01-03-2024

Chianti Lovers e Rosso Morellino, non è solo una questione di stile

Difficile trovare una linea comune nei Chianti su un territorio vasto. Freschi e moderni i Morellino. I nostri assaggi

Chianti Lovers si è svolta a Firenze (foto da Uff

Chianti Lovers si è svolta a Firenze (foto da Ufficio Stampa Chianti - Alessandro Fibbi)

Si fa presto a dire Chianti, ma è molto più difficile dare un’idea precisa di cosa ci sia effettivamente nel bicchiere. L’ultima edizione di Chianti Lovers, andata in scena alla Fortezza da Basso a Firenze insieme a Rosso Morellino (di questo ne parleremo più avanti nell’articolo), lascia qualche perplessità – probabilmente irrisolvibile – sul Chianti Docg, assaggiato in anteprima nell’annata 2023.

Prima di tutto, pochi mesi di vita bastano per capire le potenzialità di questo vino? Certamente no. Si tratta di vini ancora “acerbi”, che hanno bisogno di rimanere ancora qualche tempo in bottiglia per trovare un loro equilibrio anche nella semplicità e nella linearità. Quindi anche i nostri assaggi sono da prendere con il “beneficio d’inventario”, cercando di individuare quelli che possono essere i campioni con il migliore potenziale.

La cartina mostra la vastità dell'estensione del Chianti Docg

La cartina mostra la vastità dell'estensione del Chianti Docg

La seconda domanda riguarda invece il territorio: come è possibile trovare un’identità stilistica, un comune denominatore, tra vini realizzati spesso a decine di chilometri di distanza l’uno dall’altro? Bisogna infatti pensare che la zona di produzione Chianti Docg è costituita da territori delimitati per legge che si trovano nelle province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Parliamo di 15.500 ettari vitati su aree completamente diverse, dove oltretutto il Sangiovese concorre nei vini dal 70 al 100%. E quel 30% di margine fa una grande influenza nei prodotti finali.

Definire oggi che cos’è un Chianti Docg tipico è decisamente difficile: l’impressione è che i produttori cerchino il giusto equilibrio tra vini dalla facile beva e prodotti più importanti, dando un’impronta personale. Durante gli assaggi, come detto, abbiamo trovato spesso prodotti ancora non pronti, per certi versi difficili da valutare. Comunque i migliori assaggi dell’annata 2023 sono stati, per il Chianti Docg, Salcheto, Fattoria Casalbosco, Badia di Morrona; per il Chianti Colli Senesi San Gregorio; per il Chianti Colli Fiorentini Castelvecchio in San Casciano Val di Pesa e Fattoria Torre a Cona.

Un momento delle degustazioni ai banchi di Rosso Morellino (foto da Ufficio Stampa Morellino di Scansano - Alessandro Fibbi)

Un momento delle degustazioni ai banchi di Rosso Morellino (foto da Ufficio Stampa Morellino di Scansano - Alessandro Fibbi)

Rosso Morellino, invece, è la parte della manifestazione che è dedicata al Morellino di Scansano, con una zona sicuramente molto più delimitata (1.500 ettari vitati) e una concentrazione maggiore sull’identità territoriale. In questo caso, da disciplinare, il Sangiovese deve essere almeno l’85%, agli altri vitigni viene quindi lasciato un 15% di margine che è di certo meno impattante.

La mappa del territorio del Morellino di Scansano

La mappa del territorio del Morellino di Scansano

Nel Morellino d’annata, parliamo sempre della vendemmia 2023, abbiamo trovato un’idea comune di puntare su bevibilità, freschezza e semplicità. Armi vincenti per vini che, salvo eccezioni, non sono mai risultati pesanti e stancanti. Tra questi segnaliamo Antonio Camillo, Massi di Mandorlaia di Conte Guicciardini, Provveditore con Irio e Sassato e Terre dell’Etruria.

Qualche dubbio in più, invece, sulle Riserve: sebbene i campioni presentati fossero solo dieci, l’impressione è l’utilizzo eccessivo del legno possa andare a “coprire” quelle belle aromaticità floreali e fruttate trovate nei vini dell’annata.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Raffaele Foglia

giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose

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