende sia Qualitätswein che Prädikatswein, in ambito spumantistico ci ha colpito il Blanc de Blancs Seck Brut Nature 2019: giallo paglierino, con effervescenza fine e persistente, si apre con profumi di frutta e fiori bianchi, accompagnati da note erbacee; al palato è fresco, fragrante, sapido; chiude fine ed equilibrato. Luca Torretta
METODO CLASSICO PAS DOSÉ 2019 - GABRIELE MAGNO, LAZIO | PREMIO 2024 "GIOVANI DI BELLE SPERANZE: BUONA LA PRIMA" Per la rubrica “forse non tutti sanno che…”, alzi la mano chi sa che il Frascati, nella sua storia e nel suo disciplinare, prevede la tipologia spumante. Ebbene sì: peccato che con il tempo le bollicine siano state disertate dai produttori locali, rendendole ormai una specie estinta. Gabriele Magno, pilota di aereo e vignaiolo per vocazione, ha deciso nel 2019 di contribuire alla riscoperta dello spumante, magari non con il nome di Frascati al momento. Per riuscire nell’impresa, insieme all’amico e socio Luigi Fragiotta, si è affidato a quella che ormai è una ricetta consolidata, tale da consentire all’azienda di spiccare nel panorama della denominazione: le assolate e vulcaniche vigne della Valle Marciana a Grottaferrata (un vero Grand Cru del territorio), condotte in bio e di soli vitigni autoctoni, sono il punto di forza e il motore di ciò che finisce in bottiglia. Anche nel Metodo Classico 2019, un’opera prima che svela una perfetta aderenza territoriale e varietale: i tratti di frutta gialla di nespola e pesca si fondono con la curcuma e i cenni di pietra focaia. La bocca è setosa, morbida nell’incedere e aromaticamente lunga; l’assenza di dosaggio agevola la dinamicità del sorso, che ha la sua spina dorsale nella coinvolgente sapidità più che nell’acidità. Ritorno al futuro. Alessio Pietrobattista
CRÉMANT CUVÉE CONFIDENTIELLE EXTRA BRUT 2016 - DOMAINE JOSEPH GRUSS & FILS, ALSAZIA | FRANCIA Nel cuore del paese di Eguisheim in Alsazia, nel cortile del Domaine Gruss, è un continuo viavai di persone: chi acquista un paio di bottiglie di vino, chi un cartone. È fortissimo il legame della cantina con il territorio. Le bollicine qui hanno un ruolo importante. E sono ancora in crescita. «Il Crémant è molto richiesto e copre il 27% della nostra produzione - spiega André Gruss - Abbiamo iniziato a farlo nell’88/89, con mio papà. Ora ne produciamo quattro diversi di cui due Extra Brut, un Rosé e uno più dolce con 5 g/l di residuo. Negli ultimi anni abbiamo rivisto lo stile verso vini più gastronomici, di maggiore bevibilità». La Cuvée Confindentielle Extra Brut 2016 (90% Pinot Noir e 10% Pinot Blanc) viene realizzata con il metodo Solera: «Ogni anno preleviamo un terzo dalle botti e poi si va a riempire - spiega Gruss - questo serve per dare complessità, con un affinamento di almeno 36 mesi sui lieviti e un residuo zuccherino di soli 2,2 g/l». Una bollicina dalla grande profondità, estremamente complessa e ricca, ma anche di grande finezza, con note che spaziano non solo sui sentori di frutta bianca, ma anche su erbe aromatiche e una leggera speziatura, passando dal timo al pepe bianco. In bocca la complessità si trasforma in bevibilità. Raffaele Foglia
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
A cura della redazione di Identità Golose
La Maison Domaine Alexandre Bonnet a Les Riceys in Champagne