06-12-2022

Quor: il Franciacorta più romantico di La Montina

Un vino legato a una storia di famiglia: la riserva concentra tutta la passione che due generazioni di Bozza hanno tramandato ai nipoti

Il Quor Franciacorta Nature Brut 2016

Il Quor Franciacorta Nature Brut 2016

«Ho tanta voglia di abbracciarti…Te e i nostri amati figli, siete sempre nel mio Quor». E' da questo gioco di parole inserito nella romantica dichiarazione di nonno Fiore alla moglie che nasce il nome di uno dei vini più iconnici di La Montina, una delle realtà più importanti e longeve della Franciacorta.

Era infatti il 1982 quando tre dei sette fratelli Bozza Gian Carlo, Vittorio e Alberto - acquistano la tenuta di Monticelli Brusati (ell’estremo lembo nord-orientale della Franciacorta, a ridosso di un ampio anfiteatro morenico) delle monache Dorotee in Contrada Baiana, 36 piò di terreno (circa 12 ettari) fra bosco e vigne, con cascina e convento.

L'obiettivo dei Bozza produrre Franciacorta, quando ancora questo vino non aveva l'allure che vanta oggi nel mondo. I lavori nelle vigne vanno di pari passo con la costruzione della cantina, completamente interrata nella collina e impercettibile dall’esterno, dove vengono scavate le gallerie di affinamento, la sala vinificazione, la barricaia. Ai primi terreni se ne aggiungono via via altri, fino a raggiungere i 72 ettari attuali, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta. Anche la cantina viene ampliata nel 2008 e oggi, nel suo complesso, ha una capacità di stoccaggio di circa 3.000.000 di bottiglie e si estende per 7.450 m² sotterranei, il che garantisce tutto l’anno la minore escursione termica possibile (attorno ai 13°- 16°), condizione ottimale per la giusta maturazione dei Franciacorta.

Oggi i valori di famiglia sono custoditi anche dai nipoti Michele e Daniele, che li portano nel ventunesimo secolo per mantenere fede all’impegno di una tradizione familiare. Sull'onda di questo continuo rinnovamento, è appena stato presentato a Villa Baiana il Quor Franciacorta Nature Brut 2016 che è l'evoluzione del  Quor 2910 presentato nel 2018.

La famiglia Bozza - Foto VAT 

La famiglia Bozza - Foto VAT 

Si tratta di una Riserva unica, prodotta in poche bottiglie, utilizzando solo le prime spremiture dei vigneti più longevi della cantina. Vigneti d’esperienza, le cui uve si sono distinte in vendemmie di eccellente qualità. Il sapiente lavoro della squadra di cantina ha poi esaltato al meglio ciò che la natura ha donato, creando una cuvée che è espressione della filosofia di una famiglia legata a doppio filo al territorio della Franciacorta.

«Quor Franciacorta Nature Brut 2016 è un vino che non si lascia dimenticare facilmente - racconta il sommelier Nicola Bonera durante la degustazione -. Ha un naso mileoso, il legno resta delicatissimo nel calice. L'acidità è diretta, i profumi sono tantissimi e in continua evoluzione. Tra le note più piacevoli, la piccantezza e l'acidità dello zenzero. I punti di forza sono lla piacevole acidità, che rende nuovo ogni sorso».

«È venuto spontaneo prediligere una tipologia Nature, per questa riserva che vuole essere interprete diretta e immediata delle potenzialità della nostra terra - racconta Michele Bozza -. Nessun dosaggio quindi per Quor, che si lascia però coccolare durante alcuni mesi dall’avvolgente penombra delle barrique a riposo nelle gallerie della cantina. Grazie a questo passaggio in legno, al naso di chi assaggia Quor giungono note rotonde ed accoglienti, che ricordano i profumi dolci di casa».

Il sorso si conferma lungo, inaspettato e deciso, sempre all'insegna della freschezza. L'attenzione arriva fino al design con il rivestimento esterno nero goffrato della scatola che regala sensazioni tattili, mentre l’interno è pensato a contrasto sui toni cipria-pastello. Sul lato sinistro della scatola è riportato il testo della lettera di nonno Fiore, a ricordare l'antica lettera d'amore.

«Il tempo è l’unico “mezzo” che ci consente di coltivare tradizioni, sapienza ed esperienza – conclude Daniele Bozza, responsabile commerciale Italia de La Montina -. Abbiamo aspettato tanto per Quor, che ha necessitato di lunghi anni di affinamento per essere oggi l’espressione più significativa della tradizione della nostra famiglia. È stato emozionante assaggiarlo e sentirlo finalmente pronto per la condivisione con i nostri appassionati».

Le altre riserve La Montina

La presentazione della nuova riserva con sboccatura luglio 2022, la Famiglia Bozza, insieme al sommelier Bonera, ha organizzato un'interessante degustazione che dimostra come evolve il Franciacorta a seconda del riposo sui lieviti e dell'anno di sboccatura. Ad esempio, il Franciacorta Satèn 2008 con sboccatura 2013, ha sentori di mela e anans sciroppata, una bocca sinuosa con curve morbide, che poi esplode sul finale. Una sorta di "tarte tatin" nel calice e un naso con una evoluzione importante che fa pensare a prodotti di pasticceria.

Le riserve di La Montina

Le riserve di La Montina

Lo stesso Satèn 2008, con sboccatura 2021, e quindi ben 144 mesi sui lieviti, ha invece, a dispetto del tempo, acidità e leggerezza. Un vino fittante, fresco, che sembra fatto in acciaio nonostante abbia una componente di legno. Al naso sembra semplice ma all assaggio esprime molte sfumature. Insomma, un vino che sembra opposto del precedente.

Lo stesso stupore si ha col Franciacorta Riserva Baiana pas dosé 2007 sboccatura 2021 che dimostra tutta l'evoluzione dei lieviti e il profumo del legno, mentre la sboccatura 2014 - dello stesso vino - si smarca dal legno e torna potente al frutto, senza note di tostato e tante note di pepe tipiche del Pinot Noir.

Una bella dimostrazione dei molti volti del Franciacorta che, come consiglia Gian Carlo Bozza, andrebbe tenuto almeno 2 anni in cantina per poter essere degustato al meglio.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore

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