20-10-2022
Siamo tra Tolone e Saint-Tropez, Château Galoupet , entrato nell’orbita di Moët Hennessy, è un Cru Classé de Provence, una tenuta esistente già nel 1700. Oggi la proprietà vanta 77 ettari di cui 69 vitati. Un vero e proprio ecosistema composto da boschi, uliveti, frutteti e la vicinanza del mare per un ritorno assoluto alla natura.
La direttrice generale della tenuta, Jessica Julmy, dal 2019, a soli 34 anni, è al comando di un progetto molto ambizioso. L’esperienza precedente nella maison Krug, in Champagne, e la sua passione per il vino hanno virato verso una zona di Francia forse con meno allure, ma con una potenzialità di crescita incredibile.
A soli 34 anni, Jessica Julmy è la direttrice generale della tenuta di Château Galoupet
«Il mio passaggio dalla Champagne alla Provenza non è stato semplice. - Chiosa Jessica- Le mie origini svizzere mi hanno insegnato il rigore e quando ho varcato la soglia di Galoupet, ho compreso immediatamente quanto lavoro ci fosse da fare. Ma non mi sono spaventata. Anzi, è stato uno stimolo per programmare una valorizzazione di quanto la natura già donava. Applicare quanto possibile per ottenere vini sostenibili, con una ricerca di lavoro in vigna, in cantina, nel packaging maniacale per esaltare un terroir provenzale molto più variegato di quanto si possa pensare».
Una tenuta che è subito diventata oggetto di studio da parte di geologi, agronomi e storici affascinati dall’ analisi dei suoli, dei venti e di tutte le specie animali presenti per poterne mappare ogni singolo ettaro. Da agosto 2020, è in conversione biologica e proprio entro la fine del 2023 sarà completamente certificata come azienda vinicola biologica. Il Cru Classé Rosé 2021 è composto da 40% Grenache, 35% Bourbes, 12% Tibouren e 11% Syrol (unione di Syrah e Rolle - il nostro Vermentino) e un 2% di Syrah in purezza. Una vinificazione in acciaio e dimi muids (600 litri) con un raffreddamento ingegneristico inserito all’ interno delle botti. Questo porta a un vino molto più fresco, equilibrato, ma al contempo molto fruttato con note di pesca, pompelmo rosa, sapidità sul finale con lievi cenni di pepe davvero intriganti.
Continua Madame Julmy: «Altro studio importante è riferito alle bottiglie e al packaging completamente rivoluzionato. Infatti abbiamo creato Nomade 2021, una bottiglia interamente realizzata in plastica riciclata, recuperata dagli oceani, di appena 63 grammi. Una forma piatta adatta alla cambusa delle barche, ma pensata per essere spedita più facilmente». Una referenza che vendono solo online, stesso blend di uve usato per il Cru Classé con una piccola quantità di Cinsault, vitigno affine al Grenache. Interessante segnalare che Galoupet ospita una delle 12 stazioni di fecondazioni al mondo per la salute e crescita delle api.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
In italiano, il nome di questa insegna si traduce in "vita di vespa"