18-11-2023

Sentirsi in un bosco, al primo sorso: ecco a voi il whisky di montagna

Anche il Trentino ha il suo whisky, puro e ricco di profumi. Tutto avviene a Mezzolombardo, tra le Dolomiti di Brenta, dove comandano orgogliosamente le materie prime autoctone

La limited edition Villa de Varda per Eataly e In

La limited edition Villa de Varda per Eataly e In Quota sono due linee di whisky 100% Made in Italy, realizzate dalla distilleria trentina

Whisky di montagna: si può, forse si deve quando si vive in un territorio meraviglioso come quello di Villa de Varda, in Trentino. Quando si è la sesta generazione di un'azienda che fa distillati da 170 anni e non ha paura di disegnare una nuova strada. Colpisce anzi l'entusiasmo negli occhi e nelle parole di Mauro e Michele Dolzan, mentre presentano a Eataly Milano Smeraldo la doppia linea di whisky a filiera completamente italiana, in vendita in tutte le enoteche del gruppo  nel nostro Paese e in Europa.

La limited edition Villa de Varda per Eataly e In Quota sono infatti due linee di whisky 100% Made in Italy, realizzate dalla distilleria trentina.

La degustazione nella location di Eataly Smeraldo

La degustazione nella location di Eataly Smeraldo

Un numero ridotto di bottiglie nel primo caso: soltanto 432 di single malt, ottenute dal malto d’orzo, e altrettante di rye, ricavate dalla segale. Quattro le varietà della linea In Quota: Dolomiti, Amarone, Passito di Pantelleria e Mountain Rye. A fare la differenza, i legni usati per le botti di invecchiamento.

Tutto avviene lì, a Mezzolombardo, tra le Dolomiti di Brenta, dove comandano orgogliosamente le materie prime autoctone: dalle acque delle sorgenti della Paganella ai cereali. Eataly ha rafforzato il legame già esistente con i Dolzan per le grappe, con questo nuovo progetto. Obiettivo, produrre un distillato che sappia valorizzare il territorio italiano. Un progetto che rispecchia il Dna di Eataly, ha detto l'amministratore delegato Andrea Cipolloni, fedele alla filiera corta.

La presentazione dei prodotti a Milano

La presentazione dei prodotti a Milano

Conferma Enrico Panero, responsabile di sviluppo prodotto e innovazione: «Un whisky di montagna che testimonia una volta di più il nostro interesse nei confronti della filiera di produzione degli alimenti come strumento per assicurare cura in tutti i processi produttivi. Abbiamo visto nascere un prodotto potendone seguire tutte le fasi di lavorazione, dalla semina dei cereali alla distillazione, dalla scelta delle botti all’invecchiamento».

Il dialogo col territorio si fa fitto non solo nel whisky ma in ciò che lo consegna al consumatore. Le bottiglie della limited edition sono in un cofanetto realizzato a mano in legno di pino e all’interno contengono rispettivamente una spiga di orzo o di segale, un richiamo forte al legame con la materia prima. C’è persino una suggestione musicale, con l’abete rosso della Val di Fiemme voluto da Stradivari e oggi usato nell’affinamento dei whisky. Un colpo di fulmine, quel posare lo sguardo su queste piante e decidere di unire la distilleria alla musica. Per tostare le botti si fa ricorso al vapore che consente di “trasportare” il profumo di bosco e le note balsamiche.

«Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti, prima per la grappa e ora per questo progetto pionieristico che porta nel mondo del whisky un autentico stile italiano - affermano i fratelli Dolzan - C’è stata sintonia sin da subito. Per artigiani della distillazione come noi è davvero gratificante lavorare al fianco di professionisti della distribuzione che mettono la qualità sempre al primo posto».

Whisky Single Malt da Eataly abbinato a  Caciocavallo classico e Asiago dop stagionato

Whisky Single Malt da Eataly abbinato a  Caciocavallo classico e Asiago dop stagionato

Sono loro, mentre ferve la degustazione con Fulvio Piccinino, a condurci grazie all’insegnamento di papà Luigi nel loro mondo magico, dove l’alambicco è un simbolo caldo di accoglienza, di unità, di famiglia. Ma quella fiamma ha spinto appunto anche fuori a cercare il primo whisky con grande serietà e dedizione per esprimere il proprio territorio in modo differente. Non era facile, si è detto, per un'azienda con un solco tracciato in modo così determinato, e forte del proprio mercato per il 70% estero, affrontare un'avventura nuova. «Nelle nostre vene scorre la grappa ma siamo convinti - hanno ribadito - che il whisky ci aprirà nuove porte. Con questo progetto ci siamo divertiti come matti. Anche con il whisky vogliamo fare una italianità di processo».

Villa de Varda e il Natale

Villa de Varda e il Natale

Interessante il Mountain Rye Whisky, 6 anni di invecchiamento e ce ne saranno anche di lunghi, 43,2°  con le sue note mentolate, ma è il Mountain Single Malt Dolomiti – abbinato con focaccia ligure e caciocavallo – , ovvero orzo e acqua cristallina di montagna affinata appunto in cask di Abete rosso («fatte apposta per noi»), 47,6°, a trasmetterci la potenza gentile dei boschi, con tocco anche deliziosamente pungente all’olfatto.

Infine, il Mountain Single Malt Passito di Pantelleria, 43,3%, accostato a torcetti e mandorle tostate che richiamano il rovere delle botti.

Sensazioni diverse, ma il linguaggio è un solo: quello italiano, che si traduce nell'immettere ciò che fa parte della propria storia imprenditoriale e familiare e andare a cercare il cereale giusto, l'elemento che fa la differenza ovvero esprime l'identità.

I prezzi? Vanno dai 70 euro del Passito e dagli 80 del Single Malt ai 100 dell’edizione limitata.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Marilena Lualdi

responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky

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