21-04-2024
Vinitaly 2024, racconto di un successo (Foto Ennevi per Fiera Verona/Vinitaly)
Le prime sensazioni, già raccontate nel nostro precedente articolo (leggi qui), erano positive. Ora sono i dati a evidenziare ancora di più come questo Vinitaly sia stato un successo per la maggior parte delle aziende che hanno partecipato. Tantissimi visitatori: il dato ufficiale parla di 97mila ingressi, 30mila dei quali stranieri. Ma non solo. La qualità dei vini è stata elevatissima e lo dimostrano gli assaggi di Raffaele Foglia, Marilena Lualdi, Amelia De Francesco, Leonardo Romanelli, Salvo Ognibene e Maurizio Trezzi. Questi i 12 vini scelti da loro. Tutti vini con una storia da raccontare. E appuntamento dal 6 al 9 aprile 2025, sempre a Verona.
Chiara e Luca Ferraris con l'Alta Langa
Alessandro Pennacchietti, Federica Fraticelli e Valperto degli Azzoni presentano A passo d'uomo
Col d'Orcia, Brunello di Montalcino 1979 Non solo nuove annate al Vinitaly. Col d'Orcia, storica azienda che si trova nel Sud Ovest del territorio di produzione del Brunello di Montalcino, ha presentato l’annata 2019 ma c’è stato modo di assaggiare anche qualche vecchia annata. Una grande fortuna degustare un vino a 45 anni dalla vendemmia: il colore anticipa il racconto di un vino ancora vivo con profumi di erbe aromatiche, anice e sottobosco. Al gusto stupisce per freschezza ed acidità. Salvo Ognibene
L'emozione nel Brunello di Montalcino Col d'Orcia 1979
Laura De Vito presenta il suo Fiano
Vient ‘e mare 2022 I Cacciagalli e Melograno 2022 di Podere Concori
Igt Toscana Terre di Romena Pinot Nero 2022 Famiglia Casadei Esordio positivo per i nuovi vini che Stefano Casadei, titolare con la moglie di aziende alla Rufina, Suvereto ed in Sardegna, è andato a produrre in Casentino, nei terreni della vecchia fattoria del Castello di Romena, appartenuto ai conti Guidi. Sono venti ettari dei quali sette dedicati alla viticoltura: 3 e mezzo a Pinot Nero, 1 e mezzo a Chardonnay, i restanti impiegati per la sperimentazione di nuovi vitigni. Il Pinot Nero 2022 si presenta di bella intensità olfattiva, note fruttate di ribes e mirtillo, cenni di alloro e salvia, quindi si trova un corpo snello ma ben equilibrato, teso e verticale nel finale saporito e caldo. Leonardo Romanelli
Igt Toscana Terre di Romena Pinot Nero 2022 Famiglia Casadei
Vermentino di Sardegna Olieddu 2021 Mario Bagella
Barthenau Vigna Roccolo di Hofstatter e Pinot Nero riserva 2019 Wine Collection di St. Michael Eppan
Stùne Ostuni Doc 2023 di Amalberga Stùne significa semplicemente Ostuni. E Amalberga nasce proprio con questo obiettivo: far rinascere una denominazione, quella di Ostuni, che ormai era andata scomparendo. Dario De Pascale è il fondatore di questa azienda che è uscita con le prime vinificazioni nel 2017, ma che ha recuperato vigneti dimenticati. Come il Francavidda e l’Impigno, con il quale viene realizzato proprio Stùne, che nell’annata 2023 si presenta fresco, ma soprattutto di grandissima sapidità. Raffaele Foglia
Dario De Pascale, Gloria Battista e Roberto Candia di Amalberga, con lo Stùne. A destra, il Whisky from Sardinia di Silvio Carta
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
A cura della redazione di Identità Golose
Il Vinitaly a Verona è giunto alla sua 56esima edizione
La squadra di Identità Golose presente al Vinitaly 2023. Da sinistra, in alto Chiara Mattiello, Annalisa Cavaleri, Stefania Oggioni, Amelia De Francesco e Fosca Tortorelli. In basso: Maurizio Trezzi, Marilena Lualdi, Salvo Ognibene e Raffaele Foglia