14-11-2023

La Maremma sorprendente di Roccapesta e l'anteprima del nuovo Vigna Liuzza

Alberto Tanzini ha portato nell'azienda vitivinicola toscana una visione originale e personale del Sangiovese di Scansano, che si esprime al meglio nell'etichetta presentata a Milano

Roccapesta è realtà maremmana fondata nel 1974, in seguito acquistata da Alberto Tanzini che apporta una visione enologica singolare per Scansano. Un bresciano che ha abbandonato il mondo della finanza per dedicarsi alla vita agricola, fin da subito, con l’obiettivo di praticare viticoltura altamente qualitativa in quella porzione di Toscana più in ombra rispetto ai blasoni di Montalcino.

«Vent’anni fa, quando ho acquistato questa casa, immaginavo fosse destinata ai fine settimana oppure ai periodi di relax che, con la mia famiglia, potevamo trascorrere per vacanza. In verità l’amore per questa terra e queste vigne mi hanno folgorato e convinto a cambiare vita in modo radicale - chiosa Tanzini - Roccapesta ha quei colori che ti catturano, i ritmi di vita sono lenti e il microclima che abbiamo qui permette alle nostre uve di Sangiovese di avere un’identità che si trasforma in vini solari, eleganti e suadenti».

Le idee chiare portano lontano questo imprenditore che, anno dopo anno, delinea la sua idea di Morellino con autenticità e fierezza di produrre vini longevi e carichi di quell’eleganza propria del Sangiovese a Scansano. Un terroir assolutamente vocato che, nel 2016, con il supporto di Pellegrini, distributore lombardo scopritore di talenti enologici di tutto il mondo, cerca di individuare le giuste etichette per narrare attraverso i calici l’espressione del progetto Morello.

«Morello è un progetto molto articolato che arriva dopo anni di lavoro per riuscire a mappare attraverso i nostri vigneti ben cinque zone di produzione che hanno origini geologiche, altitudini, esposizioni, età differenti delle vigne, tipologie di terreni e diversi cloni di Sangiovese impiantati. Insomma, una parcellizzazione ideale per riuscire a individuare vini diversi e, al contempo, accomunati da tali singolarità di terroir».

Ecco la nascita dei cinque Cru affiancati da un sesto vino creato con un blend selezionato di uve delle sottozone. Uno di questi si chiama Vigna Liuzza, presentato in anteprima a Milano presso il ristorante Iyo, sfidando i preconcetti di armonizzazione con la cucina stellare nipponica di questo tempio gastronomico milanese. Esperimento perfetto per quadrature di gusto a ogni portata. Vigna Liuzza rappresenta la prima tappa di un viaggio che svela un vino dalla timbrica gusto-olfattiva che spiazza per la verticalità, un frutto potente, in perfetto equilibrio di freschezza e note saline sul finale.

Una vigna dedicata a Giuseppe Liuzza, viticoltore siciliano che arriva a Scansano, con la moglie Antonina e i figli, nel 1980 dopo molti anni da emigrato negli Stati Uniti. Un’ottantina di ettari di azienda in gestione. Nel 2016 vende a Roccapesta questi vigneti e Tanzini ne comprende le potenzialità. Vigne distese a circa 300 metri sul livello del mare per poco meno di tre ettari.  

«Mi sono avvicinato a questo mondo - afferma Tanzini - con grande umiltà e curiosità: dovevo capire tutto il possibile di questo settore. Non smetto mai di studiare, di confrontarmi con i miei consulenti e passeggio molto nei vigneti. Senza dubbio il vignaiolo non deve imporsi ma osservare l’uva, le viti, l’ecosistema che circonda un vigneto con fauna, flora. Ho imparato a osservare il cielo, interpretare la meteorologia, le fasi lunari senza mai pensare di essere arrivato alla verità assoluta». 

Siamo in mezzo alla natura e il cambiamento è una condizione quotidiana per chi si occupa di agricoltura e viticoltura. In degustazione il Vigna Liuzza Morellino di Scansano Docg 2021, un frutto intenso che colpisce per la corrispondenza gusto olfattiva, freschezza e note balsamiche, singolare verticalità. Vino molto più sottile il Morellino di Scansano Docg 2021, pura espressione di un frutto croccante ben integrato da sentori di macchia mediterranea dalla morbidezza convincente.

La riserva 2019 si distingue per speziature più delineate con note di polvere di cacao, ma anche menta per una persistenza infinita. Calestaia Morellino di Scansano Docg 2019 si distingue per una genesi di Sangiovese da vigne vecchie, fermentazione in tini tronco conici di rovere francese per poi affinare in botti da 25 ettolitri per almeno 36 mesi seguiti da 18 mesi di sosta in bottiglia. Nota sapida marcata davvero elegante con sfumature balsamiche e lievi speziature. Roccapesta è una Maremma davvero fuori dall’ordinario con la missione di portare un terroir nei calici.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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